Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Campanile Rosa Treviglio 2014

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TREVIGLIO campanile rosa

Campanile Rosa Treviglio 2014

 Campanile Rosa Treviglio 2014

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Treviglio ieri e oggi

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treviglio ieri e oggi

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Treviglio: Palazzo Silva, foto di Arnaldo Parigi

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PALAZZO SILVA

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Treviglio foto di Arnaldo Parigi

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Treviglio foto di Arnaldo Parigi

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Il fotografo Ildebrando Santagiuliana

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Il fotografo Ildebrando Santagiuliana

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Treviglio Dicembre 2013

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Treviglio Dicembre 2013

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Treviglio : viale Piave foto di Penna Bianca

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Treviglio : viale Piave foto di Penna Bianca

Franci Monzio

Treviglio viale Piave foto di Penna Bianca

Treviglio viale Piave foto di Penna Bianca Franci Monzio

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Treviglio: foto di Penna Bianca

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Treviglio foto di penna bianca

Treviglio foto di penna bianca

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Treviglio : foto di …..

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TREVIGLIO FOTO

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Treviglio : foto di Roberto Fabbrucci

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Treviglio foto di roberto fabbrucci

Treviglio foto di roberto fabbrucci

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Pozzi Treviglio

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pozzi

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Carsana 1902 Treviglio

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carsana

Di moda da centodieci anni Carsana 1902 Treviglio

Nel 1902 Domenico Carsana – originario di Dongo, in provincia di Como, trasferitosi con la famiglia a Treviglio alla fine dell’Ottocento – inaugura in società con i fratelli il primo negozio di confezioni e tessuti in via Roma. Di lì a qualche anno, raddoppia l’iniziativa imprenditoriale inaugurando un nuovo punto vendita in via Galliari, destinato a diventare la sede storica dell’attività di famiglia, al civico 5. Il fratello Roberto, avvocato e commendatore, arrivò a ricoprire la carica di podestà di Treviglio, dopo una lunga gavetta politica, come consigliere comunale prima, come sindaco dal 1924 al 1927 per arrivare alla carica di podestà nel 1927, nel quinto anno dell’Era fascista, con tanto di medaglia d’oro per la magistratura municipale. Dal 25 giugno del 1948, con la scomparsa del fondatore Domenico, a portare avanti l’attività è la moglie Santina Radaelli. Nel 1960 la gestione del negozio passa al figlio Giancarlo, dopo una gavetta da Galtrucco in piazza Duomo a Milano, atelier di tessuti e alta moda, ambasciatore del made in Italy. Giancarlo Carsana arriva a far parte del Segretariato internazionale della lana, come consigliere del marchio Pura lana vergine, storica etichetta indice di qualità dei filati, affiancando veri e propri pezzi da novanta del settore, da Rivetti a Marzotto a Inghirami. Il negozio, completamente ristrutturato dai figli di Giancarlo, Roberto e Marco, ha attraversato mode e vere e proprie rivoluzioni nella confezione di tessuti. Nei primi anni del Novecento l’attività si distingue per l’importazione di tessuti, Scotland, Donegal, Tartan, Shetland e cotoni pregiati. Fino al secondo dopoguerra si vendono tessuti a metro e biancheria per la casa, con tanto di sarto nel cortile pronto a prendere le misure e ad imbastire abiti e giacche. Con la prima produzione in serie di vestiti, Carsana accompagna la rivoluzione del gruppo Facis del lanificio Rivetti, dell’abbigliamento formale maschile in Italia, che nel 1954, sull’onda del boom economico italiano, ispirandosi al modello americano e prestando attenzione al cambiamento dei bisogni e dei consumi, puntò sull’abbigliamento confezionato sulla base di misure teoriche, quelle che oggi chiamiamo taglie.

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Colorificio Zacchetti

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Colorificio Zacchetti

Il primo negozio di vernici è ancora in attività

Il primo negozio di vernici di Treviglio venne inaugurato nel 1938 da Costante Zacchetti, nato a Milano nel 1897, che abbandonò l’impiego di autista dell’Ambasciata di Spagna in Italia giusto alla vigilia della dittatura di Francisco Franco, nel 1936.

Lasciato il servizio di chauffeur, abbandonata il volante della Lancia Dilambda, su suggerimento di uno zio di Corsico che commercializzava vernici, aprì nel 1938 in via Roma – destinata a diventare la via dello shopping per antonomasia della cittadina – un negozio specializzato nella vendita di colori, smalti e vernici.

Una bottega dove era possibile trovare tutto il necessario, nella “patria” dell’edilizia e degli artigiani, per metter su casa e rinnovarla, anche solo con un tocco di colore. Nel 1955 Costante cede l’attività al figlio Pierluigi, che ha imparato il mestiere, dividendosi tra scuola e bottega, sin da ragazzino.

Pierluigi Zacchetti, classe 1935, porta ancora avanti l’attività, iniziata dando una mano al padre a soli 13 anni, negli anni della ricostruzione del dopoguerra, alla vigilia del boom economico.

Oggi il negozio – trasferitosi qualche civico più in là, nel cortile interno di un palazzo in via Roma con un piccolo parcheggio per agevolare le operazioni di carico e scarico – affianca alla vendita di vernici articoli da regalo e di cartoleria, oltre a tutto l’occorrente per dare sfogo nel tempo libero, con l’hobby preferito, alla propria fantasia.

Pierluigi Zacchetti racconta dalla sua vetrina una via che ha perso la sua anima e vivacità: «Via Roma negli ultimi anni ha subito una grande trasformazione.

Non ci sono più negozi di alimentari, sostituiti dalle grandi catene, e da via di passaggio per le compere di tutti i giorni è diventata una via del lusso, in cui sopravvivono ancora poche insegne storiche».

ZACCHETTI Treviglio

ZACCHETTI Treviglio

 

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Treviglio : Lino Ronchi , ho visto sparire un’insegna dopo l’altra

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 di Lino RonchiLINO-RONCHI

Ricordo le vie della città, piene di gente che si muove, entra ed esce dai numerosi negozi che erano per la maggior parte ubicati nel centro storico. In via Roma – la via principe per gli acquisti – c’erano sette negozi tra salumieri e droghieri, quattro negozi di panettiere, due macellai, due fruttivendoli, un pollivendolo e poi latterie e pasticcerie, e ancora tante attività di alimentari nelle varie vie laterali. Mi ricordo le massaie casalinghe, che dopo aver comperato il pane entravano dal fruttivendolo, dal macellaio, senza dimenticare il salumiere, e tra un’entrata e un’uscita dai negozi che frequentavano tutti i giorni, dare una sbirciata al negozio di scarpe, di abbigliamento, di confezioni, dei casalinghi e tanto altro. E metter da parte risparmi e desideri fino a che il gruzzoletto consentiva di realizzare un piccolo sogno. Ora tutto questo non c’è più. Via Roma e divenuta una via del lusso, con negozi eleganti, moltissime grandi catene, ma nessuna insegna di alimentari. Così la gente ha smesso di venire in centro tutti i giorni per la spesa, in via Roma come del resto nelle altre vie del centro storico. A Treviglio negli anni Ottanta avevamo 25 macellerie, ora ne sono rimaste due, nel centro storico ve ne è rimasta una sola, quella di Silvio Rozzoni. Delle moltissime panetterie ne è rimasta oggi una sola; c’è un solo fruttivendolo, che tra poco lascia il centro e trasloca in periferia. In tutto il centro storico non c è una salumeria, un negozio di alimentari, e di conseguenza di gente ne gira molto meno e, alla sera, dopo le 19, il centro è un desolato deserto. Abbiamo diversi quartieri e frazioni senza un negozio. Girando per il centro storico ci sono tanti negozi vuoti e i cartelli “affittasi – vendesi” e gli annunci immobiliari si moltiplicano. Perché siamo arrivati a questa desolazione? Di chi è la colpa? Cosa fare per uscirne?
Ci vorrebbe un miracolo come quello del 1522. In quell’occasione il borgo fu salvato, per le lacrime della Madonna. Ora ci sono rimaste solo le lacrime, manca il miracolo.
Avevamo il macello ed è stato chiuso, un gruppo d’acquisto tra alimentaristi ed ha traslocato nel milanese, un bel teatro e una bella piazza ormai demoliti, la cooperativa le Botteghe del Centro dopo Bresciani ininfluente.
Treviglio mi sembra una pianta in autunno, che giorno dopo giorno perde le foglie.

Chi è Lino Ronchi
Classe 1945, Lino Ronchi ha iniziato a lavorare da ragazzino nel negozio inaugurato da papà Luigi, per tutti Gino, nel 1937, con l’insegna “Il Bottegone” in via Marconi a Treviglio. Nel 1990 con i fratelli Andrea e Giuseppe, ha ampliato l’alimentari, specializzato nella vendita di salumi e dei migliori prodotti enogastronomici italiani. Nel 2003, raggiunta la pensione, ha cessato l’attività, ma non ha mai smesso di dedicarsi anima e corpo al suo lavoro – ancora oggi è consulente del Gruppo gastronomi e salumieri Ascom, di cui fa parte dal 1970, è una delle colonne di Passeggiar Gustando e fino al 2011 è stato responsabile dell’organizzazione degli eventi dei salumieri alla Fiera Campionaria – oltre che alla sua passione per la filatela (nella sua collezione ha pezzi rarissimi). Negli anni ha raccolto cartoline e stampe antiche di Treviglio, scovate in diversi mercatini, e nel suo archivio non mancano nemmeno “Le Grida”, notizie ed episodi di cronaca urlati dagli strilloni.

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Treviglio : foto di Penna Bianca

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Treviglio PENNA BIANCA

Treviglio PENNA BIANCA

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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
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