Viale Cesare Battisti : Milesi
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Treviglio – Viale Cesare Battisti
Treviglio – Viale Cesare Battisti – (dis. Bonardi 1998)
Bruno Frigerio : Oltre al negozio Milesi nel cortile c’ era la numerosa e bella famiglia Leoni, tutti bravi canterini.
Marcello Frigerio : Ricordo perfettamente il negozio Milesi tantissimi anni fa !!
Treviglio 1957 Scouts
Damiano Bussini :era arrivata da Torino la Statua di San Domenico Savio
Treviglio antica – 1830
Gianfranco Bonardi
Treviglio antica – 1830 La casa del Canonico T. Grossi (zio del Poeta e romanziere Tommaso Grossi) in Treviglio zona “la Nòa”. La casa era spesso frequentata da personaggi celebri come D’Azeglio , Manzoni, Verga, Cameroni, Carcano amici del nipote Tommaso.
Treviglio antica – 1830Commenti ( da Facebook : Treviglio Amarcord )
Pier Alessandro Oggionni La casa del Grossi era in via….Tommaso Grossi, che allora non si chiamava certamente così! all’angolo con via XXV aprile (che anche lei non si chiamava così).
Damiano Bussini : Era sul retro del portico di Santa Marta
Treviglio – Vicolo Terraccio ( Giancarlo Bonardi )
Treviglio – Vicolo Terraccio primo tratto
(dis. Bonardi – 1997)
Treviglio , via Zenale ( Giancarlo Bonardi )
Treviglio – Il portone delle Targhe di via Zenale (n. 8 targhe di vari Associazioni).
dis. Bonardi Gc. 1998
Disegno di Giancarlo Bonardi ( via S.Agostino )
Giancarlo Bonardi 1998
Matita Libera di Bruno Manenti
150 Personaggi Trevigliesi ” caricati” da Bruno Manenti
Al Santùare dè Trei
Imponente, semplice, severa e amorevole nello stesso tempo, come una mamma.
Con il suo imperatore, poco distante è li ad osservare e ascoltare le preghiere dei Trevigliesi.http://virgi.altervista.org/?s=bruno+manentihttp://virgi.altervista.org/?s=bruno+manenti
Anno dopo Anno
Cronache , curiosità, sport…Treviglio Sport Cronaca Anno dopo Anno
Correva l’anno è una frase con la quale si comincia un brano e con cui si intende specificare con esattezza in quale periodo temporale si svolgono i fatti di cui si intende parlare.
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Treviglio : Classe 1932 ( foto di Annita Baruffi )
Panoramiche interne basilica S. Martino e S. Maria Assunta
Foto Tino Belloli
Foto Tino Belloli
Treviglio : ex Convento dei Frati Cappuccini
ex Chiesa di Santa Maria Rossa
Tratto da “Treviglio: storia, arte e cultura” di Barbara Oggionni
ed. Clessidra 2002
Percorrendo la via Pontirolo, al limitare dell’attuale quartiere Nord e poco prima del passaggio a livello, è riconoscibile, sul lato destro, la struttura della Chiesa dell’ex Convento dei Frati Cappuccini: esso conserva nei suoi muri una storia religiosa ultracentenaria, la cui fine venne decretata nel 1770. In località Soltaricha esisteva un piccolo oratorio campestre, dedicato a S. Maria delle Grazie, di proprietà della famiglia Rozzone. Verso la fine del XV sec. l’amministrazione comunale decise di ampliare la chiesa, la cui riedificazione terminò nel 1493.
Nel 1514 l’interno della chiesa si presentava totalmente adorno di affreschi: oggi rimane visibile solo la “Vergine con Bambino”, conservata presso la Chiesa di San Carlo.
Dal 1585 la chiesa venne chiamata Santa Maria Rossa e venne affidata alle cure dei Frati Cappuccini, che in adiacenza all’edificio fondarono il loro convento. A seguito della soppressione del convento il complesso venne adibito a casa colonica.
La Madonna con Bambino , realizzata nei primi anni del Cinquecento della ex Chiesa di Santa Maria Rossa, ubicata nell’ex Convento dei Cappuccini in via Pontirolo, sopresso nel 1770 venne spostata nella Chiesa di San Carlo
Chiesa di San Carlo
L’edificio, chiamato anche ‘San Carlo ai Morti’, è stato realizzato su un terreno chiamato ‘Gemone’, nel quale era stato collocato, per volontà di Giuseppe Locatelli, il cimitero che doveva accogliere i morti a causa della pestilenza del 1630. L’oratorio, inizialmente di ridotte dimensioni, venne ampliato nel 1688, con l’apertura, sul lato destro, di una cappella intitolata a San Francesco Saverio.Ulteriori ampliamenti vennero realizzati nel corso del XVIII secolo: probabilmente in occasione di questi lavori furono eseguite le decorazioni parietali con sfondati prospettici attribuibili ai Fratelli Galliari, che prima di prendere dimora in via di Porta Torre abitavano in Borgo di Santa Maria (attuale via Cavallotti), con accesso dall’area cimiteriale.
.Il campanile e la facciata della Chiesa, in stile neogotico, sono stati realizzati su progetto di Carlo Bedolini e risalgono ai primi decenni del XX secolo; il portale d’accesso è sovrastato da una lunetta con mosaico realizzato su disegno di Trento Longaretti nel 2015. La Chiesa è collegata all’attiguo Istituto Salesiano, che ne ha la cura ed il mantenimento.