Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Treviglio : Lago Gerundio

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Treviglio : Lago Gerundio

Treviglio : Lago Gerundio

“….ne’ tempi remoti le acque del fiume Adda, unite a quelle del Brembo e del Serio, cadendo precipitose e sfrenate dai terreni più elevati 
di Concesa, di Vaprio e di Canonica, si allargassero nel sottostante piano della Ghiara d’Adda, formando così un vastissimo stagno, che fu poi conosciuto col nome di mare o lago Gerundo “Il primo autore che abbia parlato di questo lago fu Alemanio Fino, nella sua Storia di Crema, stampata nel 1566,….Il Trevigliese Lodi ci racconta che « le acque di questo lago avevano il loro letto tra Cassano e la costa di Trevi, e n’appaiono sino al giorno d’oggi (1630) manifesti indizi nella parte di Cassano ……..e dalla parte della costa di Trevi, dove pochi anni or sono si vedeva fuori di Porta Torre, lontano circo un miglio, una picciola Torre…. con anelloni ove verisimilmente si attaccavano le barche. L’esistenza di questi anelloni, il cui uso è molto equivoco, non offrono che una semplice ed assai debole presunzione. È indubitabile che nei tempi primitivi le acque dei fiumi, scorrendo in letto più ampio, diffondevano le loro inondazioni sino a toccare l’alta costa di Pontirolo Nuovo, Treviglio, Caravaggio, senza però inondarla completamente come vogliono alcuni, Se quivi poi si formasse un lago, come lo chiamarono i nostri padri, è cosa molto dubbia,Il Lago Gerundo non poteva esser altro che un ampia palude, la quale veniva alimentata ed era periodicamente aumentata dalle inondazioni dei fiumi e dalle piogge. In qual epoca questa regione restasse libera dalle acque si ignora; possiamo però accertare che al tempo dei Romani esse erano già in decrescimento, e che posteriormente all’epoca Longobarda avessero nella parte superiore della Ghiara d’Adda lasciata a secco buona parte di terreno. Col volger dei secoli poi, e coll’impeto delle loro correnti, riescirono finalmente a solcarsi, tra le materie portate colle loro alluvioni, un letto più profondo e stabile, cambiando e restringendo nel tempo stesso il loro corso. A quanto aveva fatto la natura, s’aggiunse l’industria umana, che agevolò lo scolo degli stagni coll’aprimento di canali e fossati ………Per ultimo, faremo osservare che, all’epoca Longobardica nella parte più depressa e superiore della Ghiara d’Adda, nell’anno 585 fu fondata ed ampliata da Flavio Autari Re de’ Longobardi l’attuale Fara, la più celebre delle Fare italiane , conosciuta allora col nome di Fara Autarena; sicché è a supporsi che in allora i fiumi Adda e Brembo si fossero già scavato un letto più profondo, o che i Longobardi aggiungessero le loro forze a quelle della natura per incanalare le acque e disseccare le paludi. …..

 

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Un Tuffo nel Passato

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Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
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