Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Curiosando in Treviglio Amarcord

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Curiosando Treviglio Amarcord 

Treviglio che passa – Treviglio Amarcord

 TREVIGLIO CHE PASSA PROVA 

Schola Cantorum Treviglio

Schola Cantorum ” G.B.Cattaneo ”

CATTANEO GIOVANNI BATTISTA (Treviglio, 27/09/1883 – 09/08/1914)

Studiò nel collegio salesiano di Treviglio. Frequentò l’istituto musicale di Bergamo e il conservatorio di Milano, dove si diplomò in organo e in pianoforte superiore.

Nel 1906 a Firenze fu premiato per aver messo in musica “Il Transito” di Giovanni Pascoli. Nello stesso anno vestì l’abito talare e fu nominato dal cardinal Andrea Ferrari, cappellano dell’Ospedale di Treviglio.

Fu organista titolare della basilica trevigliese di San Martino.

Si ha notizia dell’esistenza di molte sue composizioni manoscritte, mai pubblicate e andate probabilmente disperse. Cultore attento e profondo della musica di chiesa, nel 1909 vinse a Firenze un concorso nazionale per un saggio sui canti ambrosiani e sullo stile gregoriano.

 

 

Lago Gerundo – Treviglio Amarcord

 Galleria immagini del passato · Treviglio che passa ( Fabbrucci Facchetti ) · Le Rogge Trevigliesi ( G.Chiari ) · @ Amarcord …

Nicoletta De Ponti nasce a Treviglio, in provincia di Bergamo il 15 settembre 1960, studia all’istituto tecnico agrario, ma la sua passione è quella del giornalismo …

Nicoletta De Ponti – Treviglio Amarcord

Nicoletta De Ponti nasce a Treviglio, in provincia di Bergamo il 15 settembre 1960, studia all’istituto tecnico agrario, ma la sua passione è quella del giornalismo …

al Mesagiù – Treviglio Amarcord

Il Mesagiù è un personaggio realmente esistito a Treviglio, anche se in un epoca successiva a quella nella quale si svolgono i fatti che vengono narrati nel film …

Il Monumento ai Caduti fu inaugurato nel 1922 , fu modificato nell’assetto attuale nel 1934, ( senza la statua) anno in cui si finì di demolire la zona-ghetto ..

Vi ricordate i negozi di Via Verga  

 Come era Treviglio alla fine del 1800, quando Ermanno Olmi vi ambientò l’Albero degli zoccoli? Ecco la descrizione che Piero Perego e Ildebrando …

1954 TreviglioTreviglio Amarcord – Altervista

 Treviglio il “Cairo” prima della demolizione al fotografo Marelèt 0.820011574 Il … 1923-24 Il Popolo Cattolico 1922 Amarcord ( 5° parte ) Monte Tabor 1923-24 il …

 

Le origini di Treviglio risalgono all’epoca del Medioevo, quando tre borgate già esistenti, si unirono tra di loro, a scopo difensivo, delineando la nascita di …

Anni 60 Piazza Manara Treviglio AmarcordTreviglio

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Anni 60 Piazza Manara Treviglio Amarcord. Facebook. Twitter. Google +. Pinterest. Facebook. Twitter. Google +. Pinterest …

TreviglioAmarcord-Vintage-Auto – Treviglio Amarcord

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23/giu/2014 – TreviglioAmarcord-Vintage-Auto. Facebook. Twitter. Google +. Pinterest. TreviglioAmarcord-Vintage-Auto. TreviglioAmarcord-Vintage-Auto.

TREVIGLIO AMARCORD 24047 Archivi – Treviglio Amarcord

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27/lug/2014 – Da qualche mese anche a Treviglio, come in tutta Italia, sono stati tanti gli iscritti al gruppo nato su Facebook «Sei di Treviglio se ricordi…

Same Trattori TreviglioTreviglio Amarcord

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Same Trattori Treviglio La S.A.M.E., acronimo di Società Accomandita Motori Endotermici.

Treviglio coppa adriana TREVIGLIO AMARCORD VINTAGE

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Tag Archives: TREVIGLIO AMARCORD VINTAGE … Radio Liberty L’emittente nasce aTreviglio, in provincia di Bergamo, il 15 marzo 1976 per iniziativa di …

 

“Il Facchetti Trevigliese dal 1942 al 1963 – Treviglio Amarcord

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1956 Pallavolo Oratorio S.AGOSTINO. Facchetti treviglio amarcord. Facchettitreviglio amarcord. Facchetti treviglio amarcord. Con la SCHOLA CANTORUM.

LA PANADA – Treviglio Amarcord

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Passeggiando per Treviglio. Video realizzato dalla Pro Loco di Treviglio. Una scuola di musica privata viene aperta alle nostre telecamere. Senza preavviso …

La ” Ferdinandea ” – Treviglio Amarcord

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Come tutti sanno il primo percorso ferrovviario in Italia , fu Portici-Napoli inaugurato nel 1839. Solo pochi anni dopo fu costruito il tratto Milano-Treviglio di 32 km.

La Gatta di TreviglioTreviglio Amarcord

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23/giu/2014 – Treviglio Amarcord wispy image. monzio c. virginio. Skip to content …treviglio amarcord. treviglio amarcord. post | Leave a comment 23 giugno …

Gli Angeli del Campanile – Treviglio Amarcord

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Era il 1958, l’inizio della leggenda.

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Era il 1958, l’inizio della leggenda.

Giacinto Facchetti

1956. La prima squadra è il Gruppo sportivo Zanconti, che gravita nell’orbita dell’oratorio di Treviglio.

1957. Viene tesserato dalla Trevigliese. All’inizio gioca da attaccante.

Febbraio 1958. Provino con il Milan, alla presenza di Ferenc Puskas, scappato dall’Ungheria dopo l’invasione del 1956 e in Italia prima di andare in Spagna al Real. Buon test, ma i dirigenti del Milan non sembrano convinti e prendono tempo.

 

 

 

Marzo 1958. Corre gli 80 in 9” ai campionati provinciali studenteschi, battendo Ajmone Testa. Un dirigente della Federatletica cerca di convincerlo a lasciare il calcio, ma è troppo tardi.

Giacinto Facchetti

4-8 aprile 1958. Gioca con l’Inter il torneo giovanile di Ginevra. Lo ha voluto Meazza e gli spedisce una lettera di convocazione, dopo averlo visto più volte giocare ed è lui a spedirgli la lettera di convocazione. Provino superato.

Giacinto era nato a Treviglio, provincia di Bergamo, il 18 luglio 1942: non ha mai abbandonato le sue radici (abitava a Cassano d’Adda) perché amava vivere nel verde dove ritrovava l’equilibrio.

Padre ferroviere, madre casalinga, un fratello e tre sorelle: ambiente sereno e pulito, il massimo per crescere una speranza. Il grande amore con l’Inter nasce però da uno “sgarbo”. Facchetti venne raccomandato a 16 anni da Meazza per un provino all’Inter, ma venne scartato dai soloni della società. Lui si rivolse all’Atalanta, firmò, ma un factotum della società milanese lo convinse a rimanere inattivo fino a novembre e quindi passare all’Inter.

Era il 1958, l’inizio della leggenda. Lo spilungone di Treviglio strappato all’atletica, lavora sodo: mattina a scuola, panini al volo, poi di corsa alla stazione (accompagnato in bici dal papà), treno, tram, allenamenti e ritorno.

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Treviglio : Via Bernardino Butinone

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Treviglio : Via Bernardino Butinone

Foto di Mandelli Mariella

Andrea Gamba la mia infanzia , sempre nel mio cuore.

Carlo Buttinoni  : Un golpo al guore… 

 

Mauro Pala : Una zia di mia mamma ha vissuto in questa via, nel cortile del Sig. Frecchiami. È deceduta nel 1970 a 98 anni. Io ero sempre con lei da piccolo. Mi insegnò a fare il “chiaccherino” con le navette in osso di seppia (giuro che non lo faccio più – mi dispiace). Non era sposata e non aveva figli, le facevo compagnia e dei piccoli favori. Mi voleva un bene infinito. Era poverissima e sola. Si chiamava Palmira Gussoni. 

 

 

Mandelli Mariella :Bellissimi ricordi Mauro!

Che bello leggerli!

Andrea Gamba  : Ciao Mauro mi ricordo vagamente di tua zia. In quel cortile ci abitava un amico Ciocca Antonio purtroppo deceduto in un incidente stradale.

Mauro Pala : Mi rammento di un Signore che lavorava in SAME ma non ricordo il nome.

Ci abitavano due o tre famiglie, oltre la zia e Frecchiami (che aveva un negozio di articoli vari – scope – badili – secchi ecc.ecc.) e ricordo la moglie di Frecchiami..

Zia Palmira era alta un soldo di cacio, magra, magra. Un poco “acidina” con le persone, per timidezza e per difesa.

Era stata messa in un convento (ma purtroppo non era la monaca di Monza), appena possibile ne è uscita, perchè non convinta … non era una sua scelta.

Ha lavorato presso famiglie trevigliesi (non ricordo il casato) dove cuciva e ricamava.

Viveva grazie all’assistenza di mia mamma ed alcune nipoti, mio papà le procurava legna e carbone per l’inverno, ed io aiutavo mio papà a sistemarli in legnaia. Per me era bello e divertente …

Andrea Gamba : il Signore che lavorava in SAME era il Sig.Basa Oliviero che sistemava anche fucili da caccia.

Erminio Gennaro E’ permesso? A Mauro Pala devo confessare un mio ricordo lontano, lontanissimo.
Dobbiamo risalire ai primi anni cinquanta, quando io e mio cugino Giovanni Gussoni, in tempo di carnevale, andavamo a far visita alle rispettive zie per farci riconoscere nei nostri poveri travestimenti.
E così Giovanni mi portò dalla sua zia Palmira che, se non mi sbaglio era però la zia del papà di Giovanni, che tutti chiamavano Gussa.
Ebbene, la zia Palmira ci trattò malissimo e ci cacciò via dicendoci che eravamo in peccato mortale perché ci eravamo “mascherati” nei giorni in cui si celebrava la novena della Madonna delle Lacrime.
Mio cugino Giovanni è morto ormai da almeno una trentina d’anni; suo papà pure morì giovane, nel 1956, mentre sua moglie – la mia zia Cecchina – è ancora viva con i suoi 105 anni.
Mandelli Mariella  

 

Mauro Pala  : Erminio Gennaro,  Giovanni ho avuto modo di conoscerlo.
Era un uomo molto in gamba, come lo era la moglie Maria (non uomo ma donna in gamba).Cecchina la ricordo benissimo, abitava nella casa gotica, prima del restauro. La figlia, sorella di Giovanni, aveva sposato Arturo Bondioli, sponsor di Giacinto Facchetti, colui che lo portò all’Inter
 Non mi dici niente di nuovo della zia Palmira, era tremenda e non godeva di fama felice.
Il papà di Giovanni era nipote di Palmira e sorella di mio nonno Giovanni, (che fu sponsor forse Presidente? della Trevigliese – poco tempo fa è stato pubblicato in Amarcord con una fotografia).

Gennaro, io sono Mauro che giocavo nella Zanconti ed avevo Daniele come dirigente, forse ti ricordi. 

Erminio Gennaro  : Quanti fili, quanti intrecci nelle storie delle persone! Hai proprio ragione, Mandelli Mariella, i tempi cambiano, ma i ricordi, anche se molto lontani, avviluppano i cuori e continuano a nutrirli di affetti, mentre le trame si allargano e coinvolgono persone che mai avresti immaginato di incontrare.
L’episodio della zia Palmira, al quale mi ha condotto Mauro Pala, risale a quando io avevo circa 8 o 9 anni e ricordo bene che uscendo dalla casa della zia Palmira, Giovanni ed io ci guardavamo meravigliati, non sapendo che cosa mai avessimo fatto di così grave da cadere in un peccato mortale, mentre ci saremmo aspettati almeno un sorriso, se non una carezza! Ma quelli erano anni in cui gli adulti erano parchi di sorrisi e carezze.
Sono contento che tu Mauro Pala abbia conosciuto bene Giovanni, che era tuo cugino in seconda. Sua moglie Maria è ancora oggi una donna impegnata nel Sociale ed è stata consigliere comunale.
Mi dici di mio fratello Daniele, scomparso da 30 anni: a lui piaceva tantissimo il calcio ed era legatissimo alla Zanconti. Io invece, per lo sport in genere, ero e sono completamente tagliato fuori! “Il mio cervel, Dio lo riposi” a questa roba è morto e sotterrato!” Tra l’altro sono anche poco fisionomista e dunque difficilmente potrei riconoscerti. E comunque, grazie per i tuoi bei ricordi!
Mauro Pala  : Daniele è un ricordo indelebile. Tante volte è venuto a casa mia a vedere le partite dell’ Italia e lo faceva per mantenere unito il ns. gruppo, che lui dirigeva anche fuori dall’Oratorio. Eravamo accampati, perchè la casa era piccola, ma che casino facevamo. Sempre allegri. Daniele era un grande e di una bontà infinita.
Per noi è stato un riferimento, restando con noi che eravamo dei bambini.

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Treviglio , correva l’anno 1956

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Treviglio , correva l’anno 1956

Treviglio , correva l'anno 1956

Treviglio , correva l’anno 1956

Stazione Elettrica Telefoni Campane

Treviglio , correva l’anno 1956  Stazione Elettrica, Telefoni, Campane.

Gianni Legramandi

Gianni Legramandi

Commento di Carlo Buttinoni : Vi assicuro che, nell’epoca in cui i mezzi di comunicazione erano pochissimi, riuscire a comunicare con persone all’altro capo del mondo, dava un emozione unica !
Ad ogni contatto con persone di altri continenti, corrispondeva uno scambio epistolare (anche solo una cartolina !!!) che generava una nuova amicizia. Fantastico !

Gianni Legramandi Correva l'anno 1956

Gianni Legramandi , Correva l’anno 1956

1956

1956

Obelisco Via Cavallotti

Obelisco Via Cavallotti

Treviglio 1956

Treviglio 1956

Scuole e Istruzione

Scuole e Istruzione

 

Treviglio 1956 Viale De Gasperi

Treviglio 1956 Viale De Gasperi

1956 Mario Morettini Matrimonio

1956 Mario Morettini Matrimonio   Tutto su Mario Morettini

 

Scuole Via De Amicis

Scuole Via De Amicis

Gino Bartali a Treviglio nel 1956

Gino Bartali a Treviglio nel 1956 Altri link su Gino Bartali

Commento di Erminio Michele Bacchetta :

Salumificio Verdi ,Stagionatura propria in Langhirano, sembra poco ma era il primo prosciutto di Parma.

 

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Trevigliese Immagini

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trevigliese story

Trevigliese Immagini

Trofeo Daccò anni 70 foto di Alessio Cefis

Trevigliese anni 50 foto di Carlo Capitanio

foto di Alessio Cefis

 

 

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Treviglio Amarcord Sport

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  Zanconti

 Pallavolo

Pallacanestro 

Ciclismo

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Nasce a Treviglio18 luglio 1942

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Nasce a Treviglio18 luglio 1942

Giacinto Facchetti

18 luglio 1942
Nasce a Treviglio (Bg); il padre, Felice, è ferroviere, la madre, Elvira, casalinga. Un fratello, Luigi e tre sorelle, Franca, Gianna e Giuseppina.

25 dicembre 1952
Prima palla di gomma. Durerà mezz’ora, perché durante la partitella con gli amici, il pallone si bucherà contro il filo spinato del muro che circonda le case popolari di Treviglio: “Il mio Natale era finito in quel momento”.

1956. La prima squadra è il Gruppo sportivo Zanconti, che gravita nell’orbita dell’oratorio di Treviglio.

1957. Viene tesserato dalla Trevigliese. All’inizio gioca da attaccante.

Il primo cartellino di Giacinto Facchetti
Il primo cartellino
 Febbraio 1958. Provino con il Milan, alla presenza di Ferenc Puskas, scappato dall’Ungheria dopo l’invasione del 1956 e in Italia prima di andare in Spagna al Real. Buon test, ma i dirigenti del Milan non sembrano convinti e prendono tempo.Marzo 1958. Corre gli 80 in 9” ai campionati provinciali studenteschi, battendo Ajmone Testa. Un dirigente della Federatletica cerca di convincerlo a lasciare il calcio, ma è troppo tardi.
4-8 aprile 1958. Gioca con l’Inter il torneo giovanile di Ginevra. Lo ha voluto Meazza e gli spedisce una lettera di convocazione, dopo averlo visto più volte giocare ed è lui a spedirgli la lettera di convocazione. Provino superato
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Treviglio : Siti e Costruzioni di interesse storico

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Treviglio : Siti e Costruzioni di interesse storico

Treviglio : Siti e Costruzioni di interesse storico

Siti e Costruzioni di interesse storico

Palazzo comunale/Municipio detto anche “Casa della piazza” (1300) Piazza Manara 1 Tel. 0363- 3171 • Centro Civico Culturale (ex Monastero di San Pietro) sede della Biblioteca Comunale

Sala Crociera presso il Centro Civico • il Museo Civico ‘Ernesto e Teresa dell Torre’ e Sezione archeologica “Giuseppe Oggionni” (protostoria, storia romana e storia medievale) Vicolo Bicetti, 11 Tel. 0363-317506/502 Fax 0363-317309. Apertura martedì e giovedì 15.30-17.30, in altri giorni su richiesta, ingresso gratuito • il Castrum Vetus (Castello vecchio) i cui ultimi resti sono visibili in Vicolo Teatro ubicato tra Piazza Manara e Via Fratelli Galliari • la Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta (V-VI sec.) con il Polittico di San Martino realizzato da Bernardino Butinone e Bernardo Zenale nel 1485 e Il Campanile o Torre Civica ( XI sec.) • Palazzo Silva (XIV sec.) Via Fratelli Galliari 6 • Casa Bacchetta (XIV sec.) Via Fratelli Galliari 11 • Casa Semenza (tra il XVII ed il XVIII sec.) Via Fratelli Galliari 13 • Palazzo Galliari (1600) Via Fratelli Galliari 17, Casa Mazza (XVII – XVIII sec.) via Fratelli Galliari 27 • il Santuario della Beata Vergine delle Lacrime (tra il 1594 ed il 1619: nel 1522 durante l’assedio delle truppe francesi un quadro, raffiguarnte la Madonna con il Bambino, iniziò a trasudare lacrime e di fronte alla scena miracolosa il generale Lautrec decise di risparmiare la città) Piazza Santuario Tel. 0363-347014 / 0363-48004 • Chiesetta del Generale Lautrec Via Casirate Vecchia • Cappella del Miracolo Piazza del Santuario (dove era situato il quadro miracoloso) • ex Monastero di Sant’Agostino (XI sec.) Piazza Santuario • Teatro Filodrammatici (tra il 1904 ed il 1907 stile Liberty) Piazza Santuario Casa Gotica (origine Medievale) tra Via del Municipio e Via Mozzali • Casa Casali (XVI sec.) Via Sant’Agostino 8 • Casa Brughetti (1300) Via Sant’Agostino • Palazzo Stefanoni Via Bicetti • Antico Ospedale di Santa Maria via Buttinoni 3 • Casa Setti Via Zanda 8 • Case edificate dalla Società Edificatrice Case Operaie racchiuse nella Cascina Redentore Via Mons. A. Portaluppi • Edificio in stile Liberty Via Portaluppi Obelisco a ricordo della peste (1630) Viale Partigiano • Chiesa di San Carlo via Zanovello • Mulino Via Felice Cavvallotti • Casa Federici (XV sec.) Via Federici 19 • Ex Complesso delle Madri Canossiane ora sede della Cassa Rurale di Treviglio con l’Auditorium, il Centro Studi della Gera d’Adda e l’Università Via Carcano • Ex Casa Ravaglia (XV sec.) Via San Martino 10 • Ex Ricovero di Mendicità “Brambilla Crotta” (1855) oggi sede degli uffici di collocamento Via Cavour • Chiesa di San Rocco (1529 circa) Piazza Insurrezione • Targa Commemorativa Andrea Verga Via Verga 29 • Casa Grossi Via XXV Aprile • Complesso del Mercato (fine XIX sec.) Piazza Cameroni • Portici Via Matteotti (XX sec.) • Casa Zanconti (XVII sec.) Via Verga • Ex Convento dei Cappuccini Via Pontirolo • Chiesa di Santa Maria Rossa (1585) • Ex Convento dell’Annunziata (XV sec.) Via M. Merisio • Chiesetta della Madonna degli Alpini Via San Giovanni Bosco • Cimitero Via Abate Crippa, 56 Tel. 0363-43093 • Grotta della Madonna del Bosco (1858) situata a Castel Cerreto frazione di Treviglio • Cascina Poldi Pezzoli Via Milano 66D Tel. 339-4145515 E-mail: [email protected] • Cà de Treì (XV sec.) situata nel territorio delle ‘Bocche del Brembo’ a Brembate ma di proprietà del Comune di Treviglio • Case Operaie frazione Geromina • razione Battaglie con la sede dell’industria Bianchi (produzione di biciclette) • Stazione Centrale (seconda metà dell’800) Piazzale Giuseppe Verdi • Stazione Ovest (seconda metà dell’800) Piazzale Mazzini

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Pallavolo Treviglio 2004

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Pallavolo 2004 Zanconti Treviglio

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1959 Oratorio S.Agostino Treviglio

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1959 Oratorio S.Agostino Treviglio

1959 Oratorio S.Agostino Treviglio

1959 Oratorio S.Agostino Treviglio Campo sportivo Martino Facheris –  Zanconti Treviglio

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Chiesetta della Madonna degli Alpini

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Chiesetta-Roccolo

 

 

 

 

Chiesetta della Madonna degli Alpini è stata edificata nel 1900, ad opera dei fratelli Caterina, Giovanni, Carlo e Davide Pescali, che trovarono nel loro campo una radice a forma di croce: volendo ricordare l’evento, ritenuto miracoloso, fecero costruire la piccola chiesa,. Alla morte dei fratelli Pescali, dopo successivi passaggi di proprietà, nel 1932, la chiesetta con l’area a prato e bosco circostante, venne donata dai fratelli Zanconti alla Parrocchia di S. Martino. Dopo anni di abbandono la chiesa venne affidata a don Franco Boldoni, curato della frazione Pezzoli, che provvide al ripristino della recinzione dell’area e alla realizzazione delle quattordici stazioni della via crucis ancor oggi visibili. In seguito l’area venne “adottata” dapprima dal Gruppo Scout di Treviglio (1959) quindi dal Gruppo Alpini di Treviglio (1972), che diede avvio ad una serie di interventi di restauro e ripristino non solo della chiesetta, ma dell’intera area del Roccolo. Dopo i consistenti interventi di restauro e valorizzazione della chiesa attuati nel 1981 (tra cui la realizzazione di un mosaico ad opera di Trento Longaretti, in memoria del fratello Carlo, scomparso nel 1976 e Presidente del Gruppo Alpini quando agli Alpini venne affidata la cura del Parco), l’area si è ampliata grazie al contributo della Cassa Rurale ed alla sollecitudine del Gruppo Alpini, che continua a detenere la manutenzione del “parco”, per cui, nel 1993, al titolo originario “Chiesa del Redentore e del Crocifisso”, venne aggiunto: “Chiesetta Madonna degli Alpini del Roccolo”.

Chiesetta-Roccolo

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Prima festa di Ferragosto al Roccolo

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Prima festa di Ferragosto al Roccolo

La Chiesetta della Madonna degli Alpini è stata edificata nel 1900, ad opera dei fratelli Caterina, Giovanni, Carlo e Davide Pescali

prima festa da ferragostoLa Chiesetta della Madonna degli Alpini è stata edificata nel 1900, ad opera dei fratelli Caterina, Giovanni, Carlo e Davide Pescali, che trovarono nel loro campo una radice a forma di croce: volendo ricordare l’evento, ritenuto miracoloso, fecero costruire la piccola chiesa,

Alla morte dei fratelli Pescali, dopo successivi passaggi di proprietà, nel 1932, la chiesetta con l’area a prato e bosco circostante, venne donata dai fratelli Zanconti alla Parrocchia di S. Martino.

Dopo anni di abbandono la chiesa venne affidata a don Franco Boldoni, curato della frazione Pezzoli, che provvide al ripristino della recinzione dell’area e alla realizzazione delle quattordici stazioni della via crucis ancor oggi visibili. In seguito l’area venne “adottata” dapprima dal Gruppo Scout di Treviglio (1959) quindi dal Gruppo Alpini di Treviglio (1972), che diede avvio ad una serie di interventi di restauro e ripristino non solo della chiesetta, ma dell’intera area del Roccolo.

Dopo i consistenti interventi di restauro e valorizzazione della chiesa attuati nel 1981 (tra cui la realizzazione di un mosaico ad opera di Trento Longaretti, in memoria del fratello Carlo, scomparso nel 1976 e Presidente del Gruppo Alpini quando agli Alpini venne affidata la cura del Parco), l’area si è ampliata grazie al contributo della Cassa Rurale ed alla sollecitudine del Gruppo Alpini, che continua a detenere la manutenzione del “parco”, per cui, nel 1993, al titolo originario “Chiesa del Redentore e del Crocifisso”, venne aggiunto: “Chiesetta Madonna degli Alpini del Roccolo”.

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Arturo Bondioli

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Nel 2005 aveva festeggiato il 50esimo di fondazione del G.S. Mario Zanconti, società di calcio (ma anche di pallavolo, calcio femminile, calcio a 5) con profonde radici nel cuore di Treviglio. Una vita dedicata allo sport e alla sua cittadina. Ma soprattutto alla sua «Zanconti» che «Turo», come lo chiamavano tutti, sentiva come propria creatura, in un sodalizio arancioblù a cui aveva dedicato anni e anni e anni, sin dai tempi in cui, nell’ormai remoto 1955, ne era stato uno dei padri fondato

Sans titre 2

Cavaliere del Lavoro per la sua attività di dipendente comunale addetto all’acquedotto civico, è stato sempre e fino all’ultimo dirigente tutto fare per la Zanconti, ricoprendo negli ultimi anni la carica di presidente onorario. Una società che era il suo piacevole vezzo, da affiancare a quello che è sempre stato il suo più grande orgoglio personale e sportivo: la «scoperta» e la profonda amicizia con Giacinto Facchetti. È stato Bondioli, infatti, ad accoglierlo negli anni ’50 sul campo dell’oratorio S. Agostino, vicino al quale il giovane Giacinto abitava con la numerosa famiglia, e a fargli disputare le prime gare più o meno ufficiali, solida base su cui iniziò la scalata del calciatore. Quei giorni, Facchetti, non li dimenticò mai. Proprio come il mitico «Turo».

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Treviglio Viale Torre

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Treviglio Viale Torre

Viale Torre Treviglio , Collegio SALESIANO, Villetta Zanconti.

Treviglio Amarcord

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Treviglio in Serie A

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Treviglio in Serie A
Il Circolo Sportivo Trevigliese , ovvero la squadra di calcio di Treviglio non è mai stata nella massima serie , ma qualcuno dei nostri concittadini ha calcato i campi della serie A.Come ad esempio il figlio di un ferroviere, che trascorre l’infanzia tirando i primi calci al pallone nell’oratorio di paese ( Zanconti ) e mostra doti fisiche non comuni nei campionati giovanili di atletica leggera.Stiamo naturalmente parlando di Giacinto Facchetti. (Treviglio, 18 luglio 1942 – Milano, 4 settembre 2006) Gli esordi nella Trevigliese, squadra nella quale ricopre il ruolo di attaccante, ne fanno a 16 anni oggetto di contesa tra Atalanta e Inter.

Prevalse alla fine l’Inter di Helenio Herrera che lo portò a Milano per il finale di stagione 1960-1961,trasformandolo in terzino “fluidificante”. Alla Trevigliese infatti , Giacinto non era terzino, bensì attaccante, ma una volta arrivato in nerazzurro il Mago lo piazzò in difesa. Il dono della sua antica posizione, lo scatto,era l’arma in più che cercava: un terzino diventato all’improvviso ala, avanzando alla porta rivale. Inatteso goleador oltre che forte nei recuperi, Facchetti si fece un nome prestissimo nella squadra neroazzurra e scrisse il proprio nome in tutte le prodezze degli anni d’oro della Grande Inter.In totale 634 presenze tra serie A e coppe Europee, realizzando 75 reti. 4 Scudetti, 1 coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni , 2 Coppe Intercontinentali. Vinse da capitano gli Europei del 1968 e arrivò secondo dopo la storica vittoria per 4-3 sulla Germania Ovest ai Mondiali di Messico 1970

Orlando Rozzoni ( Treviglio, 23 luglio 1937 – Treviglio, 8 agosto 2009Orlando Rozzoni 196 presenze 66 gol in serie A. Cresciuto nella Trevigliese, tra i dilettanti passa all’Atalanta che lo fa esordire in Serie A. L’anno successivo si trasferisce alla Fi , orentina e quindi alla SPAL in cerca di rilancio, giocando due anni nel massimo campionato. La Lazio lo acquista dalla SPAL nella stagione 1959-1960. Esordisce in campionato l’11 ottobre 1959 contro il Lanerossi Vicenza segnando una doppietta. Dai tifosi, per la sua forza fisica, viene ribattezzato “Orlando Furioso”.Dopo due parentesi, ad Udine (20 presenze con 9 reti in serie A nella stagione 1961-1962) e Catania nel campionato 1964-1965 gioca l’ultima partita con la Lazio l’8 maggio 1966.

Roberto Corti (Treviglio, 28 ottobre 1952)  

Dopo gli esordi con Zanconti e Trevigliese passa al Sorrento in serie C e nell’estate 1976 approda al Calcio Cagliari in Serie B. In carriera ha totalizzato complessivamente 154 presenze in Serie A e 11 in Serie B, e conquistato due promozioni dalla Serie B alla Serie A con Cagliari e Ascoli.

Giuseppe Erba,( Treviglio 11 settembre 1959 )

Esordio-Giuseppe-Erba-nella-Trevigliese-Marzo-1976

Cresce nell’ OR.SA e passa alla Trevigliese, dove gioca 9 partite in Serie D. Nel 1976 passa al Torino, dove rimane per tre stagioni, nell’ultima delle quali gioca 8 partite in Serie A, categoria nella quale debutta alla prima giornata di campionato, entrando in campo al 27′ della partita casalinga contro la Fiorentina, già fissata sul risultato di 1-1 che non sarebbe mutato. Mette a segno il suo unico gol in massima serie il 29 ottobre 1978, la rete del momentaneo 2-1 per i granata realizzata al 52′ realizzata nella sfida Torino-Inter, poi finita 3-3. Nel 1979 si trasferisce al Lanerossi Vicenza, nelle cui file militerà per due stagioni in Serie B.

Claudio Vertova (Treviglio, 6 luglio 1959) 

Dopo Or.Sa , Zanconti e Trevigliese passa alle giovanili del Monza e quindi alla Sanremese , dove esordisce in serie C1. Dopo quattro stagioni sale in Serie B grazie al trasferimento all’Empoli, con il quale ottiene la promozione in Serie A. Mantiene la categoria anche dopo il passaggio all’Atalanta, con la quale debutta in coppa UEFA. Dopo due anni si trasferisce alla Lazio, dove tuttavia trova poco spazio. Conclude la propria carriera professionistica in serie C2 con il Lecco

 

Giorgio Magnocavallo

Nato in Puglia ma si traferitosi in tenerà età a Treviglio, cresce nelle giovanili della Trevigliese , passa all’Inter senza arrivare alla prima squadra, debuttando nel calcio professionistico in Serie C nella stagione 1975-1976 con la maglia del Lecco. L’anno successivo passa in Serie B disputando da titolare il campionato con la maglia del Varese; si trasferisce in seguito, sempre in serie cadetta, al Brescia e al Genoa, Nell’estate 1979 il passaggio in Serie C1 alla Triestina, dove resta due stagioni, per poi venire acquistato dall’Atalanta. A Bergamo centra in tre anni la doppia promozione dalla Serie C1 alla Serie A. Nella stagione 1984-1985 giunge pertanto in massima serie, esordendovi il 16 settembre 1984 in Atalanta-Inter (1-1), e disputando un campionato da titolare (26 presenze e 2 reti), concluso dai nerazzurri con una salvezza. Nel 1985 viene acquistato dalla Lazio su indicazione di Giorgio Chinaglia. In carriera ha totalizzato complessivamente 26 presenze e 2 reti in Serie A e 254 presenze e 14 reti in Serie B 

 

Vittorio Carioli (Treviglio, 13 gennaio 1943 – Monza, 22 novembre 1991)

Cresce calcisticamente nella Trevigliese, passando all’Atalanta nella stagione 1960-1961, società con cui debutta in Serie A e nella quale vince una Coppa Italia. Nei tre anni in neroazzurro tuttavia colleziona poche presenze, venendo trasferito al Potenza in Serie B, con cui disputa tre campionati. Termina la carriera in serie D alla Pro Sesto.

Paolo Signorelli (Treviglio, 10 marzo 1939)

Cresce nella Trevigliese, con cui debutta tra i dilettanti. Passa poi alla Pro Patria, in Serie B, con cui disputa cinque campionati diventandone un elemento fondamentale del centrocampo. Viene quindi acquistato dall’Atalanta che lo fa esordire in Serie A, categoria mantenuta per quattro anni, al termine dei quali conclude la carriera.

 

Giovanni Stucchi , il primo trevigliese in serie A ( foto offerta da G.Anghinoni )

Claudio Vertova , Giorgio Magnocavallo , Roberto Corti ,

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