Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Treviglio storia …..

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Storia, fede, tradizione, arte e folclore si intrecciano e rivivono ogni anno a Treviglio in onore della Madonna che il 28 febbraio del 1522, con le sue lacrime salvò la città dall’ira del generale francese Lautrec, scatenata dall’amicizia dei trevigliesi con Carlo V di Spagna. Quattro cortei di personaggi in costume d’epoca percorrono le contrade dove si rivivel’incontro della consegna delle chiavi della città a a Lautrec. Ma proprio quando ogni speranza sembra perduta, ecco provenire dalla vicina chiesetta delle Agostiniane un gruppo di donne che acclamano al miracolo e invitano Lautrec a constatare di persona le lacrime che sgorgano dall’immagine della Madonna. Il generale depone allora la spada e decreta la fine dell’assedio.Il ‘500 segnò un periodo particolarmente infelice per Treviglio: già nei primi anni del secolo fu vittima delle contese tra Veneziani e Francesi.Nel 1509 i Veneziani saccheggiarono e depredarono il Borgo, appiccandovi diversi incendi che distrussero persone, edifici e ricchi patrimoni librari e documentari.Cacciati i Veneziani dai Francesi, la Gera d’Adda diventò oggetto di conquista per Carlo V di Spagna presente a Milano e al quale i Trevigliesi chiesero protezione, suscitando le ire dei Francesi, che, guidati dal generale Odetto di Foix, visconte di Lautrec decisero di muovere battaglia contro Treviglio.La sera precedente l’attacco da parte delle truppe francesi, i Trevigliesi, ormai allo stremo delle forze e consapevoli di non essere in grado di resistere all’assedio, si riunirono in preghiera intorno ad una immagine della Madonna col Bambino, dipinta su una parete del Monastero delle Agostiniane.All’alba del 28 febbraio 1522 il dipinto cominciò a versare lacrime, inducendo i fedeli e le monache lì riuniti a gridare: Al Miracolo!Il clamore della folla giunse fino al generale Lautrec e ai consoli della Città, i quali convenuti sul posto, constatarono la prodigiosità dell’evento.

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Treviglio Marzo 2015 Rievocazione Storica

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Treviglio Marzo 2015 Rievocazione Storica

Da : bergamo.corriere.it

di Rosanna Scardi

Costumi d’epoca, armi e 250 figuranti per uno spettacolo che fa rivivere la storia a cielo aperto. La rievocazione «Miracol si grida!» si rinnova domenica a Treviglio per la diciassettesima edizione.

L’evento, organizzato dalla Proloco, chiuderà la festa patronale che ricorda il 28 febbraio 1522 quando la città fu salvata dall’invasione francese dopo che le lacrime sgorgarono dall’affresco della Madonna dipinta su un muro del Monastero delle Agostiniane. I Cantù di Martinengo hanno fornito gli abiti, mentre le compagnie di teatro dialettale Zanovello e Bonfanti hanno messo a disposizione attori e guide.

Alle 15, i quattro cortei composti dalle classi più agiate partiranno da via Roma, Galliari, San Martino, Sangalli, ovvero le porte Zeduro, Torre, Nuova e Filagno, per confluire verso piazza Insurrezione. Ad attenderli ci saranno i popolani, indaffarati nei mestieri in campagna, che scacceranno la legione francese, impersonata dagli Amici del cavallo di Caravaggio. Il gesto farà infuriare il generale d’Oltralpe Odet de Fois, visconte di Lautrec, descritto nei documenti dell’epoca come «più duro del diamante, più crudo della tigre, più saldo dello scoglio». Il comandante sarà interpretato da Giovanni Grippa, caravaggino, professione macellaio, avvolto da un mantello rosso, con l’elmetto adornato dalle piume, l’armatura in ferro, attorniato dai fidi cavalieri e dai soldati. A quel punto, 4 consoli invocheranno pietà, presentandosi davanti a lui scalzi, con il cappio al collo e le chiavi del borgo. Poi ci proverà anche Bernabò Visconti. Dalla chiesa di San Rocco uscirà anche monsignor Serbelloni, interpretato dallo scultore trevigliese Bruno Manenti, accompagnato dal clero, che reciterà una preghiera. Ma ogni tentativo risulterà inutile. Il generale sguainerà la spada alzandola al cielo in segno di sprezzo. I cortei si muoveranno, poi, verso piazza Garibaldi dove il popolo, calandosi nella parte con grande partecipazione e tra lo scampanio a festa, annuncerà il miracolo avvenuto all’alba. Tutti si riverseranno in strada e avverrà la conversione: il terribile comandante, commosso, risparmierà Treviglio. Alle 16.30, in piazza Cameroni Lautrec deporrà l’elmo davanti all’immagine sacra, mentre il popolo intonerà l’inno a Maria. E in piazza Garibaldi alle 17.15 il gran finale con l’esibizione degli sbandieratori di Urgnano. La sfilata, animata dal volteggiare delle bandiere, sarà accompagnata dal rullio dei tamburi e dalla melodia delle chiarine. La regia della rievocazione è affidata a Gianpietro Sangaletti.

Rievocazione Storica : Miracol Si Grida

 

Marzo2015

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Marzo 2013 foto di Marcello Donghi

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Chiostro delle Agostiniane di Treviglio

Marzo 2013 foto di Marcello Donghi

2013

Chiostro delle Agostiniane di Treviglio

Prima del Bar Centro ( Treviglio Chiosco Agostiniane )

Virginio Monzio Compagnoni Treviglio Amarcord

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Rievocazione Storica Treviglio2007

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Rievocazione Storica Treviglio2007Rievocazione storica 2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.ecodibergamo.it 2007

A Treviglio è tutto pronto per la festa della Madonna delle Lacrime, il 28 febbraio, ricorrenza che ricorda il miracolo avvenuto nel 1522: il pianto miracoloso dal dipinto della Madonna sul muro del campanile della chiesa nel convento delle Agostiniane fermò il generale francese Lautrec dal saccheggio del borgo. Moltissime le iniziative, a partire dalla solenne Messa del Miracolo, alle 8, nel Santuario.

Sarà presieduta dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. BergamoTv la trasmette in diretta.
La celebrazione si aprirà con la cerimonia di rimozione del velo dal dipinto della Madonna delle lacrime (viene coperto oggi durante la Messa della vigilia). Alle 10,30 ci sarà un’altra Messa, celebrata da monsignor Virgilio Mario Olmi, vescovo ausiliario emerito di Brescia e predicatore della Novena di quest’anno. Alle 15,30 seguiranno i Vespri e la benedizione, sempre in Santuario. Alle 16,30 una Messa per i bambini e i ragazzi, alle 18 è in programma un’altra Messa presieduta da monsignor Enrico Anzaghi, mentre alle 19 seguirà una Messa presieduta da don Massimo Santambrogio, in occasione del suo ventesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.
Domani a Treviglio è anche la festa civile del patrono: scuole, negozi e aziende restano chiusi. In mattinata, nel salone al pianterreno dell’ex Upim, si terranno le consegne dei premi Madonna delle lacrime, che andranno come sempre a persone che si sono distinte nell’ambito della solidarietà.

Quest’anno saranno premiati: Anna Bielli, pensionata che trascorre il proprio tempo libero tra i malati dell’ospedale; Brizio Vertova, cofondatore del gruppo scout di Treviglio; Lucia e Matteo Redaelli, coniugi da anni impegnati nell’accoglienza famigliare; il Banco di solidarietà, che ogni terza settimana del mese, consegna alimenti ai trevigliesi in difficoltà: responsabili dell’associazione sono i coniugi Renato Lorenzi e Maria Luisa Frassini.
Alle 14 i festeggiamenti proseguiranno con l’intitolazione del palazzetto dello sport a Giacinto Facchetti, il campione dell’Inter e della Nazionale nativo di Treviglio e scomparso lo scorso anno.

L’ex Upim ospita una mostra fotografica dedicata a Facchetti, che sarà aperta fino all’11 marzo.

Nello stesso contesto è presente anche la mostra fotografica sul centenario del Circolo sportivo trevigliese.

Alle 15,30 il sindaco Ariella Borghi consegnerà i premi San Martino d’oro, riconoscimenti in ambito sportivo: quest’anno andranno proprio al Circolo sportivo trevigliese, a Giancarlo Rossi, trevigliese da anni impegnato per la valorizzazione dello sport in città, e a Luisa Scasserra, 16 anni, campionessa di lancio del martello. Alle 17,30, nell’auditorium della Cassa rurale, verrà presentato il romanzo di storia locale «Quando vagava il lupo», realizzato da Marco Carminati e Paolo Furia e ambientato nella Treviglio del Seicento. Alle 21, la basilica di San Martino e Santa Maria Assunta ospiterà il concerto del gruppo corale inglese «King’s singers»: il concerto, che chiude la quarta edizione della stagione di musica trevigliese, è gratuito.
I festeggiamenti proseguiranno poi domenica 4 marzo, con l’ormai tradizionale sfilata storica «Miracol si grida», organizzata dalla Pro loco trevigliese.

(27/02/2007)

 

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Santuario B.V. Delle Lacrime ( Treviglio )

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Santuario B.V. Delle Lacrime ( Treviglio )Santuario B.V. Delle Lacrime ( Treviglio )

Santuario B.V. Delle Lacrime ( Treviglio )

l santuario della Madonna delle lacrime è il santuario di Treviglio dedicato alla Madonna delle Lacrime che il 28 febbraio 1522 salvò, con le sue prodigiose lacrime, la città da sicura distruzione da parte delle truppe francesi, guidate dalgenerale Odet de Foix, offese dagli insulti di alcuni sprovveduti cittadini sicuri dell’appoggio imperiale.

Il santuario, unico nella città, ricorda a tutti i prodigiosi eventi capitati nella chiesetta del convento delle agostiniane e la deposizione dell’elmo e della spada da parte del generale, particolarmente devoto al culto mariano, subito imitato da parte dei suoi soldati. Il santuario è stato ampliato progressivamente e arricchito di stili diversi che proseguono dal 1600 fino ai giorni nostri.

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Foto da: Il Mio Santuario ( Paolo Furia )

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Foto da: Il Mio Santuario ( Paolo Furia )

Chiostro Agostiniane

Chiostro Agostiniane

Foto da: Il Mio Santuario ( Paolo Furia )

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Santuario

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1522, 27 febbraio – Odet de Foix-Lautrec, luogotenente del re di Francia, decide il saccheggio e la conquista di Treviglio.
l522, 28 febbraio – Alle otto antimeridiane, mentre I’esercito francese espugna il borgo di Treviglio, I’immagine della Virgo Dei Genitrix, dipinta fra i Santi Agostino e Nicola da Tolentino sul muro del campaniletto nella chiesina del convento delle agostiniane, lacrima e trasuda.
II generale Lautrec depone I’elmo e la spada. Lo imitano ufficiali e soldati.
1522, 1 giugno – II Consiglio Comunale decreta a pieni voti che I’ultimo giorno di febbraio di ogni anno venga distinto come “festa solenne”.
1583 – S. Carlo Borromeo visita Treviglio e dispone che si avvii la pratica per il riconoscimento del miracolo.
1591– Nel Consiglio vengono eletti 4 soprintendenti per la costruzione del Santuario.
1594 – Si pone la prima pietra. Progettista è I’architetto Bartolomeo Rinaldi.
1619, 27 maggio – L’architetto di fiducia di S. Carlo, Fabio Mangone, di origine caravaggina, taglia il muro su cui e dipinta I’effigie della Madonna miracolosa nella chiesina del convento delle agostiniane
1619, 28 maggio – La nuova chiesa viene approvata dall’Arcidiacono della metropoli milanese Alessandro Mazenta.
1619, 15 giugno – Traslazione dell’immagine. Approvazione della nuova opera con celebrazioni solenni del card. Federico Borromeo.
l658, 21 febbraio – crolla il campaniletto della chiesetta del miracolo.
l668 – Si delibera di costruire, nel Santuario, un nuovo altare di vari marmi preziosi.
1705 (circa) Si erige una nuova facciata al Santuario.
1719-22 – Gianluca e Carlo (morto a Treviglio 7.3.1747) Molinari affrescano il Santuario,
1799, 8 aprile – In seguito agli eventi della rivoluzione francese, le monache agostiniane vengono espulse dal monastero.
1835-38 – Costruzione di un nuovo campanile per il Santuario.
1899, 28 febbraio – II cardinale A. Ferrari, arcivescovo di Milano, depone la prima pietra per I’ampliamento del Santuario. II progetto e dell’architetto Cesare Nava.
1899,8 settembre – II “bollettino” annuncia I’inizio dei lavori.Viene costituita “I’impresa per I’ampliamento del Santuario” che raggupppa quattro imprese locali; Bencetti, Furia, Possenti e Rossi.
1899, 13 novembre – Iniziano i lavori per I’ampliamento. Come prima operazione viene demolita I’antica cappella dell’Ecce Homo, annessa al convento e posta dietro il coro del primitivo Santuario.
1902, 25 aprile – L’immagine miracolosa viene trasferita nell’altare ricostruito sul nuovo presbiterio.
1907 – Si riordina la Cappella del miracolo, II pittore Romeo Rivetta (Melegnano 24.8.1868 – Milano 15.4.1924) affresca le pareti illustrando il fatto storico.
l912, 9-10-11-l2 agosto – Con rito solenne, il card.A. Ferrari consacra il Santuario ampliato.
l913 – II pittore Gaetano Cresseri (30.4.1870-17.7.1933) di Brescia, inizia ad affrescare la parte nuova.
1933 – Morto G. Cresseri, Giovanni Bevilacqua (Isola della Scala (Vr) 6.1.1871- Genova 14.2.1968) continua I’opera che compie nel l941.
l970 – Iniziano i lavori di restauro dell’ex chiostro delle agostiniane e della Cappella del Miracolo.
1981 – Nel Santuario, I’ambiente gia destinato a sala degli ex voto viene trasformato in Cappella dell’adorazione. II progetto e I’ esecuzione della vetrata sono di Paolo Furia.
1981, 11 dicembre – Con atto notarile si costituisce I’Associazione Trevigliese Amici del Santuario (ATAS).

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Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

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Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

Facciata Chiesa S.Agostino ( Santuario )

Solo all’inizio del 1594 il Consiglio comunale diede avvio ai lavori. Furono dunque acquistate ed abbattute le case che si trovavano sull’area prescelta ed il 25 marzo 1594 si potè deporre la prima pietra. Il nuovo tempio fu progettato in forma rettangolare da Tolomeo Rinaldi e sorse tra la via di Porta Torre e il Monastero di Sant’Agostino, al quale l’edificio doveva essere fisicamente connesso per richiesta delle Monache, custodi della Sacra Immagine.

Si procedette quindi, nel giugno del 1619, al “taglio” della sacra Effige dal vecchio campanile e si procedette, con grande festa e concorso di popolo – e con la presenza del card. Federico Borromeo -, alla traslazione della prodigiosa Immagine nel nuovo Tempio.

Si iniziarono poi le opere di abbellimento del Santuario con grande partecipazione e contributo di ogni ceto sociale.

Nel 1668 si deliberò di costruire il prezioso altar maggiore in marmi neri a cui poi seguirono notevoli opere di decoro tra cui diverse opere dei Montalto, la volta dei Molinari ed infine la facciata.

Nel 1799 il monastero delle Agostiniane venne soppresso e le relative proprietà incamerate dal Comune che le adibì ad usi civili (acquistate dalla Parrocchia verso la fine del secolo XIX).

L’ ampliamento del Santuario Nel 1835-1838 si costruì il campanile e si iniziò a pensare all’ampliamento del santuario. Al riguardo, un primo disegno fu preparato nel 1854 dall’arch. Renzanigo.

Se ne riparlò nel 1897 e fu don Francesco Rainoni, curato di Treviglio, a promuovere fortemente l’avvio dei lavori. Venne incaricato l’ing. Cesare Nava di Milano di progettarne la realizzazione, avendo però cura di conservare il manufatto esistente.

La facciata del Santuario

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Teatro Associazioni Cattoliche

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Teatro associazioni cattoliche

Il Teatro divenne anche sala cinematografica.


Nello stesso salone esordì la compagnia drammatica del “Circolo S. Luigi”.

Nei decenni successivi il centro S. Agostino divenne ospedale militare e sede dell’industria Face di Milano.
Nel 1940 nasce la compagnia di prosa, ma a causa della seconda guerra mondiale il teatro viene nuovamente convertito in ospedale e bisognerà attendere il 1945 perché l’attività teatrale riprenda con la neonata “Compagnia Stabile” nella quale, oltre ad alcuni elementi della precedente compagnia, spicca la direzione di Gino Gaigher.
Nel dopoguerra nasce l’Associazione pro-cultura che riesce a programmare interessanti cicli di conferenze.
Nelle adiacenze dei locali del Teatro, oltre alle scuole elementari, vennero riservate aule per la biblioteca “Leone XIII”; la parte antica e quella della struttura nuova conservano il nome di “Casa di S. Agostino” per ricordare l’epoca storica del convento delle Agostiniane.

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Santuario della Madonna delle Lacrime

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Santuario della Madonna delle Lacrime

Il Santuario della Madonna delle lacrime è il santuario di Treviglio dedicato alla Madonna delle Lacrime che il 28 febbraio 1522 salvò, con le sue prodigiose lacrime, la città da sicura distruzione da parte delle truppe francesi, guidate dal generale Odet de Foix, offese dagli insulti di alcuni sprovveduti cittadini sicuri dell’appoggio imperiale. Il santuario, unico nella città, ricorda a tutti i prodigiosi eventi capitati nella chiesetta del convento delle Agostiniane e la deposizione dell’elmo e della spada da parte del generale, particolarmente devoto al culto mariano, subito imitato da parte dei suoi soldati. Il santuario è stato ampliato progressivamente e arricchito di stili diversi che proseguono dal 1600 fino ai giorni nostri.

Dopo l’autenticazione del Miracolo iniziata nel 1583 su pressione di Carlo Borromeo, che chiese una delegazione alla Santa Sede e invio l’anno successivo Lodovico Audoeno suo vicario, il 6 maggio 1591 vennero eletti quattro soprintendenti, uno per ogni porta, per erigere il santuario: Federico Rozzone, Giovanni Zuccone, Andrea Canzola e Giacomo Fachetto. Il 20 aprile 1593 due di questi vengono sostituiti da Luca Ferrando e Lodovico Lodi in quanto deceduti. Il 25 marzo 1594 viene posta la prima pietra.

CENNI STORICI

Il Santuario, edificato tra il 1594 ed il 1619 per volere della Comunità trevigliese, è un costante richiamo al culto mariano ed all’episodio miracoloso del 1522, dal quale deriva il nome ‘Beata Vergine delle Lacrime’: la mattina del 28 febbraio, mentre il generale francese Lautrec stava preparandosi ad attaccare e saccheggiare il borgo,  l’immagine della Vergine con il Bambino, ora collocata sull’altare del Santuario ma all’epoca dipinta su una parete del Monastero di Sant’Agostino, cominciò a trasudare lacrime; Lautrec, giudicato l’evento un segno del Cielo, tolse l’assedio alla città che fu così salva dalla distruzione.

 

Il 27 maggio 1619 l’architetto caravaggino Fabio Mangone con i trevigliesi Bartolomeo Boldone e i fratelli Barizaldi iniziano la delicata fase di taglio del muro per traslare nel nuovo Santuario l’immagine miracolosa della Madonna che verrà completata con il collocamento avvenuto sabato 15 giugno. Il giorno successivo il cardinale Federico Borromeo, arrivato in città il 14 giugno, celebra la Santa Messa aprendo così al culto il santuario trevigliese.

 

Nel 1668 si decide di costruire un altare ad ornamento dell’effigie in marmi preziosi di varia specie e natura. Tra il 1835 ed il 1838 viene costruito il campanile del santuario. Dopo un primo progetto d’ampliamento del santuario rimasto su carta del 1854, nel 1897 l’architetto ingegnere Cesare Nava, di origini milanesi, ne redige uno nuovo.

Il 28 febbraio 1899 il cardinale Ferrari, arcivescovo di Milano, depone simbolicamente la prima pietra dell’ampliamento, che attualmente si trova vicino al leggio del Vangelo.

Il retro del Santuario, con tanto di cupola e lanterna L’8 settembre i lavori vengono aggiudicati ai capimastri Furia che però decidono, data l’entità dell’opera, di costituire un’impresa con i concorrenti Bencetti, Possenti e Rossi, tutti di origini trevigliese. Il 13 novembre iniziano effettivamente i lavori d’ampliamento.

Nel luglio del 1900 il cardinale Ferrari, in visita a Groppello, si reca a Treviglio dove elargisce benedizioni dai ponteggi del santuario. Nel 1912 i lavori di costruzione sono pressoché terminati ma, a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, bisognerà aspettare luglio del 1921 per vedere completati gli affreschi. Il 14 gennaio 1912, nel santuario, il cardinale Andrea Carlo Ferrari consacra vescovo il canonico Pompeo Ghezzi, già canonico curato della stessa chiesa, eletto vescovo di Sansepolcro da papa Pio X.Nel 1981 la sala ex voto dalla parte del leggio del Vangelo viene adibita a cappella dell’adorazione su progetto del pittore Paolo Furia che ne esegue anche la variopinta vetrata. All’interno del santuario sono tuttora gelosamente custoditi la spada e l’elmo del generale Odet de Foix, visconte di Lautrec che vengono esposti durante la settimana del Miracolo, a fine febbraio ed inizio marzo. Il santuario ospita affreschi e tele del Molinari, dei fratelli Galliari, del Cresseri, dei Montalti e di Bernardino Butinone. Recentemente la sommità della facciata ha richiesto degli interventi di restauro dopo che alcuni pezzi di sculture sono precipitati al suolo; la stessa cosa è successa per una piccola porzione della volta interna sopra all’altare, per fortuna senza colpire nessuno. Per tali motivi sono state effettuate alcune perizie.

Matteo Possenti Buongiorno! Mi permetto di pubblicare una foto di qualità migliore, foto che da sempre abbiamo in originale in famiglia, poiché quelli appoggiati alla colonna del portichetto sono il mio bisnonno Beniamino Bencetti, capomastro, con il nipote Stefano Bencetti.

 

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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
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