Treviglio in cartolina
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
http://virgi.altervista.org/treviglio-le-cartoline-di-marco-falchetti/
Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!
Treviglio in cartolina
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
Treviglio in cartolina Treviglio Amarcord
http://virgi.altervista.org/treviglio-le-cartoline-di-marco-falchetti/
I quartieri di Treviglio sono delle suddivisioni territoriali storiche prive di valore giuridico e interne alla città nell’area della Gera d’Adda.
I quartieri sono i seguenti:Villaggio Santa Maria: quartiere posto vicino a nord della ferrovia sul lato ovest di via Canonica tra la Geromina e il centro.
Zona Nord: quartiere posto a nord del centro abitato oltre la circonvallazione esterna ha tra le sue vie principali via Pontirolo, è collegato alle frazioni poste a nord di Treviglio: Battaglie, Castel Cerreto e Geromina costituisce la parrocchia di San Pietro
Zona Est: quartiere posto tra le due circonvallazioni, è molto ampio e costituisce la parrocchia di Santa Maria Annunciata
Zona Sud:quartiere che si sviluppa intorno a viale Piave circonvallazione a sud ed è allungato in direzione est-ovest
FERRANDINO
Fu una piccola frazione di Treviglio, che deve il suo nome alla presenza di una proprietà rurale nel Seicento di Tommaso Ferrando, detto “giumenteso”. Tale soprannome è tutt’oggi conservato da un ramo della famiglia.
La ruota dello storico mulino «Il Ferrandino» di Treviglio, destinato a essere abbattuto per far posto a un sottopasso del tracciato ferroviario Tav, sarà salvata e collocata nel centro cittadino, in via Cavallotti. Lo ha deciso il Comune accettando i contenuti dell’interrogazione di un consigliere comunale , che aveva chiesto questo salvataggio «storico».
ROCCOLO Al parco del Roccolo si arriva percorrendo una linea retta che, partendo da piazza Insurrezione, prosegue lungo via Marconi e via del Bosco, una delle vie più antiche del territorio; “Portoli”, il toponimo della zona indicata nel Quattrocento come “ad portulos”, rinvia ad una “portula” ovvero un “porto”, guado o traghetto sull’Adda raggiungibile ad ovest oltre il parco L’area del parco del Roccolo si trova ad ovest dell’abitato di Treviglio, in un contesto decisamente agricolo, a circa 2,5 km dal centro . Il parco si estende ai piedi della scarpata (sponda dell’antico alveo fluviale del fiume Adda), ad un’altezza s.l.m. di 116-117 metri, mentre la sommità della scarpata è a 125 mt. s.l.m. A partire dal primo nucleo (area della Chiesetta della Madonna degli Alpini), il parco si è nel tempo ampliato grazie ad una serie di successive addizioni (1982, 1996, 2006), fino ad interessare oltre 4 ettari di verde.
La superficie complessiva del parco, di circa 43000 mq. totali, è stata divisa funzionalmente in due parti: un’area ricreativa, a ridosso della via del Bosco, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio e dell’Istituto Mons. Portaluppi, e gestita dal Gruppo Alpini di Treviglio; questa parte del parco è liberamente fruibile secondo orari di apertura differenziati durante l’anno e contiene diverse strutture immerse nel verde quali panchine e tavoli in legno, giochi per bambini, un ampio porticato e servizi igienici. un’area naturalistico-didattica, nella parte verso nord, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio, dell’Istituto Mons. Portaluppi e della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Treviglio e gestita dall’Associazione Amici del Parco del Roccolo sempre in collaborazione con il Gruppo Alpini di Treviglio.
LAGO GERUNDO
Secoli e secoli fa, in una zona vicino a Treviglio fra l’ Adda e il Serio chiamata Geradadda, vi sarebbe stato il lago Gerundo. forse era una palude, un acquitrino. Le acque del lago Gerundo, costituito da una serie di paludi alimentate dai fiumi Adda, Serio, Oglio, ricoprivano un territorio molto vasto che iniziava a nord poco dopo Brembate per raggiungere a sud Pizzighettone, estendendosi ad ovest lungo l’attuale corso dell’Adda sino a lambire la città di Lodi. La costa est del lago, secondo alcuni autori, raggiungeva Fara Olivana e proseguiva, passando ad est di Crema, sino a Grumello Cremonese; continuando poi ad occupare parte delle valli del Chiese e dell’Oglio sin quasi alla sua immissione nel Po Il lago Gerundo, o Gerondo, o Gerundio, oppure anche Gherundo, trasse il nome da “gera” (o ghera), cioè ghiaia, con allusione al suo fondo spesso ghiaioso. (lago Ghiaioso potremmo tradurre oggi). Nelle vicinanze dell’antico lago, si ritrova spesso della ghiaia, per cui sono sorte numerose cave; del resto pare che il lago avesse preso il nome proprio dall’abbondanza di terreni ricchi di ghiaia (le gerole) . La parola “gera”, o “ghera”, che significa ghiaia e dà il nome al lago e ricorre spesso proprio al centro dell’area ex lacustre, nella zona detta Gera d’Adda, con i toponimi Brignano Gera d’Adda, Fara Gera d’Adda, Misano di Gera d’Adda, solo per citarne alcuni.
Blancanuca
Era un antico insediamento di case coloniche sulla sponda sinistra dell’Adda, nei pressi dell’attuale cascina Cornella. Si trovava in un’area particolarmente fertile, ai confini con Casirate d’Adda e Fara Gera d’Adda e fu solo in piccola parte trevigliese; oggi lo stesso territorio è compreso in buona parte nel territorio del comune di Cassano d’Adda. Il toponimo – composto dalle parole “bianca” e “nuda” – sembra discendere da qualche antica particolarità del paesaggio. Nel 1509 vi si accampò l’esercito francese il giorno precedente la battaglia di Agnadello.
Brughera
Il toponimo designa una parte delle terre tra Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda e Treviglio. Le origini sono antiche, ma restano ignote. Queste zone, un tempo occupate da boschi furono trasformate in campi, conservando però l’aspetto originario. Nel medioevo furono acquistate dagli abitanti di porta Zelute, poi Zeduro, ora via Roma al comune di Pontirolo Nuovo, e da quel momento rimasero trevigliesi..
Virginio Monzio Compagnoni.
I casìne e i frasiù
Frazioni di Treviglio
Se volessimo conoscere più a fondo la nostra storia, non quella delle battaglie e dei fatti politici, ma quella più vera del lavoro, della vita quotidiana, dovremmo fermarci a studiare i nomi delle cascine. Casìna Agustàna, Casìna Milione, Culpàna… perchè?
La prima nel secolo XV era di proprietà degli Agostani, che oggi non esistono più, abitavano in piazza, nel negozio all’angolo di Via Municipio, c’è ancora una colonna di pietra con il loro stemma, la Cascina Milione nel secolo XVIII era beneficio di un canonico Milioni e alla Colpana abitavano gli antenati dei Colpani di oggi. La Casìna del giàs, che si trova al Gerundio, cioè dove inizia la discesa per Cassano, deve il suo nome al fatto che lì era fa fabbrica di ghiaccio di Engel, quel che ispirò la canzoncina: “A ‘l è bèl – a ‘l è bu – a ‘l dür cumè ‘l curàl – viva la fabrica del giàs artificial!” Alle monache di Sant’Agostino apparteneva la Casìna d’i Mùnighe e la Pezzoli al conte Poldi Pezzoli, quello del museo. Ma chi saprebbe ritrovare l’origine del nome della Pélisa? della Rampina? della Casìna de l’umbrèla? E la Casìna Tempo perso? e la Güsafàm? e la Güsasìt?[banner
Cascine che esistono da secoli, talune da un millennio e più, come la Pezzoli; intorno a loro sono passate guerre e pestilenze, è mutato l’ambiente naturale e quello sociale, ma loro sono rimaste con la loro piccola o grande storia, che noi abbiamo smarrita, occupati come eravamo a ricordare tutte le altre cose inutili del passato. (Tullio Santagiuliana – Ma ga n’è amò? – 1982)
Conoscete questi luoghi ??. I Tère Ruse, Cascina Ganassina , La Pelisa , Cascine Dotti, Cascina Dei Munighe , Giuseppana Santissimo , La Furchina. Ferrandino , I Mòie , Bosco dei Dossi , Bosco Del Becàl , Il Bosco della Berluna , Gerundo…………..I Tumbe , ‘L Rocol , I Muntagnète…etc.
Oltre ai quartieri e alle frazioni esistono tanti altri luoghi che possono considerarsi ” Distaccamenti ” di Treviglio , o mete di passeggiate o biciclettate dei Trevigliesi.
Ma andiamo con ordine. Oltre ai quartieri e alle frazioni esistono tanti altri luoghi che possono considerarsi ” Distaccamenti ” di Treviglio , o mete di passeggiate o biciclettate dei Trevigliesi.
Zona Nord: quartiere posto a nord del centro abitato oltre la circonvallazione esterna ha tra le sue vie principali via Pontirolo, è collegato alle frazioni poste a nord di Treviglio: Battaglie, Castel Cerreto e Geromina costituisce la parrocchia di San Pietro
Zona Est: quartiere posto tra le due circonvallazioni, è molto ampio e costituisce la parrocchia di Santa Maria Annunciata
Zona Sud: quartiere che si sviluppa intorno a viale Piave circonvallazione a sud ed è allungato in direzione est-ovest perché schiacciato a sud dalla.
LE FRAZIONI
GEROMINA La Geromina (Girumina in dialetto ) è situata nella parte nord-occidentale del territorio comunale ed è attualmente interessata da una forte crescita edilizia. La via principale che l’attraversa collega il capoluogo con il vicino comune di Canonica d’Adda.
La frazione Geromina nacque per volere dell’imprenditore tessile Giovanni Marzio, e fu strutturata sui modelli di New Lanark, il villaggio industriale modello realizzato in Scozia da Robert Owen e della più vicina Crespi d’Adda
LA CASCINA PEZZOLI “La Pesòli” cosi la chiamano i trevigliesi, deve il suo nome ai Conti Poldi Pezzoli , una famiglia dell’aristocrazia milanese, ancor oggi nota perché nel suo palazzo urbano, in Milano, ha sede l’ omonimo prestigioso Museo d’arte . Fino a non molto tempo fa (fino agli anni ’60/’70 del secolo scorso) era, più che una cascina, un vero e proprio villaggio e ancora oggi costituisce una frazione del Comune di Treviglio. Era provvista infatti di scuole elementari e asilo infantile; aveva una propria chiesetta con annesso oratorio e un circolo ACLI (Associazione Cattolica Lavoratori Italiani).
(Da Wikipedia )
Oggi è sede di un fiorente allevamento bovino ed in parte restaurata, mantiene la struttura e l’aspetto ottocenteschi dell’epoca in cui apparteneva ancora a quei conti Poldi Pezzoli a cui deve il nome.
LE BATTAGLIE Agli inizi del 1300 viene costruita la roggia Moschetta per portare le acque al comune di Brignano Gera d’Adda, che porta le sue acque a nord della frazione. Successivamente da essa verranno derivati dei fossi secondari per portare l’acqua ai campi che circondano la cascina Battaglia.
La frazione posta tra Castel Cerreto e Castel Rozzone fu probabilmente di proprietà dei Rozzone e passò successivamente sotto i Piazzoni nuovi signori di Castel Cerreto
FERRANDINO : Fu una piccola frazione di Treviglio, che deve il suo nome alla presenza di una proprietà rurale nel Seicento di Tommaso Ferrando, detto “giumenteso”. Tale soprannome è tutt’oggi conservato da un ramo della famiglia.
(Da Wikipedia )
ROCCOLO Al parco del Roccolo si arriva percorrendo una linea retta che, partendo da piazza Insurrezione, prosegue lungo via Marconi e via del Bosco, una delle vie più antiche del territorio; “Portoli”, il toponimo della zona indicata nel Quattrocento come “ad portulos”, rinvia ad una “portula” ovvero un “porto”, guado o traghetto sull’Adda raggiungibile ad ovest oltre il parco L’area del parco del Roccolo si trova ad ovest dell’abitato di Treviglio, in un contesto decisamente agricolo, a circa 2,5 km dal centro .
Il parco si estende ai piedi della scarpata (sponda dell’antico alveo fluviale del fiume Adda), ad un’altezza s.l.m. di 116-117 metri, mentre la sommità della scarpata è a 125 mt. s.l.m. A partire dal primo nucleo (area della Chiesetta della Madonna degli Alpini), il parco si è nel tempo ampliato grazie ad una serie di successive addizioni (1982, 1996, 2006), fino ad interessare oltre 4 ettari di verde.
La superficie complessiva del parco, di circa 43000 mq. totali, è stata divisa funzionalmente in due parti: un’area ricreativa, a ridosso della via del Bosco, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio e dell’Istituto Mons. Portaluppi, e gestita dal Gruppo Alpini di Treviglio; questa parte del parco è liberamente fruibile secondo orari di apertura differenziati durante l’anno e contiene diverse strutture immerse nel verde quali panchine e tavoli in legno, giochi per bambini, un ampio porticato e servizi igienici. un’area naturalistico-didattica, nella parte verso nord, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio, dell’Istituto Mons. Portaluppi e della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Treviglio e gestita dall’Associazione Amici del Parco del Roccolo sempre in collaborazione con il Gruppo Alpini di Treviglio.
LAGO GERUNDO
Secoli e secoli fa, in una zona vicino a Treviglio fra l’ Adda e il Serio chiamata Geradadda, vi sarebbe stato il lago Gerundo. forse era una palude, un acquitrino. Le acque del lago Gerundo, costituito da una serie di paludi alimentate dai fiumi Adda, Serio, Oglio, ricoprivano un territorio molto vasto che iniziava a nord poco dopo Brembate per raggiungere a sud Pizzighettone, estendendosi ad ovest lungo l’attuale corso dell’Adda sino a lambire la città di Lodi. La costa est del lago, secondo alcuni autori, raggiungeva Fara Olivana e proseguiva, passando ad est di Crema, sino a Grumello Cremonese; continuando poi ad occupare parte delle valli del Chiese e dell’Oglio sin quasi alla sua immissione nel Po Il lago Gerundo, o Gerondo, o Gerundio, oppure anche Gherundo, trasse il nome da “gera” (o ghera), cioè ghiaia, con allusione al suo fondo spesso ghiaioso. (lago Ghiaioso potremmo tradurre oggi). Nelle vicinanze dell’antico lago, si ritrova spesso della ghiaia, per cui sono sorte numerose cave; del resto pare che il lago avesse preso il nome proprio dall’abbondanza di terreni ricchi di ghiaia (le gerole) . La parola “gera”, o “ghera”, che significa ghiaia e dà il nome al lago e ricorre spesso proprio al centro dell’area ex lacustre, nella zona detta Gera d’Adda, con i toponimi Brignano Gera d’Adda, Fara Gera d’Adda, Misano di Gera d’Adda, solo per citarne alcuni.
Treviglio e dintorni..I Tère Ruse, Cascina Ganassina , La Pelisa , Cascine Dotti, Cascina Dei Munighe , Giuseppana Santissimo , La Furchina.Cascine Dotti, Giuseppana, Pelisa e Santissimo , contano poche decine di abitanti ciascuna.
ll toponimo Pelisa significa “erba fine dei prati stabili”
Treviglio Revellino anni 60
Revellino anni 60 attuale Piazza del Popolo
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Personaggi : Trevigliesi di ieri - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario