Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Ah…vero le radio di Treviglio ♫ ♪.. viva la radio !!!…♫ ♪ ♫ ♫ ♪ ♫

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RED RONNIE

RADIO TREVIGLIO

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RADIO TREVIGLIO 2

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Ah…vero le radio di Treviglio
Radio Liberty

L’emittente nasce a Treviglio, in provincia di Bergamo, il 15 marzo 1976 per iniziativa di Antonio “Tony” Vitello, con l’aiuto di Roberto Valentin, Lionello Lavezzari, Gino Catini ed altri. L’emittente trasmetteva con 400 w da studio 24 ore al giorno, dai 100,700 mhz. Prima sede in via Pagazzano 2. Tra i collaboratori dell’emittente Nicoletta De Ponti, Angelo Zibetti (Angelotto, futuro fondatore di Radio Zeta e Disco Radio), Sandro Oggionni, Roberto Valentin, Gigi Cassani. Giancarlo Rossi, Monica Signorelli, Paolo Astesano ed altri. Si affacciarono all’etere personaggi oggi famosi come Nicoletta De Ponti (oggi RTL 102.500);  Gino Catini (direttore artistico EMI Italia) ed altri meno noti come Paolo Astesano, Gianni Vailati, Antonio Marinelli, Giancarlo Rossi (poi R101). Grazie all’idea di Antonio “Tony” Vitello ed alla fantasia commerciale di Alessandro Oggionni (poi Radio England), alla perizia tecnica di Lionello Lavezzari LIONELLO

(poi Alfa Radio Stero ed oggi a Canale 5) e a quella musicale di Roberto Valentin (oggi titolare della ABE Elettronica) e a Paolo Martorini, la radio visse tra alti e bassi fino al 15 gennaio 1980, giorno in cui un furioso temporale demolì l’antenna e la voglia di proseguire dei titolari. In seguito le frequenze vennero rilevate, con quel che restava degli impianti, da Alessandro Oggionni, Cesare Lombardi ed Eros Prati che diedero vita a Radio England. 

LIBERTY

…….. Mariarosa , Max Fabbrucci e Gianni Vailati

RADIO ZETA

Emittente fondata il 6 novembre 1976 dalle ceneri di Stereo Radio Treviglio Sound, irradia i suoi programmi dai 102,400 mhz,, ci lavorano Lionello (proveniente da Radio Liberty), Paolo Astesano (proveniente da Radio Treviglio Sound, sul finire degli anni ’70 arriva anche Angelo Zibetti (proveniente da Radio Liberty), che nel 1980 rileva l’emittente e la ribattezza Radio Zeta dall’iniziale cognome di Zibetti, e come espressione della discoteca Studio Zeta. Radio Zeta punta al target 35 anni e oltre offre una programmazione musicale incentrata su musica da ballo.

Radio Zeta si definisce “la radio di famiglia” e come tale propone al pubblico palinsesti pensati per giovani e meno giovani. Il punto di forza della programmazione è il liscio, da ballare e da ascoltare nell’interpretazione delle orchestre delle Studio Zeta presentate da Angelo Zibetti.

La musica è il filo conduttore di tutti i programmi che, pur con stili e conduttori diversi, propongono un’offerta omogenea agli amanti del ballo.

Radio Mirtillo

Qui sotto qualche notizia e un po di foto , tutto il resto alli’indirizzo :

 radiomirtillo.blogspot.it

Fm 99.500 MHz nasce nel maggio 1978 in via Galliari a Treviglio (Bergamo), in un’ngusta stanza prestata dal giornale locale “La Tribuna”.

mirtillo
A fondarla sono: Vittorio Scaravaggi, Luigi Castelli, Sergio Aralla, Massimo Giudici, Mario Colombo, Adriano Ronchi, Giovanni Rozzoni, Mauro Tirloni e Giovanni Cavazzuti, che costituiscono la società cooperativa Radioemissioni Democratiche Trevigliesi a r.l.

La radio si sente solo nella città della provincia bergamasca, ma, nonostante le risorse tecniche siano ai limiti dell’essenzialità, grazie all’ofinanziamento dei soci ed agli introiti dell’organizzazione di feste di piazza, lotterie, concerti e castagnate,riesce a sopravvivere in un etere che si sta facendo giorno dopo giorno sempre più affollato e complicato.

Un anno dopo la sede viene trasferita in via Portaluppi 5 e l’emittente fa il salto di qualità dotandosi di un palinsesto strutturato, di una regia più professionale e di nuovi impianti di alta frequenza più performanti, che garantiscono la diffusione del segnale anche nei paesi circostanti a Treviglio: Arcene, Verdello, Caravaggio, Cassano, Rivolta, Mozzanica e Crema.

Tra i collaboratori ci sono Tiziano Denti, Ivan, Paola, Piero, Enrico, il regista Vanni, che realizza “Allogallo” un programma demenzial-musicale e Alberto Gullotta un ragazzo siciliano che ha una voce così radiofonica da essere immediatamente reclutato per la realizzazione degli spot pubblicitari.

I collaboratori aumentano, i programmi si diversificano, la radio diventa più organizzata.

Ben presto viene costituita la redazione giornalistica, composta da Gigi Castelli, Vittorio Scaravaggi, Franco Sullo, Giovanni Cavazzuti, Massimo Giudici, Sergio Aralla e Martino Corti. L’esperienza di Radio Mirtillo dura altri 3 anni, finchè, nel 1982, la cooperativa decide di dare forfait, lasciando spazio alle diffusioni della milanese Rete 105, che si insedia sulla frequenza 99,500 MHz anche in quell’area.

Oggi sul web sopravvive il ricordo si Radio Mirtillo grazie ad un blog ad essa dedicato.

WWW.radiomirtillo.blogspot.it

Ah…vero le radio di Treviglio ♫ ♪.. Gigi Castelli, Vittorio Scaravaggi, Franco Sullo, Giovanni Cavazzuti, Massimo Giudici, Sergio Aralla e Martino Corti. Vittorio Scaravaggi, Luigi Castelli, Sergio Aralla, Massimo Giudici, Mario Colombo, Adriano Ronchi, Giovanni Rozzoni, Mauro Tirloni e Giovanni Cavazzuti,Angelo Zibetti.Sandro Oggionni, Roberto Valentin, Gigi Cassani. Giancarlo Rossi, Monica Signorelli, Paolo Astesano , Lionello Lavezzari, Giancarlo Rossi, Diego Ghidotti , Giovanni Senziani, Massimo Fabbrucci

http://virgi.altervista.org/2014/06/21/16839/

radio zeta

Paolo Astesano : Radio England fu fondata da Eros Prati , Bertolini Angelo e Lombardi Cesare nel 1980 e ”accesa” nel febbraio 1981,non utilizzando le frequenze di ”radio liberty” (100.700 utilizzate da Boris Riboldi per creare radio studio uno), ma con frequenze totalmente nuove 106.200, e sucessivamente 101,600. La radio con vari cambiamenti nell’asset societario,ma sempre da me gestita,ha continuato fino a tutto il 1990,la piu’longeva tra le radio trevigliesi!!poi trasferita a Milano…

 

http://virgi.altervista.org/2018/03/28/massimo-rozzoni/

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Trevigliesi del passato

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Trevigliesi di Ieri
 Personaggi , sportivi artisti e politici del passato che sono nati o vissuti a Treviglio e che hanno fatto conoscere la nostra città in tutto il mondo. Andrea Verga, Giulio Setti , Camillo Terni ed altri………

BERNARDO ZENALE (Treviglio, 1461 – Milano, 1526)

 

Apprese forse l’arte della pittura dal concittadino Bernardino Butinone. Nel 1481 faceva parte della corporazione milanese di San Luca, della quale in seguito fu canevario. Si associò al Butinone nell’esecuzione di vari lavori, fra i quali le decorazioni della navata di Santa Maria delle Grazie a Milano e il famoso polittico della basilica di San Martino a Treviglio. Fu chiamato con altri artisti da Ludovico il Moro ad ornare la Sala della Balla nel Castello Sforzesco e dalla fabbriceria del duomo di Milano ad eseguire un modello in legno del duomo stesso, modello tuttora esistente. Fu architetto progettista della chiesa milanese di Santa Maria presso San Celso, della quale diresse la fabbrica fino alla morte. Gli storici antichi gli attribuirono un trattato di prospettiva. Fu consultato dal consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo per la costruzione del coro ligneo della basilica di Santa Maria Maggiore. Nonché per le chiese milanesi, lo Zenale dipinse anche in edifici sacri di Brescia e di Varese ma molte pitture sue sono da considerarsi perdute. Noto è il suo trittico conservato nel museo della basilica di Sant’Ambrogio a Milano.

Pietro Mentasti

Piero Mentasti (Treviglio, 15 maggio 1897 – Venezia, 24 settembre 1958) è stato un politico e partigiano

 

 

Da Wikipedia

Bernardino Butinone (Treviglio, 1450 – notizie fino al 1510 circa) Figlio di Jacopo da Treviglio e allievo di Vincenzo Foppa, fu tutore del Bramantino e collaborò con Bernardo Zenale. Dal 1491 al 1493 i due pittori lavorarono insieme nella volta Grifi di San Pietro in Gessate a Milano, gravemente danneggiati nel 1943. Il loro capolavoro fu il polittico di San Martino a Treviglio, considerato universalmente la maggiore opera del Quattrocento lombardo, commissionato nel 1485 e non del tutto pagato nel 1507

 

Маdonna con Bambino(1490) Pinacoteca di Brera.

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Concorso poesia dialettale , Treviglio1955

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Concorso poesia dialettale , Treviglio1955

Concorso poesia dialettale 1955.

Presidente giuria Orio Vergani

 Orio Vergani è stato un giornalista, fotografo e scrittore italiano, considerato il primo fotogiornalista italiano.

Sua sorella,Vera Vergani, è stata prima interprete assoluta dei Sei personaggi in cerca di autore di Luigi Pirandello.

Collaboratore del settimanale L’Idea Nazionale, a soli 26 anni Vergani fu chiamato da Ugo Ojetti al Corriere della Sera come inviato speciale della terza pagina.

Lavorò nel maggiore quotidiano italiano per 34 anni, coprendo con i suoi articoli la pagina politica, la terza pagina e la pagina sportiva.

Orio Vergani divenne celebre nel giornalismo sportivo come inviato al seguito di ben 25 «Giri d’Italia» e di altrettanti «Tour de France».

Con il suo talento letterario portò ai massimi livelli la ritrattistica dei campioni dello sport. Esemplari i pezzi su Alfredo Binda, campione della sua generazione.
È oggi considerato il «maestro del giornalismo sportivo». Gianni Brera e Bruno Raschi appresero la sua altissima lezione.
Vergani fu considerato anche il primo fotogiornalista europeo.

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virgi.altervista.org : TuttoTreviglio

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Treviglio Amarcord di tutto di più

Le origini di Treviglio risalgono all’epoca del Medioevo, quando tre borgate già esistenti….Il Castrum Vetus, ovvero il castello vecchio, ……………..
continua
                     
Il Campanile ( Torre Civica )……….

 

 

Il Santuario della Madonna delle lacrime è il santuario di Treviglio dedicato alla Madonna delle Lacrime che il 28 febbraio 1522 salvò…..continua
La Basilica di San Martino
 chiesa-s.martino- Treviglio
         
Rogge Trevigliesi :
Treviglio si colloca al limite della fertile pianura Bergamasca……continua
 Amarcord di Arturo Prandina   continua
 Treviglio che passa . ( Beppe Facchetti )….LEGGI
C.S.Trevigliese 1907  calcio  il calcio a Treviglio
Documenti e Curiosità    leggi  

Le vie di Treviglio …L’odonomastica (dal greco hodós “strada” e onomastikòs “…dei nomi delle strade, piazze e di tutte le aree …….continua           

 ZANCONTI…………Nel 1964 gli Allievi di Bondioli vincono il campionato …. intitolato a MARTINO FACHERIS, 

La storia della Zanconti … leggi 
  • Villa Ida

    La Torre Civica

    Nel 1008 fu eretta una alta torre d’osservazione nel centro del borgo allo scopo di controllare l’eventuale arrivo di nemici. Nel corso dei secoli successivi (tra il XVI e il XVII secolo), durante i lavori di restauro della vicina Basilica di San Martino, la Torre Civica venne unita alla chiesa per divenirne l’attuale campanile.

    Di stile gotico lombardo, alto 62 metri, il Campanile di Treviglio è il simbolo
    il soggetto del francobollo da 0,60€ uscito il 30 agosto 2012 nell’ambito della serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”.

  • I proprietari del Bar Teatro

  • Cartolina Treviglio

  • Treviglio in cartolina.  

  • T u t t o T r e v i g l i o 

  • Bruno Manenti

    La basilica di San Martino La basilica di San Martino fu edificata nel 1008 dove sorgeva la chiesa preromanica dell’Assunta, e subì diversi interventi di ampliamento nel corso dei secoli. La basilica presenta elementi architettonici tipici dello stile gotico lombardo dovuti a un primo ampliamento, mentre la facciata attuale è stata realizzata del 1740 dall’architetto Giovanni Ruggeri secondo lo stile barocco.

    Nella navata destra, accanto alla zona presbiterale, è collocato il Polittico di Zenale e Butinone, risalente al 1485, una delle opere più importanti del rinascimento lombardo, in quanto segna il passaggio tra il gotico e il rinascimentale.

    La basilica offre anche diverse opere di Cavagna, Procaccini e Montalto oltre ad un pregevole Fonte Battesimale del 1529. Il campanile in stile gotico lombardo della basilica è conosciuto come simbolo della città di Treviglio poiché, grazie ai sui 60m di altezza è visibile a chilometri di distanza. Nel corso dei secoli è stato un punto di riferimento sia per scopi religiosi sia civili e militari, in quanto era usato per le segnalazioni di pericolo dai vicini comuni.

  • Trento Longaretti

     DIZIONARIO  DIALETTO TREVIGLIESE  

Treviglio anni 90 : autorimessa Marini

  • dove è finito l’obelisco di via Cavallotti?
  •  Arturo Prandina

  • “Treviglio: storia, arte e cultura”

    “Treviglio: storia, arte e cultura”

    Le origini di Treviglio risalgono all’epoca del Medioevo, quando tre borgate già esistenti, si unirono tra di loro, a scopo difensivo, delineando la nascita di Treviglio, appunto “Tre Ville”. Il Borgo era di modeste dimensioni, venne fortificato e circonadato con mura difensive e munito di tre porte, collocate in direzione delle tre preesistenti borgate, Cusarola, Pisgnano e Portoli, e al centro di Treviglio vennero edificate la Chiesa e il Municipio.

    La storia conferma che a Treviglio sorse da un nucleo centrale fortificato, detto “Castrum Vetus” ossia “Vecchio Castello” e che era ubicato tra le attuali piazza Manara, piazza Garibaldi e via Fratelli Galliari ed aveva un piccolo accesso sito nell’attuale vicolo Teatro.

    Il Castrum Vetus, ovvero il castello vecchio, non identifica un castello, bensì una zona fortificata con mura, munito di torri e di una porta d’ingresso, circondata da un fossato.Successivamente la crescita della popolazione fece sì che sorgessero successivamente cinte murarie a difesa della prosperità cittadina.

     

    Visitare Treviglio ( da Bergamo News )Secondo comune bergamasco per numero di abitanti dopo il capoluogo, Treviglio si trova nella media Pianura Padana, a circa 20 chilometri in direzione sud da Bergamo: fondata nel corso dell’alto medioevo per scopi difensivi, la cittadina oggi rappresenta un punto strategico nel crocevia di strade e ferrovie che la collegano con Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Milano.

     

    I“Treviglio: storia, arte e cultura” l santuario della Madonna delle Lacrimel santuario della Madonna delle Lacrime fu costruito a partire dal 1594 a seguito del miracolo della madonna che, piangendo, salvò Treviglio dall’avanzata francese. Alla costruzione del santuario hanno lavorato grandi artisti come l’architetto caravaggino Fabio Mangone, autore dell’altare maggiore. Si può salire sull’altare e tramite splendidi gradini in marmo si riesce ad andare proprio sotto al quadro della venerata immagine della Madonna delle lacrime, sotto al quale sono tuttora conservate la spada e l’elmo del visconte di Lautrec. E’ consigliata inoltre la visita della “cripta magica” sotto il santuario.

    “Treviglio: storia, arte e cultura” Treviglio nel XV secolo di Luigi Minuti

    Anche il travagliato XV°, come il precedente, è un secolo d’oro per Treviglio, crescono ricchezza e benessere e la città si riempie di edifici non più di legna ma di solidi mattoni, anche se abilmente frammisti ai sassi di fiume, ed in più a metà secolo, sorgono, in fretta e bene, le austere e più solide mura venete. La Basilica di S. Martino nuovamente viene accresciuta, i lavori a carico del Comune, prendono avvio nel 1481 e si protraggono per più di vent’anni, iniziati nel bel mezzo della Signoria degli Sforza, vengono ultimati all’inizio dell’occupazione francese, e splendide dovevano apparire la sua facciata gotica, i colonnati delle navate in mattoni rossi, e quel nuovo piccolo campanile che accarezza l’abside e che allora si poteva vedere anche dalla sua base.Forse i bei tempi antichi non sono mai esistiti se non nella nostra nostalgica fantasia ma se così non fosse quelli e non altri meritano menzione. Anche se non erano tempi pacifici, anzi, tutt’altro. Il secolo inizia con il primo Visconti a portare il titolo di Duca: Gian Galeazzo, che alla Comunità di Treviglio concede nuovi Statuti di ampia autonomia e che, come un fulmine, conquista un così vasto territorio che alla sua improvvisa morte, nel 1402, il figlio sopravvissuto, Giovanni Maria, farà fatica a conservarlo; ne manterrà una parte al prezzo di lunghe e sanguinose guerre, perderà Brescia, occupata da Giovanni Rozzone, condottiero trevigliese che gliela sottrae per un intero anno, poi la vende ad un altro condottiero, Pandolfo Malatesta da Rimini che nel 1421 la cederà alla Serenissima insieme al Bergamasco.

     

    Avevamo in precedenza accennato alle visite in Treviglio di altri personaggi illustri, dal Papa san Martino V all’imperatore Sigismondo, a San Bernardino da Siena, ma dietro tutto questo via vai vi era un personaggio: Uberto Decembrio di Vigevano podestà di Treviglio, segretario ducale, poeta, figlio d’arte. Fu lui a comporre, nel 1418, su incarico del Duca Filippo Maria, un poemetto in onore di Martino V papa, (il poemetto è tuttora conservato all’Ambrosiana).

    L’anno dopo ricevette l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo, anche lui personaggio epocale, e all’imperatore fa inaugurare nientemeno che una nuova porta d’ingresso alla città (Porta Nuova) e chissà cos’altro avrebbe fatto se non fosse prematuramente morto nell’anno 1427 qui in Treviglio nell’esercizio delle sue funzioni podestarili. Non si conoscono i particolari del funerale, è noto invece che viene trasportato in Milano e seppellito nientemeno che in Sant’Ambrogio nelle cui vicinanze possedeva un casa.La famiglia dei Decembrio non è come quella dei Della Pusterla, la loro nobiltà non è di sangue ma di equilibrato servizio ai potenti ed allo stesso tempo al popolo, e anche di lettere. Era di certo notevole la considerazione di cui godeva nella metropoli ambrosiana, tanto da usufruire del privilegio della sepoltura nella prestigiosa Basilica di S. Ambrogio, infatti, oltre ad Uberto il figlio Candido Decembrio, qui seppellisce la figlia adottiva Costanza nell’anno 1458, poi seppellisce la prima moglie Caterina nel 1464, e quando muore nell’anno 1477, il 12 novembre viene a sua volta seppellito nell’atrio di Sant’Ambrogio accanto al Podestà suo padre il cui sarcofago tardo gotico si erge tuttora maestoso a destra della porta principale della basilica ambrosiana.

    Nel corso del XV secolo Treviglio si arricchisce di nuove case, sono le residenze delle famiglie importanti del tempo, tra queste i Della Piazza, Federici e Zenale, esse compendiano, come corona, il complesso basilicale di san Martino e all’interno della rinnovata Basilica, quale sigillo di quest’epoca d’oro, viene posto il Polittico di Zenale e Butinone, capolavoro dell’epoca di mezzo ed anticipo del migliore Rinascimento.

    Durante la sua presenza in città, San Bernardino da Siena promosse la realizzazione del convento e della Chiesa dell’Annunziata, su di un’area messa a disposizione dal Comune nel 1441, già nell’anno 1443 era pronto il convento e nel 1465 si consacrò la chiesa per lungo tempo affidata ai Padri Francescani Riformati. Il luogo crebbe nella considerazione dell’intero Ordine di San Francesco tanto che ebbe ad ospitare il Capitolo unificato dei Francescani Osservanti e di quelli Riformati.Il convento dell’Annunciata sopravvissuto alle soppressioni austriache di Giuseppe II, soccombette sotto Napoleone nel 1810. Acquistato dall’industriale Graffelder nel 1845 fu trasformato in filanda di lino e cotone, che il Comune valorizzò facendovi passare vicino nel 1915, il nuovo Viale per Brescia, ma non bastò la messa in vetrina, il complesso non sopravvisse agli sconvolgimenti indotti dal primo dopoguerra e cessò l’attività nel 1923. Trasformato, ancora, in sede della prestigiosa Scuola Agraria Cantoni, è stato sul finire del XX secolo totalmente inglobato nell’Istituto Tecnico Commerciale Guglielmo Oberdan.

    “Treviglio: storia, arte e cultura” I Probi contadini”

    Nel 1901 venne istituita la Società dei Probi Contadini, ad opera dei conti Piazzoni e di Monsignore Ambrogio Portaluppi che riuniva contadini della frazione del Castel Cerreto e delle Battaglie.

    Era composta in origine da 113 soci (passati poi a 140) e gestiva ben 541 ettari di suolo agricolo nelle vicinanze, in precedenza proprietà, per eredità dei Piazzoni, dell’Orfanatrofio di Bergamo (affidato, a partire dal 1903, ai Padri Giuseppini perché realizzassero una colonia agricola, del tipo di quelle funzionanti in altre loro istituzioni). La proprietà della terra divenne così collettiva e fu attribuita ai capifamiglia.

    Tale associazione si proponeva anche di sviluppare un’agricoltura meccanizzata legata all’industri ed all’introduzione dei concimi chimici. Tra le varie coltivazioni praticate vi era anche quella del tabacco.Da tutta Italia ed anche da vari paesi d’Europa e del mondo si giungeva al Cerreto per visitare e studiare l’opera della Società.

    Citiamo ad esempio dalla Francia una delegazione del Ministero per l’Agricoltura guidata dal Conte De Saint Cyr, seguita nel tempo dal Rettore e Docenti dell’Università di Grenoble e poi dai dirigenti dell’Unione sindacale di Lione. Dalla Spagna venne una rappresentanza dell’Università di Salamanca, presieduta dal Prof. Moran. Il Governo argentino inviava un gruppo di studio guidato dall’ing. Thornos.

    La Dieta russa mandava una Commissione di parlamentari, capitanati dal Sen. Principe Wladimir Sabler di Pietroburgo. Etc.L’esperimento cerretano suscitò persino l’interesse di Leone Tolstoy che ebbe a trattare il problema delle cooperative agricole nel suo romanzo “Anna Karenina”.Ottemperando alle volontà testamentarie della contessa Emilia l’Orfanotrofio di Bergamo chiamò al Cerreto i Padri della Congregazione di San Giuseppe.

    Seguendo i dettami del loro fondatore, il milanese Paolo Motta, che li voleva dediti all’inculturamento gratuito dei giovani, questi vi gestirono un convitto professionale, istruendovi i giovani orfani della Bergamasca con propensioni all’agricoltura.

    Più volte fu ospite allora dei R.R. Padri il semplice Prof. don Angelo Roncalli, futuro Giovanni XXIII. A cavallo delle due Guerre Mondiali la Frazione conobbe le fulgide figure di don Giuseppe Boffi e Suor Chiara Spreafico: santità ed operosità al servizio dei Cerretani.dal sito : www.serit.net

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    Dizionario Dialetto Treviglio

    La Storia di Treviglio  pagina in allestimento

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