Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Istituto di Agraria G.Cantoni Treviglio

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Istituto di Agraria G.Cantoni Treviglio

Istituto di Agraria G.Cantoni Treviglio

Le radici dell’attuale Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore di Treviglio risalgono non solo a tempi lontani ma anche a situazioni agricole profondamente diverse dalle attuali.

A metà del secolo XIX, la divulgazione delle scienze agrarie era affidata ai “Comizi Agrari” che svolgevano cicli di conferenze per diffondere le nuove conoscenze e tecniche agricole che andavano via via delineandosi.

Il Comizio Agrario di Bergamo, orientato verso il miglioramento delle conoscenze viticole ed enologiche, si rese ben presto conto che le conferenze non raggiungevano lo scopo voluto: troppo teoriche, tenute da tecnici di non provenienza locale e, soprattutto, dirette a persone aventi un grado d’istruzione insufficiente.

Occorreva aprire una scuola che fosse orientata verso il generale miglioramento dell’istruzione «… delle persone che devono dirigere i lavori campestri come fattori e agenti di campagna…».

Con queste premesse, il 1° dicembre del 1874 si aprì a Grumello del Monte, in un podere di circa 38 ettari preso in affitto, la “Scuola Professionale di Agraria” gestita fino al 1887 direttamente dal Comizio Agrario di Bergamo. Gli alunni iscritti al primo anno furono 12.

Nel 1887 il Consiglio Provinciale decise, dopo aver ricevuto finanziamenti da vari enti, tra i quali anche il Comune di Treviglio, di rivolgere istanza al Regio governo perché venisse istituita una scuola pratica di agricoltura. L’amministrazione provinciale acquistò caseggiato e podere per usufruire dell’opportunità, prevista da una legge che “dichiarava scuole statali tutte le Scuole-Podere che avessero in proprio caseggiati e terre”.

Il Regio Decreto 10/7/1887 istituì la “Regia Scuola Pratica di Agricoltura Gaetano Cantoni” che rimase a Grumello, nella sede del palazzo dei Conti Camozzi-Vertova, fino al 30 ottobre del 1918. Le vicende belliche e la conseguente aggravata situazione economica italiana avevano ridotto in modo drastico il numero degli iscritti che nel 1918 era solo di 3 (tre) unità.

Il 1° novembre del 1918 la scuola fu soppressa e trasferita alle «Scuole industriali di Bergamo» (futuro Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele II) che, nel frattempo, avevano istituito un corso di scuola agraria di durata quadriennale.

La presenza di una scuola agraria con finalità prettamente pratiche in città, e in un Istituto a vocazione industriale, appariva alquanto discordante e la necessità di avere campi e spazi per le esercitazioni indusse la Provincia ad operare un nuovo trasferimento della scuola.

Il territorio trevigliese possedeva i requisiti adatti per ospitare una scuola moderna: Treviglio abbina, in un felice connubio, la vocazione industriale e quella agricolo-zootecnica. Così il vecchio convento dell’ “Annunziata”, nato da una donazione del Comune di Treviglio a San Bernardino da Siena con un atto del 12 marzo 1441, trasformato in filanda nel 1700 (Filanda Croce), divenne, dal 1925, la nuova sede della scuola. La giunta municipale di Treviglio, con delibere del 25 e 30 gennaio 1925, affittò i locali e i fondi di proprietà del Sig. Graffelder mettendoli a disposizione della scuola.10302423_575773119235387_7835117377604715445_n (1)

Con il Regio Decreto 1/07/1926 n. 1314 la scuola fu trasformata in Ente Autonomo Consorziale “G. Cantoni” fra Stato, Provincia di Bergamo e Comune di Treviglio cui si aggiunse, successivamente, la Camera di Commercio.

La riforma “Gentile” del 1923 modificò radicalmente l’assetto scolastico italiano e la Scuola Pratica di Agricoltura fu trasformata, nel 1931, in «Scuola di avviamento professionale di tipo agrario» di durata triennale cui fu aggiunto, con l’anno scolastico 1933/34, il corso biennale della Scuola Tecnica Agraria.

Nel 1939 la Provincia di Bergamo acquistò e diede in uso gratuito alla scuola, il Podere “La Ganassina” di Ha 13.66.00 situato in via Ganassina (dei circa 14 ettari solo 4,5 erano di effettivo uso della scuola in quanto la rimanente parte era affittata a famiglie di coltivatori diretti che, a partire dal 1958, lasciarono via via il fondo rendendo la piena disponibilità all’Istituto soltanto negli anni ‘70)

L’Azienda “Ganassina” è tuttora la sede dell’Azienda Agricola dell’Istituto con un incremento della superficie che, dal 1999, è passata a Ha 15.09.00.

Con l’anno scolastico 1945-46 fu istituito l’Istituto Tecnico Agrario gestito dall’Ente “Cantoni”, dopo che, durante il periodo bellico, l’Istituto aveva rischiato una nuova chiusura.Nel 1950 la scuola di avviamento fu resa statale e si trasformò, con la riforma del 1962 che innalzava l’obbligo scolastico fino a quattordici anni, nell’attuale Scuola Media “T. Grossi”.Nel 1952 il corso biennale di Scuola Tecnica Agraria fu soppresso e nell’Istituto le lezioni continuarono in forma apparentemente indisturbata, ma seguite da una scarsa popolazione scolastica fino al 1955.A quella data l’Istituto soffriva di numerosi problemi sia economici (i contributi della Provincia e degli altri Enti erano del tutto insufficienti) sia relativi alle attrezzature didattiche e ai rapporti con l’agricoltura locale. In tale situazione e in seguito alla morte del Preside Prof. Tombini si prospettò la definitiva chiusura della scuola.Dopo un breve periodo di presidenza del Prof. Piardi ebbe l’incarico di reggere la direzione dell’Istituto il Prof. Bellini che, coadiuvato dall’Ing. Bedolini (Vicepreside) e supportato dal commissario straordinario del Ministero Rag. Vetrini, si prodigò per risollevare le sorti della scuola ormai in apparente inesorabile declino.Furono svolte importanti azioni di miglioramento e furono approntate concrete iniziative di allacciamento all’agricoltura locale (istituzione di vari corsi tra i quali particolare successo ebbe il corso per meccanici agricoli finanziato dall’U.M.A. (Utenti Motori Agricoli) di Bergamo, che successivamente fu esportato anche a Comuni limitrofi.

L’Istituto si era ormai ben consolidato nella realtà lombarda tanto da ottenere anche contributi economici dall’Amministrazione Provinciale di Milano.Fu proprio in questo momento di rilancio della Scuola che negli Enti locali divenne forte la volontà di chiuderla liberandosi dell’onere dei finanziamenti.La caparbietà del Preside Prof. Bellini, dopo diversi “pellegrinaggi” a Roma in cerca di finanziamenti, riuscì ad ottenere, il 1° ottobre del 1968, la statizzazione della scuola che assunse il nome di “Istituto Tecnico Agrario Statale”.L’Ente “Cantoni” continuò a gestire fino alla definitiva chiusura, nel 1974, il Convitto annesso all’Istituto.I locali dell’ex convento dell’” Annunziata”, lasciati praticamente privi di manutenzione, erano ormai inadatti ad ospitare un’istituzione scolastica. Pertanto, resosi disponibile il Seminario dei Padri Bianchi, nel 1974 la scuola fu trasferita nella sede attuale, mentre il laboratorio di Chimica e Industrie agrarie rimase nella vecchia sede fino al 1978.Cominciò, con la Presidenza del Prof. Lomboni, un periodo di fervente lavoro che portò l’Istituto ad un generale ammodernamento delle strutture didattiche e a intense attività con il mondo agricolo del territorio.

Del vecchio convento, già più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, non resta più traccia e oggi, abbattuta anche la struttura ottocentesca che aveva preso il posto dell’antico monastero, l’area è occupata dall’Istituto Tecnico Commerciale.Nella vecchia sede rimane un appezzamento di circa un ettaro che viene tuttora utilizzato come terreno per le esercitazioni di Produzioni vegetali e Laboratori tecnologici (coltivazioni orticole e sperimentazioni).L’originaria intestazione della scuola a “Gaetano Cantoni” venne confermata nel 1985.Il rinnovato interesse per l’ecologia che si cominciò a scoprire alla fine degli anni ‘70 fece aumentare in modo considerevole le iscrizioni arrivando ad avere 6 corsi completi e, sotto la spinta di pressioni politiche, nel 1980 si aprì a Bergamo, presso l’Istituto per Chimici, una sezione staccata dell’Istituto che diventò autonoma nel 1985.Nel 1990 il Collegio dei Docenti, vincendo numerose perplessità e resistenze, al fine di adeguarsi ai nuovi orientamenti della scuola italiana, aderì al progetto sperimentale assistito del Ministero della Pubblica Istruzione denominato “Cerere 90”, successivamente modificato in “Cerere unitario”, che dal 1991 affiancò il corso di studi tradizionale a sua volta rinnovato con l’adesione al Piano Nazionale d’Informatica.

L’evolversi della situazione scolastica ha portato gli Istituti Agrari a modificare la propria organizzazione che, nel passato, era imperniata sul trinomio Azienda-Scuola-Convitto.

Abbandonata l’organizzazione convittuale a seguito del proliferare degli I.T.A.S. sul territorio lombardo e per la progressiva facilità di utilizzare mezzi di trasporto frequenti e veloci, accanto all’Istituto è rimasta solo l’Azienda Agricola “La Ganassina” che, potenzialmente, ancora oggi rappresenta il miglior campo di esplorazione e di sperimentazione delle discipline teoriche e pratiche di insegnamento.

Numerosi sono stati gli sforzi per adeguare alle nuove esigenze didattico-metodologiche i laboratori delle varie discipline interni all’Istituto.Il laboratorio di Chimica è stato dotato di apparecchiature per l’analisi strumentale dei suoli, dei vegetali e degli alimenti.

Il laboratorio di scienze si avvale di strumentazione moderna e di microscopi ottici collegati a un computer per l’elaborazione delle immagini.Il settore agro-biologico si è aperto alle nuove tecnologie di propagazione vegetale ed è stato allestito un laboratorio di propagazione meristematica (possibilità di rigenerare   una pianta completa partendo da una singola cellula) che consente agli allievi e ai docenti di familiarizzare con le moderne biotecnologie e le loro applicazioni che sono di notevole interesse scientifico ed economico nel settore agricolo.Peraltro il settore agro-industriale non può essere compreso appieno se non vi è la possibilità per gli allievi di sperimentare dal vivo le varie tecnologie perché le visite ad aziende alimentari esterne non permettono di operare, ma solo di osservare. L’Istituto intende pertanto dotarsi di impianti di trasformazione di materie prime in prodotti alimentari fruibili dal consumatore come già fatto con il laboratorio di microvinificazione che produce all’anno circa 900 bottiglie di vino.L’allevamento del bestiame ha visto consolidarsi nel tempo il tradizionale allevamento di bovine da latte, affiancato dall’allevamento di ovini e conigli fungendo, in questo caso, anche da salvaguardia di specie in via di estinzione e da fattoria pedagogica Inoltre, una moderna agricoltura non può prescindere dalla attenta osservazione dei fenomeni atmosferici che rappresentano i principali fattori di condizionamento di tutte le attività agricole, incidendo in modo essenziale sul bilancio economico. E’ essenziale che i dati siano precisi e interpretabili in chiave previsionale ed a tale scopo nel 1990 si riuscì ad allestire una stazione meteorologica computerizzata allocata presso l’Azienda “Ganassina” che ha elaborato, interpretato e diffuso una notevole mole di dati fino al 2012.

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