Mombrini, il Giotto di Treviglio
www.bergamopost.it 22 maggio 2015A Treviglio, da oltre 50 anni, c’è il laboratorio di un uomo che Vittorio Sgarbi ha definito il «Giotto contemporaneo»: Giambattista Mombrini. In questo posto in via Sangalli, nel centro di Treviglio chiuso al traffico, il profumo della pipa si mescola all’inconfondibile odore dei colori. Per arrivarci, basta chiedere ai cittadini e loro daranno indicazioni con un, «ma sì, lì, nella via di Mombrini», che è il modo con cui indicano tutto ciò che si trova in quella strada. Sì, perché, del resto, Giambattista Mombrini è rappresentante illustre di Treviglio, uno degli abitanti che è riuscito a portare il nome del proprio luogo di origine un po’ in tutto il mondo. E chi è, esattamente, al di là della definizione di Sgarbi? Molto più di un artista, un vero e proprio genio della pittura che, come Picasso o Van Gogh o Monet, si riconosce immediatamente, dal tratto e dallo stile che lo contraddistinguono. Unici.