Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

I quartieri di Treviglio

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I quartieri di Treviglio

I quartieri di Treviglio sono delle suddivisioni territoriali storiche prive di valore giuridico e interne alla città nell’area della Gera d’Adda.

I quartieri sono i seguenti:Villaggio Santa Maria: quartiere posto vicino a nord della ferrovia sul lato ovest di via Canonica tra la Geromina e il centro.

Zona Nord: quartiere posto a nord del centro abitato oltre la circonvallazione esterna ha tra le sue vie principali via Pontirolo, è collegato alle frazioni poste a nord di Treviglio: Battaglie, Castel Cerreto e Geromina costituisce la parrocchia di San Pietro

Zona Est: quartiere posto tra le due circonvallazioni, è molto ampio e costituisce la parrocchia di Santa Maria Annunciata

Zona Sud:quartiere che si sviluppa intorno a viale Piave circonvallazione a sud ed è allungato in direzione est-ovest 

Treviglio e dintorni

FERRANDINO

Fu una piccola frazione di Treviglio, che deve il suo nome alla presenza di una proprietà rurale nel Seicento di Tommaso Ferrando, detto “giumenteso”. Tale soprannome è tutt’oggi conservato da un ramo della famiglia.

La ruota dello storico mulino «Il Ferrandino» di Treviglio, destinato a essere abbattuto per far posto a un sottopasso del tracciato ferroviario Tav, sarà salvata e collocata nel centro cittadino, in via Cavallotti. Lo ha deciso il Comune accettando i contenuti dell’interrogazione di un consigliere comunale , che aveva chiesto questo salvataggio «storico».

 ROCCOLO Al parco del Roccolo si arriva percorrendo una linea retta che, partendo da piazza Insurrezione, prosegue lungo via Marconi e via del Bosco, una delle vie più antiche del territorio; “Portoli”, il toponimo della zona indicata nel Quattrocento come “ad portulos”, rinvia ad una “portula” ovvero un “porto”, guado o traghetto sull’Adda raggiungibile ad ovest oltre il parco L’area del parco del Roccolo si trova ad ovest dell’abitato di Treviglio, in un contesto decisamente agricolo, a circa 2,5 km dal centro . Il parco si estende ai piedi della scarpata (sponda dell’antico alveo fluviale del fiume Adda), ad un’altezza s.l.m. di 116-117 metri, mentre la sommità della scarpata è a 125 mt. s.l.m. A partire dal primo nucleo (area della Chiesetta della Madonna degli Alpini), il parco si è nel tempo ampliato grazie ad una serie di successive addizioni (1982, 1996, 2006), fino ad interessare oltre 4 ettari di verde.

La superficie complessiva del parco, di circa 43000 mq. totali, è stata divisa funzionalmente in due parti: un’area ricreativa, a ridosso della via del Bosco, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio e dell’Istituto Mons. Portaluppi, e gestita dal Gruppo Alpini di Treviglio; questa parte del parco è liberamente fruibile secondo orari di apertura differenziati durante l’anno e contiene diverse strutture immerse nel verde quali panchine e tavoli in legno, giochi per bambini, un ampio porticato e servizi igienici. un’area naturalistico-didattica, nella parte verso nord, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio, dell’Istituto Mons. Portaluppi e della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Treviglio e gestita dall’Associazione Amici del Parco del Roccolo sempre in collaborazione con il Gruppo Alpini di Treviglio.

 

LAGO GERUNDO

Secoli e secoli fa, in una zona vicino a Treviglio fra l’ Adda e il Serio chiamata Geradadda, vi sarebbe stato il lago Gerundo. forse era una palude, un acquitrino. Le acque del lago Gerundo, costituito da una serie di paludi alimentate dai fiumi Adda, Serio, Oglio, ricoprivano un territorio molto vasto che iniziava a nord poco dopo Brembate per raggiungere a sud Pizzighettone, estendendosi ad ovest lungo l’attuale corso dell’Adda sino a lambire la città di Lodi. La costa est del lago, secondo alcuni autori, raggiungeva Fara Olivana e proseguiva, passando ad est di Crema, sino a Grumello Cremonese; continuando poi ad occupare parte delle valli del Chiese e dell’Oglio sin quasi alla sua immissione nel Po Il lago Gerundo, o Gerondo, o Gerundio, oppure anche Gherundo, trasse il nome da “gera” (o ghera), cioè ghiaia, con allusione al suo fondo spesso ghiaioso. (lago Ghiaioso potremmo tradurre oggi). Nelle vicinanze dell’antico lago, si ritrova spesso della ghiaia, per cui sono sorte numerose cave; del resto pare che il lago avesse preso il nome proprio dall’abbondanza di terreni ricchi di ghiaia (le gerole) . La parola “gera”, o “ghera”, che significa ghiaia e dà il nome al lago e ricorre spesso proprio al centro dell’area ex lacustre, nella zona detta Gera d’Adda, con i toponimi Brignano Gera d’Adda, Fara Gera d’Adda, Misano di Gera d’Adda, solo per citarne alcuni.

 Blancanuca

Era un antico insediamento di case coloniche sulla sponda sinistra dell’Adda, nei pressi dell’attuale cascina Cornella. Si trovava in un’area particolarmente fertile, ai confini con Casirate d’Adda e Fara Gera d’Adda e fu solo in piccola parte trevigliese; oggi lo stesso territorio è compreso in buona parte nel territorio del comune di Cassano d’Adda. Il toponimo – composto dalle parole “bianca” e “nuda” – sembra discendere da qualche antica particolarità del paesaggio. Nel 1509 vi si accampò l’esercito francese il giorno precedente la battaglia di Agnadello.

Brughera

Il toponimo designa una parte delle terre tra Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda e Treviglio. Le origini sono antiche, ma restano ignote. Queste zone, un tempo occupate da boschi furono trasformate in campi, conservando però l’aspetto originario. Nel medioevo furono acquistate dagli abitanti di porta Zelute, poi Zeduro, ora via Roma al comune di Pontirolo Nuovo, e da quel momento rimasero trevigliesi..

Virginio Monzio Compagnoni.

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Un Tuffo nel Passato

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