1932/33 Treviglio : Polenghi, richiesta permessi al Comune
Polenghi Giovanni di Giuseppe , esercente prestino in viale Garibaldi , 1
Di Paolo Polenghi e Tino Belloli
Paolo Polenghi : Permessi richiesti da mio nonno per aprire il forno nel 1932 e poi per mettere i tendoni nel 1933 😍
1932/33 Treviglio : Polenghi, richiesta permessi al Comune
Polenghi Giovanni di Giuseppe , esercente prestino in viale Garibaldi , 1
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Mandelli Mariella ” Caravaggio’s Day”
Mandelli Mariella ” Caravaggio’s Day”
Mandelli Mariella ” Caravaggio’s Day”
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La Madonna del Baglì
La Santella in Vicolo Messaggi
Opera della pittrice Mariella Mandelli
La Madonna del Baglì
La Santella in Vicolo Messaggi , opera della pittrice Mariella Mandelli
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Bosco del Castagno Cerreto
Bosco del Castagno
Un tempo Treviglio, subito al di fuori delle mura del Borgo, era una distesa di boschi. I Trevigliesi nel corso dei secoli hanno disboscato interi territori facendoli diventare fertili campi coltivati, dopo aver bonificato acquitrini malsani e portando l’acqua del Brembo, più idonea a favorire le coltivazioni. Di questi boschi, un tempo infestati anche dai lupi e habitat ideali dei briganti, ne rimangono pochissimi esemplari: uno di questi è proprio il Bosco del Castagno, chiamato così per la presenza di molti alberi di castagno, assai rari a vedersi nella Bassa.
Bosco del Castagno Cerreto
Il bosco è molto bello anche per una sosta: ci sono aree attrezzate per i picnic o anche semplicemente per un attimo di relax in mezzo alla natura (a due passi da Treviglio). C’è un percorso didattico adatto a tutti, grandi e piccini, alla scoperta delle piante che lì si possono vedere. Come si legge su un cartello appeso all’entrata del bosco: «Il percorso è dedicato alla memoria di Wnageri Muta Maathai (Kenya 1 aprile 1940 – 25 settembre 2011). Nel 2004 è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premiio Nobel per la Pace per il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace»
www.serit.net/bosco_del_castagno.aspx
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L’attuale Piazza Garibaldi ( Santa Marta )
L’attuale P.zza Garibaldi
Lo stabile che chiude parzialmente la piazza era il convento delle Benedettine di S. Anna (1499) . Ecco il perchè della “La Sagra di S.Anna”, ripristinata dalla Pro Loco nel 2001.
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L’Edicola in Piazza Manara ( 1902 )
L’Edicola in Piazza Manara ( 1902 )
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Bar Gelateria Cadorini Treviglio
Bar Gelateria Cadorini Treviglio Mario Bortolot
Paola Elena Cologno : Il nonno Mario con il carrettino dei gelati, mia mamma mi ha raccontato che ne vendevano tantissimo anche se durante la guerra non c’erano materie prime e dovevano inventarsi qualche surrogato.Ernesto Valvassori : Ricordo Cadorini e i suoi Gelati da bimbo ne abbiamo mangiati con i miei compagni. Pochi soldini ma tanta allegria con “POCO” !!!
Bruno Manenti : A me sembra di sentire ancora il profumo che usciva da quei contenitori quando lo apriva per preparare il cono gelato.Se non ricordo male era spesso fuori dall’asilo.
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Treviglio : La chiesa di San Carlo
La chiesa di San Carlo
La chiesa di San Carlo, in via Zanovello, nelle immediate adiacenze dell’istitutosalesiano, fu edificata nel corso del XVII secolo in un terreno allora noto come Gemone, ove era situato il principale cimitero degli appestati del 1630, per volere di Giuseppe Locatelli; nel 1668 fu ampliata grazie all’apertura di una cappella intitolata a San Francesco Saverio. Nel corso del XIX secolo l’edificio venne nuovamente rimaneggiato, sia nella facciata che nei suoi interni che nel campanile di cui fu dotato.La chiesa ospita la Maria Rossa, precedentemente custodita nell’ex chiesa del convento dei Cappuccini. Nella navatacentrale sono inoltre custodite due tele di Giacomo Manetta, la Via Crucis del Nani, le vetrate del Carminati e l’Ausiliatrice diTrento Longaretti.
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La chiesa di San Carlo
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La chiesa di San Carlo
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La chiesa di San Carlo
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La chiesa di San Carlo
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Treviglio mai vista…….
di Franci Monzio
E’ un fotomontaggio rudimentale …. era il mulino che c’era dove la Rampada di Asegn. Franci Monzio
Carlo Buttinoni :Mi pare di ricordare quando hanno fatto i “gradoni” alle Canossiane… ma il mulino no. Che anno ?
Pier Alessandro Oggionni : Ma possibile che io sia così vecchio? io mi ricordo che alle spalle della casa che forma angolo fra la via San Martino e il viale Cesare Battisti c’era una barriera con un tubo i ferro per parapetto, sotto vedevi correre l’acqua che formava un salto, quindi poi passava sotto la casa all’interno della quale, credo, c’era, o c’era stato, il mulino. dentro la casa sulla via San Martino apriva una vetrina una drogheria, buia e più in basso del livello stradale.
Carlo Buttinoni : Mi piaccion le storie, raccontane altre. ” (Cit.) Si scherza, carissimo
Anche a me piacciono…soprattutto se raccontate da Pier Alessandro.
1968-molino-fratelli-demolizione
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Don Piero nel 1948 Oratorio S.Agostino
Don Piero nel 1948
Oratorio S.Agostino Don Piero 1948 ( con Mario Leoni )
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Treviglio : Premio Pro Loco 1987
Don Piero Perego , Giacinto Facchetti , P.G.Ghiggini
Treviglio : Premio Pro Loco 1987 Don Piero Perego , Giacinto Facchetti , P.G.Ghiggini
Premio Pro Loco Treviglio 1987
Treviglio : Premio Pro Loco 1987.
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Treviglio : Venerdì Santo 1973 ( di Gemma Falsina )
Giulio Carminati
Gemma Falsina : Venerdì Santo 1973.Il venerdì santo Giulio Carminati era solito regalare agli amici che andavano nel suo studio per gli auguri una sua opera realizzata al momento.Giulio aveva un cuore grande.Giulio e Giancarla sono state le prime persone che abbiamo conosciuto al nostro arrivo a Treviglio…….subito amici.Un carissimo ricordo.
Francesco Chiari :Me lo ricordo, Giulio era un tipo così: al pranzo di Natale del 1970, in casa di mio zio Gianni, mi regalò un ‘Annuncio ai pastori’ disegnato all’impronta su un foglio bianco. Lo possiedo ancora.
Giulio Carminati 1973
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Piazza Garibaldi ( foto di Michele Bacchetta )
La progettazione del ’33 che è sopravvissuta alla grande guerra ma non alla speculazione edilizia!
La progettazione del 33 che è sopravvissuta alla grande guerra ma non alla speculazione edilizia!
16 Giugno 1933
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