Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Treviglio : S.Anna , anni 1923/28 Luglio

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Treviglio : S.Anna , anni 1923/28 Luglio

Anno 1923/28 Luglio. Sant’Anna.

Pubblicato da Andrea Gamba nel gruppo Facebook Treviglio Amarcord

Come Santa Maria Rossa è la sagra  del Zeduro, cosi Sant’Anna è la festa tradizionale dell’antica porta del Zeduro .

Le quattro porte dell’antico castello vennero dedicate alla Madonna, oppure a qualche Santo.

Porta Torre era sotto il patrocinio della Madonna della Neve, porta Filagno era dedicata a S. Gioachino, porta Nuova aveva la sua imagine dell’Apostolo ed Evangelista S. Matteo, e porta Zeduro era intitolata a S. Anna.

Treviglio : Festa di S Anna 2009

Treviglio Amarcord Virginio Monzio Compagnoni

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Treviglio, frazione Battaglie

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Treviglio , frazione Battaglie Treviglio Amarcord  , Frazione Battaglie ,  Virginio Monzio Compagnoni

LE BATTAGLIE Agli inizi del 1300 viene costruita la roggia Moschetta per portare le acque al comune di Brignano Gera d’Adda, che porta le sue acque a nord della frazione. 

Successivamente da essa verranno derivati dei fossi secondari per portare l’acqua ai campi che circondano la cascina Battaglia. LE BATTAGLIE Agli inizi del 1300 viene costruita la roggia Moschetta per portare le acque al comune di Brignano Gera d’Adda, che porta le sue acque a nord della frazione. Successivamente da essa verranno derivati dei fossi secondari per portare l’acqua ai campi che circondano la cascina Battaglia.

(Da Wikipedia )

Treviglio Amarcord Virginio Monzio Compagnoni

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Treviglio , via Brasside

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Treviglio , via Brasside

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Miracolo a Treviglio “Miracol si grida”

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Miracolo a Treviglio “Miracol si grida”

Tra gli anni ’60 e ’70 il maestro Riccardo Giberti, cartolaio in via Roma, era tra i personaggi più impegnati della Treviglio culturale. Oltre alla passione per la storia locale e dei suoi monumenti, per il teatro e il cinema, era anche un cultore del passo ridotto, cioè realizzava filmati a 8 mm e poi Sup8, le pellicole allora in uso per i fortunati possessori di cineprese.

Divenne così il catalizzatore di altri appassionati organizzatisi nel Cine Club Fedic città di Treviglio, gruppo che produsse concorsi, rassegne e moltissimi film, tra cui l’impegnativo “Miracol si grida” -ripreso in 16 mm- dedicato alla Madonna delle Lacrime di Treviglio e alla vicenda del Generale Lautrec, l’invasore francese che grazie al miracolo decise di non punire i trevigliesi che avevano oltraggiato il suo esercito.

I nomi di quanti collaborarono a questa impresa sono molti e alcuni importanti, come quello di Gino Gaigher, titolare della Pasticceria del Corso in via Matteotti,

ma soprattutto con trascorsi di attore teatrale di caratura nazionale che recitò, tra l’altro, con Emma Grammatica, Walter Chiari e Macario.

Poi Carlo Bonfanti, impiegato amministrativo della Amber (Succursale della Montecatini), attore, regista e animatore della Compagnia Stabile di prosa Città di Treviglio, e che oggi porta il suo nome; poi un altro attore della compagnia, il bancario Luigi Romualdini

Naturalmente parteciparono alla produzione gli animatori del Club Fedic Treviglio: Adriano Sacchi, Luciano Buttinoni, Arrigo Belloli, Mario Leoni.

 

Elena Ronchi

Poi familiari, amici e amiche coinvolte come attrici e attori, segretarie di produzione e aiuto: Rosanna, Paola e Giusy Donarini, Wilma Marone, Rosaria Colombo, Claudio ed Elena Ronchi, Pietro Cattaneo, Bruno e Gianprimo Riva, Cesare Rivoltella, Ludovico Leoni, Italico Rondoni. Le immagini sono “consumate” dai vari passaggi: dalla pellicola al telo poi ripreso con una videocamera VHS, quindi il trasferimento sul DVD, poi al Pc, infine alla rete. Insomma, è una testimonianza consumata dagli anni e dal passaggio delle tecnologie che li ha segnati.

(Roberto Fabbrucci)

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Suonare le campane della Torre Civica di Treviglio, Museo Storico Verticale

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Suonare le campane della Torre Civica di Treviglio, Museo Storico Verticale

tratto da : https://cosedibergamo.com

Era abitato da un campanaro che veniva nominato secondo norme precise stabilite dagli Statuti comunali del 1392.

Il campanaro doveva mantenere in buono stato la struttura e avvisare la cittadinanza in caso di pericolo.

Entrando da una porticina, al piano terra, si notano delle raffigurazioni risalenti al Trecento a soggetto sacro.

La scala che copre parzialmente questi affreschi dimostra che è stata posizionata successivamente e che quella parte era in origine un oratorio aperto al pubblico.

Ne viene che l’accesso al campanile era in realtà al primo livello della torre, così da garantire la sicurezza del campanaro/custode che vi accedeva grazie a particolari scale che venivano tolte dopo l’uso.

La copertura della cuspide è stata realizzata con mattoni dalla tipica forma a ferro da stiro. Per realizzare la balaustrina alla sommità sono stati utilizzati particolari mattoni a forma di “otto”.

Suonare le campane della Torre Civica di Treviglio, Museo Storico VerticaleSuonare le campane della Torre Civica di Treviglio, Museo Storico Verticale

Suonare le campane della Torre Civica di Treviglio, Museo Storico Verticale Treviglio Amarcord Virginio Monzio Compagnoni

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L’Albero degli zoccoli rivive nel fotoromanzo degli studenti

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L’Albero degli zoccoli rivive nel fotoromanzo degli studenti

www.ecodibergamo.it

Giovedì 13 Settembre 2018

Sono al lavoro alla riscoperta delle proprie radici gli studenti di Palosco e, più in generale, dell’Istituto comprensivo di Calcinate.

Nel centenario della fine del primo conflitto mondiale e a 40 anni dal film «L’albero degli zoccoli» di Ermanno Olmi (girato a Palosco nel 1978 e vincitore della Palma d’oro del Festival di Cannes), i ragazzi hanno infatti realizzato interessanti progetti interdisciplinari.

Curioso e ben fatto, il fotoromanzo in dialetto bergamasco a fumetti, con tanto di dedica «al maestro e nostro conterraneo, Ermanno Olmi, da poco scomparso», con quattro storie interpretate dagli allievi delle prime e seconde della secondaria di primo grado di Palosco che, dopo aver visionato il film, coadiuvati dalle docenti Alice Adami, Antonella Pasquariello, Laura Ratti e Maria Grazia Volpi, hanno vestito i panni dei personaggi del film.

L’Albero degli zoccoli rivive nel fotoromanzo degli studenti

L’Albero degli zoccoli rivivenel fotoromanzo degli studenti.

Treviglio Amarcord Virginio Monzio Compagnoni

 

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La storia del Commercio di Lucietta Zanda

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La storia del Commercio di Lucietta Zanda

e Lino Ronchi tratto da : La Tribuna Aprile  2016

Treviglio Amarcord  virgi.altervista.org Virginio Monzio Compagnoni

Treviglio Amarcord Virginio Monzio Compagnoni

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La posa della prima pietra dell’Ospedale Consorziale (1961)

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La posa della prima pietra dell’Ospedale Consorziale (1961)

Damiano Bussini : Mons Gustavo Testa benedice la prima pietra del nuovo ospedale di Treviglio e Caravaggio.Erano i tempi di Meneguzzo e Castelli, realizzatori di grandi opere al.servizio delle due Città e del territorio.

Maurizio Tasca : Ero presente, con tutta la mia classe (2* media Salesiani) e il grande Prof. di lettere Don Gadda.

La posa della prima pietra dell’Ospedale Consorziale ( 1961 )

Treviglio Amarcord

Virginio Monzio Compagnoni

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Aprile 2016 : Scompare il Dr. Michele Motta

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Aprile 2016 : Scompare il Dr. Michele Motta

Aprile 2016 : Scompare il Dr. Michele Motta Treviglio Amarcord

Virginio Monzio Compagnoni

Aprile 2016 : Scompare il Dr. Michele Motta

virgi.altervista.org

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G.S. Audax Treviglio anno di fondazione 1968

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G.S. Audax Treviglio anno di fondazione 1968

di Ezio Zanenga.

Il gruppo Sportivo Audax nasce il 18 Giugno del 1968.

La sede era presso il Bar Bersagliere diCarlo Pilenga. 

G.S. Audax Treviglio anno di fondazione 1968 di Ezio Zanenga. Treviglio Amarcord. G.S. Audax .Treviglio Amarcord.

 

 

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Inter Club Geromina

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Inter Club Geromina

di Maurizio Tasca

Inter Club Geromina

Nicoletta Aresi : Da gerominese, non posso non conoscere queste persone.

Marcello Frigerio : Li conosco tutti questi Gerominesi come me.

Carlo Fanzaga : C’è il Ferri e Canzio mio zio e se non sbaglio dietro a destra mio papà

Nicoletta Aresi : Angelino Mazza, Gianni Fatti
Marcello Frigerio : Si Angelo Mazza anche il parroco don Nando Macchi cerano tutti parenti e amici.
Giusy Dellera : Angelino Mazza. Luigi e Savio Frigerio Lo Ponte Franco Aldo Fanzaga.
 Gatti. Giancarlo Colombo. Carollo

 

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Luigi Tasca, ristoratore con il ciclismo nel cuore

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Luigi Tasca, ristoratore con il ciclismo nel cuore.

Di Ezio Zanenga

Il nome di LuigiTasca rimarrà legato alla sua attività di ristoratore, tutti o quasi lo hanno conosciuto, molti sapevano della sua passione ciclistica, pochi però lo ricordano come corridore, passista potente, generoso e vincente!

Luigi Tasca

Certamente difficile immaginarlo in sella ad una bicicletta da corsa, quando, terminata l’attività agonistica la sua stazza atletica era diventata da super peso massimo. Lo ricordo sempre in gilè e con le maniche rimboccate, d’estate come d’inverno, il suo ciondolare apparentemente sempre stanco, il suo accogliere amici e clienti presso l’Hotel La lepre con spontanea cortesia, alla buona, senza smancerie. Nato alla cascina Mulazzana (sulle rive della “rusa nöa”) il 25 febbraio 1935, giovanissimo aiuta papà Giovanni nella gestione della trattoria in viale Ortigara. Nasce in lui una irresistibile passione ciclistica e pur con qualche resistenza familiare riesce ad avere la prima bicicletta da corsa, una ‘Bianchi’, acquistata nella bottega di Trambaglio in via Portaluppi. Nel 1951 a Treviglio, dopo tre anni alla ‘grande’, il “Pedale Sportivo Trevigliese” entra in crisi e non allestisce alcuna squadra. Come tutti gli aspiranti corridori trevigliesi è obbligato ad emigrare e si tessera per l’Unione Ciclistica Bergamasca.

Dopo una prima stagione di ‘apprendistato’, l’anno successivo (1952) mette a segno due splendide vittorie per distacco a Brugherio e a Paullo. Esuberante, generoso, la sua caratteristica è la ricerca del successo di forza. Gli piace essere solo, con il ‘vento in faccia’ un vero e proprio ‘panzer in bici’.

Oltre alle due vittorie, nei tre anni di attività agonistica, sempre per l’U.C. Bergamasca, ottiene 4 secondi posti e una ventina di piazzamenti nei primi dieci. Il suo accompagnatore di fiducia è il cognato Franco Brambilla che lo segue con una moto Bianchi 125 che funge da ammiraglia. Altri tempi.

A Treviglio, nell’unica gara organizzata nel 1952, non gli riesce di offrire il mazzo di fiori della vittoria alla sua prima tifosa, la ‘morosa’ Luisa, piazzandosi 4° dopo una tumultuosa volata in viale Montegrappa.

Mi piace ricordare una sua affermazione: “La soddisfazione vera, quella più intima, non era quella di vincere, ma quella di lottare per vincere”, una filosofia che Luigi Tasca seguì non solo per le corse in bici, ma anche nella vita.

Terminata l’esperienza agonistica, si dedica completamente (e con successo) al lavoro di ristoratore; nel 1956, con il fratello apre un nuovo locale in via Caravaggio che diventerà l’Hotel Ristorante ‘La Lepre’. In occasione della sua apertura organizza una gara ciclistica per dilettanti: la ‘Coppa Ta sca’, ospite d’onore il mitico ‘Leone delle Fiandre’ Fiorenzo Magni.

Una delle nipoti si chiama Fiorenza, una coincidenza? Un’intera vita dedicata alla famiglia ed al lavoro, ma nel cuore sempre il ciclismo. Promuove e sponsorizza la gara ciclistica “Trofeo Hotel La Lepre”: ventitre edizioni, dal 1973 al 1978 organizzato dal G. S.. Audax, e dal 1995 al 2011 dalla Ciclistica Trevigliese. Per molti anni L’Hotel La Lepre, meglio dire Luigi Tasca, è stato punto di riferimento logistico per stage, ritiri, allenamenti di compagini ciclistiche provenienti da tutta Italia. Così come sede di grandi eventi sportivi, non solo ciclistici.

Un mondo che non è più, da quando l’Hotel la Lepre ha chiuso i battenti ma soprattutto da quando il ‘panzer in bici’ Luigi Tasca non è più tra noi. Ci ha lasciati nel dicembre del 2010.

Giusto sottolinearne il ruolo particolarmente significativo svolto nella nostra Treviglio per oltre 50 anni.

(Ezio Zanenga)

Luigi Tasca, ristoratore con il ciclismo nel cuore. Di Ezio Zanenga Virgi.altervista.org

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Presso Hotel “La Lepre” gennaio 1970

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Presso Hotel “La Lepre” gennaio 1970

Foto di Marco Falchetti

Chiara Lacchini Gennaio 1970, la persona in primo piano è il comm. Adriano Rodoni allora Presidente Internazionale di ciclismo, il prolfino è di Paolo Rossoni, un po’ nascosto c’è il cav. Gioia Presidente Regionale e in piedi il sig. Remonti di Cassano d’Adda.

Foto di Marco Falchetti  Presso Hotel “La Lepre” gennaio 1970

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Gianni Casati

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Gianni Casati

Di Damiano Pilagatti ,pubblicata nel gruppo Facebook Treviglio Amarcord Aprile 2015

Vorrei ricordare Gianni Casati,il quale ci ha lasciato la settimana scorsa,cugino di mia moglie.Macellaio per tantissimi anni in Via Roma.Fondatore della prestigiosa società ciclistica:Audax Treviglio e,bravo talent scout.Fino al caso:Lance Armstrong,piaceva tantissimo il ciclismo tanto,da essere volontario quasi ogni domenica di scortare in qualsiasi edizione o trofeo della bergamasca.Immancabilmente,accompagnato da sua moglie Anna,ci trovavamo all’arrivo di ogni tappa,magari in qualche tappa con arrivo in montagna,degustavamo insieme….polenta e salsicce,cucinate dagli Alpini.Le varie:Settimana Bergamasca,il Trofeo L’Eco di Bergamo,le Treviglio-Bracca..Coppa Adriana….scortavo sempre la compagine trevigliese.Ciao Gianni,purtroppo in questi giorni non sono stato bene e,non ho potuto darti l’estremo saluto,ci rivedremo ancora ne sono fermamente convinto….un bacio GIANNI.

Adriano Baffi e Casati 1978 ( G.S.Audax Treviglio )

Kikko Cornelli Esatto… 23 edizioni della Targa Vetreria Cornelli Srl …. di cui l’ultima, 2 anni fa alla sua memoria. Voglio immaginarli insieme con Palmiro Rossoni e tutti gli altri della vecchia Audax che sono “andati avanti”………..

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Foto scattata fuori dal bar Pilly (ora Caffè Cavour)

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Foto scattata fuori dal bar Pilly (ora Caffè Cavour)

Di Marco Falchetti

Foto scattata fuori dal bar Pilly (ora Caffè Cavour),.

Il giornalista Mario Fontana (MaFo) e Rino Cornelli premiano il mio compaesano (di Osio Sotto) Fredo Lecchi (ol s-cèt de Nando – con Evita Lecchi) direttore sportivo del GS Conti Fara e il corridore Giuliano Mansani di Cassano.

La corsa era organizzata dall’Audax Treviglio.

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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
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