Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Del bel tempo che fu, neanche il tram c’è più…

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Del bel tempo che fu, neanche il tram c’è più…
da “la tribuna” del 1983 di R.Fabbrucci

Con l’abbattimento della vecchia stazione-rimessa di Via Tasso cade l’ultima testimonianza del tramvay che collegava Treviglio con Milano e Caravaggio.

Per l’occasione facciamo un po’ di storia. Cè ancora qualcuno che ricorda il vecchio tram.Dalla stazione del Revellino, oggi Piazza del Popolo, partivano le linee per Caravaggio, per Bergamo, per Villa Fornaci, Lodi.

Benché il convoglio procedesse lentissimo per le vie cittadine, qualche trevigliese riusciva sempre a farsi investire, sicché si era pensato di far procedere le vetture da un uomo che camminasse scampanellando a tutto spiano per smuovere dai binari il solito che vi indugiava trasognato.
Sferragliava poi il vecchio tram lungo le strade polverose di campagna, sfiorando le siepi di more e le robinie, incrociando qualche sonnolento carro agricolo o rare carrozze, un crocchio di mucche attonite, un paio di viandanti…
Sferragliava senza fretta, senza grinta e intorno il mondo girava tranquillo, il tempo scorreva senza uno scricchiolio e alla sera tutti “i nàia so col cui”, andavano giù col sole, che è un modo di dire, chi lo capisce, lo capisce, gli altri abbiano pazienza.

Sta per sparire la vecchia rimessa “tran vai” di Treviglio ed un cittadino, particolarmente sensibile ai cambiamenti (soprattutto ai cambiamenti che peggiorano la fisionomia della città) ci ha già scritto una lettera. Non a caso abbiamo aperto l’articolo con quella simpatica nota che Tullio Santagiuliana ha pubblicato nella sua agenda “Toc i de ga n’è una” qualche anno fa.

I giovani non lo ricordano neppure, ma Treviglio, oggi così povera di mezzi di trasporto pubblici, una volta aveva una linea tranviaria, costruita e gestita dalla Società delle Ferrovie Economiche.
“Nel 1879 due anni dopo l’inaugurazione dell’acquedotto, Treviglio fece un altro passo in avanti, ma non a piedi né a cavallo, ma in tram”: scrive infatti G. Facchetti nella pubblicazione “Treviglio che passa – Ricordi e visioni degli ultimi quarant’anni” un fascicolo che presenta una conferenza stampa tenuta al Teatro sociale nel lontano 1915.
Facchetti poi continua “Prima la linea faceva capo solo a Treviglio, poi si diramò a Lodi, Bergamo e Caravaggio. Essa era di proprietà della famiglia Pistorio e in seguito fu ceduta alla società Belga che la gestì nel modo in cui tutti sanno, in modo barbaro al punto che poi il popolo trevigliese adottò il termine “tranvai” per indicare tutto ciò che non va bene, che non funziona come sinonimo di disutile, disordinato, ecc.”.
Il primo tratto era stato dunque realizzato nel 1879 tra Bergamo, Treviglio e Lodi; il secondo tra Treviglio e Villa Fornaci, il
// tranvai che percorre il cavalcavia per Lodi terzo tra Treviglio e la vicina Caravaggio. La stazione principale era nell’allora denominata Piazza Revellino (oggi Piazza del Popolo) nel fabbricato oggi occupato dal “Cin cin bar”.

La linea Milano Bergamo compiva il tragitto lungo la circonvallazione interna fino al Collegio degli Angeli e proseguiva per la via Bergamo (oggi via Tasso).
Lì, a sinistra andando verso la periferia c’era la rimessa in un cortile oggi occupato da una azienda artigiana che costruisce cofani mortuari. È proprio quest’edificio, che tra poco verrà demolito, per far posto, si dice al solito moderno condominio, che ci ha spinto a ricostruire la storia del tram a Treviglio, che a mo’ di testimonianza storica proseguiamo.

La linea per Lodi partiva da Piazza Revellino e proseguiva per gli odierni viali Fi-lagno, De Gasperi, Vittorio Veneto. La terza linea, quella per Caravaggio venne realizzata dopo il cavalcavia e percorreva viale Filagno, viale Oriano e via Abate Crippa.

Questa linea era molto importante per Caravaggio, quasi sempre esclusa dalla linea ferroviaria per Brescia. Tuttavia con l’inizio di questo secolo, la linea ebbe breve durata: finì l’attività prima della I guerra mondiale, anche se nel ’16 esisteva ancora il tratto per Caravaggio.
L’interruzione della linea fu un epilogo di un progetto utile, che era partito con idee abbastanza grandiose: infatti nel 1789, prima che la linea assumesse la configurazione sopraddetta, aveva avuto un progetto ambizioso che era quello di collegare la stessa con la Stazione Centrale di Milano con una stazione finale a Treviglio da realizzarsi nell’attuale Piazza Garibaldi. Realizzare questo progetto implicava però uno sventramento del centro della città, per cui venne subito abbandonato.

Ora con il prossimo abbattimento della vecchia rimessa della linea non resterà più nulla.

Del bel tempo che fu, neanche il tram c’è più…
da “la tribuna” del 1983 di R.Fabbrucci

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Un Tuffo nel Passato

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Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
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