Il lavatoio era uno dei posti deputati allo scambio di pettegolezzi fra le lavandaie predèla – predella in pietra nei lavatoi, su cui si appoggiano le ginocchia per lavare (longobardo PREDIL) (anche pradèla).
L’inginocchiatoio portatile in legno è la «bradèla» («cassetta a tre sponde nella quale si inginocchiano le lavandaie quando lavano sulle sponde di un fiume») per insegnare come si lavano i panni.
Della lavatrice non c’era traccia nemmeno nei sogni più fantasiosi….
I più fortunati che avevano una lavanderia e una lavandaia, che aveva le mani gonfie e arrossate a furia di tenerle nell’acqua e la schiena piegata di 30° a furia di star china. Nella lavanderia c’erano le vasche di graniglia e una caldaia a legna in cemento per riscaldare l’acqua dentro una grande tinozza.
D’estate, quando la biancheria era lavata – lenzuola, tovaglie,tovaglioli, ecc.erano rigorosamente bianchi – il bucato veniva steso ad asciugare sul prato perchè la luce del sole ne accentuasse il candore.
Radio Bràdela Treviglio Amarcord