Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

www.itinerari.bergamo.it . Basilica di San Martino Treviglio

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L’edificio di culto principale di Treviglio è la Basilica di San Martino. Il monumento si affaccia sulla piazza centrale della città, di fronte al palazzo comunale. La Basilica che oggi possiamo ammirare non corrisponde all’originale in quanto, nel corso del tempo, ha subito vari rimaneggiamenti.l campanile è stato realizzato attorno all’anno Mille, ed è nato come torre civica.. Numerose sono le opere d’arte raffiguranti San Martino di Tours, al quale è consacrata la chiesa. Di indubbio interesse è il polittico di San Martino.

La Basilica di San Martino è stata edificata a partire dal 1008, sul luogo sul quale un tempo era presente la chiesa preromanica dell’Assunta. Il primo intervento di ampliamento del monumento ebbe luogo nel 1482, nello stile gotico lombardo.

Qualche anno più tardi furono inserite all’interno del monumento le opere di Gian Paolo Cavagna. Da vedere è il Presepe ligneo di Giovanni Angelo del Maino, realizzato nel 1515. La facciata è stata disegnata da Giovanni Ruggeri nel 1740 in stile barocco. La Basilica di San Martino si sviluppa in tre navate. Nel corso dei secolo la chiesa è stata arricchita di preziose opere d’arte.

Il Polittico di San Martino è un dipinto su tavola di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, realizzato tra il 1485 e il 1505 e conservato all’interno della basilica di San Martino a Treviglio, in provincia di Bergamo. Il polittico fu commissionato a Bernardo Zenale e Bernardino Butinone dal parroco Simone da San Pellegrino il 6 maggio 1485. La somma che egli s’impegnò a pagare, esorbitante per l’epoca, fu di mille lire imperiali. Il progetto è così complesso che, gli artisti, consapevoli che questa era l’opera della loro vita, impiegheranno vent’anni per completarla. L’opera venne realizzata dai due maestri trevigliesi dividendosi equamente il lavoro, con l’aiuto di Ambrogio de’ Donati per la cornice lignea dorata di tipo bramantesco.

 

 

Questa cooperazione tra maestri diversamente specializzati era tipica della cultura medievale e col tempo divenne obsoleta. In Lombardia ad esempio iniziava a scomparire proprio in quegli anni, dopo le rivoluzioni portate da Leonardo da Vinci.

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Un Tuffo nel Passato

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