Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Galleria Nedalini , Via Verga Treviglio

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Galleria Nedalini , Via Verga Treviglio

via verga Galleria Nedalini foto di Gabriele Alessio Cefis

Galleria Nedalini , Via Verga Treviglio

foto di Gabriele Alessio Cefis

Galleria Nedalini su Treviglio Amarcord

http://virgi.altervista.org/?s=nedalini

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Dario Piacentini e la Sig.a Caroline Brown ( Galleria Nedalini)

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1975 Treviglio Nilla Pizzi in visita alla Galleria Nedalini ( Alessio Cefis )

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1975 Treviglio Nilla Pizzi in visita alla Galleria Nedalini ( Alessio Cefis )

Gabriele Alessio Cefis

1975 presso la Galleria Nedalini la visita alla mostra della regina della canzone italiana NILLA PIZZI con pranzo annesso presso al Ristorante Al Sole di Alfredo Colleoni a capo tavola mio papà … Gabriele Alessio Cefis

1975 Treviglio Nilla Pizzi in visita alla Galleria Nedalini ( Alessio Cefis )

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La Galleria d’Arte Nedalini Treviglio Via Verga

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La Galleria d’Arte Nedalini Treviglio Via Verga

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Il Prof. Angelo Grasso e la Sig.a Nedalini

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Il Prof. Angelo Grasso e la Sig.a Nedalini

Roberto Fabbrucci : La signora Cefis nella sua galleria di via Verga con il prof. Angelo Grasso, insegnante siciliano simpatico ma molto originale. Lo prendevamo sempre in giro per il suo accento, così un giorno si sfogò e disse: “Sò trent’aggn che sò
acchè a Terì e me ciammen amò terrun!”

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Vi ricordate i negozi di Via Verga

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Vi ricordate i negozi di Via Verga

pronti viaaaa!!!…nomi ..negozi. ..ricordi.

Daria Scaravaggi : Chincaglieria a metà via verga. Proprietà forse Agazzi. Dove c è stato natale macellaio c è stato dischi e televisori dei fratelli Bussini. Piu verso la piazza la mitica drogheria Ravazzi con la commessa sig. Annunciata.

Irma Rinaldi . Cogliati. Non c’era vicino il negozio di stoffe Strepparola. 

Daria Scaravaggi  : A metà via Verga subito dopo il vicolo dellera, c era LINOLEUM con una propietaria molto particolare.

Lorena Villa : In fondo a via Verga (dove adesso c’è hamburger) c’era la merceria di mio nonno Ferrari. Chiusa nel ’73

Giorgio Comotti : Andiamo un po’ più indietro negli anni,nel negozio della signora Cefis c’era la drogheria Ciocca, dove c’è il panificio Riva-Testa c’era il signor Pasinetti e la signora Rina.Nel negozio del signor Viganò Brigatti c’era il nonno del nostro sindaco Juri Imeri.

Lorena Villa : I miei nonni e ora i miei genitori abitano in via verga. E scendevo sempre da Pasinetti a prendere le pizzette e dicevo…..paga la nonna!!

Macelleria Mazzola..  Paola Merati :  Aggiungerei con il Sig. Natale e la moglie che ahimè mi sfugge il nome ma ricordo molto bene …..sempre un cappellino di lana 😉  Simona Gatti : .. Gianni Vanoli come piccolo…..               

Corna Alfredo Il negozio con la saracinesca abbassata: Tintoria Raimondi la moglie del parrucchiere Sebastiano Corna sempre in via Verga a fianco della Latteria la quale era di fronte alla salumeria Cernuschi. Gabriele Alessio Cefis:  Dove ora c’è la tabaccheria c’era il negozio di frutta e verdura Viganò Brigatti.La Galleria Nedalini la mamma di Alessio Cefis.

Fabio Preziuso La gastronomia Cernuschi ,dietro il bancone sempre presente la sciura Maria,impossibile dimenticarla ,A fare da “GUARDIA” ai negozi di via verga ,dopo la curva , sempre presente il mitico “MIGLIETTO” col borsello!! Invece a fare la guardia prima della curva c’erano il mitico “BOP” e mio papa’ “FURINO”, ovviamente a quei bellissimi tempi non succedeva mai nulla….E ad aprire la via verga,non possiamo dimenticare la profumeria Pozzi Augusta!!! E il gelato buonissimo del povero Angelino,Bar Rimembranza..

Paolo Polenghi : Virgi, ho scoperto da poco che i miei nonni prima di aprire il panificio, nel ‘32 , dove ora c’è Unes, erano in via Verga al 18, chissà se si può trovare qualche immagine di quel periodo…

Elena Ronchi : Nel primo tratto della Via Verga : Merati fiori, profumeria Corna, Prandina tabacchi e panificio Arrigoni . Non so se dove ci sono ora i parrucchieri cinesini o la piadineria c’era Carioli scarpe.Sono sicura perché ricordo che la mia nonna mi aveva regalato un paio di scarpe.
Avevo 10 anni…Ornella Bettani : VERO! Ante 1965 circa … Prima che si chiamasse KAMMY.

 Di fronte a OS-CIO,un ‘altro mito,Gigi Barber,e a fianco Mario e Wilma! 

     

Fernanda Moro : La tabaccheria Prandina.

Elena Ronchi :Tra Merati fiorista e Prandina c’era Corna Profumeria.

Raffaella Belloli : Il mio negozio Country Jeans.

Ilaria Rozzoni :Dove ora c’è il bar, prima c’era il parrucchiere Tiziano e la latteria di Silvia! Salendo verso via sangalli c’era la tintoria e poi il negozio di elettrodomestici di mio nonno!!!Di fronte a Fregio parrucchiere ,c’era la rosticceria Cernuschi, di fianco la merceria Strepparola. 

Donatella Tirloni :  La libreria Pierri… diventata poi la sala giochi di Nando..

Bruno Sonzogni ‘: l mercantel tessuti, elettrodomestici Strepparola e Zanda, drogheria Ravazzi, Gelmi giocattoli, Chierichetti valigeria e pelletteria, in fianco a Bernasconi dischi l’edicola prima Fontana e poi Preziuso, l’osteria Tri Gobb di Pala, il negozio Linoleum dove adesso c’è Enercom.

Elena Ronchi : Ferrari era anche un appassionato sciatore e nel negozio si portavano gli sci sciolinare. ….e c’era anche un negozio per la casa, non so esattamente il nome: Muleta…

Angelo Oreni : Come no? Agazzi detto mulèta (arrotino).

Gemma Falsina : La farmacia  Piccinelli con il farmacista Baldini ,ora Siliprandi.

Gabriele Alessio Cefis : C’era un’ altro fruttivendolo dove ora c’è il Tabaccaio era il negozio di Viganò la cui moglie era la sorella della Sig.a Elia della Rimembranza, poi sull’ angolo col vicolo che porta in viale Oriano c’era il negozio tipo ferramenta dove il proprietario era detto Ciciara credo si chiamasse Pietroboni perché ogni volta che entravi per acquistare qualcosa la tirava sempre in chiacchiere, poi c’era il Bar Bob, difronte all’Ottico Moleri, e dove ora c’e’ Shopping Sport prima c’era la libreria di cui mi sfugge il nome della titolare e prima ancora il Botti Market, Ottico Litrico, il bar Ristorante Nazionale difronte alla Galleria Nedalini (mia mamma), e come non ricordare la mitica Cartoleria Cogliati, dove molti di noi si andava a prenotare i testi scolastici da Emilio detto Milietto col borsello a tracolla che era più grande di lui e la notte girava in macchina col CB il cui nickname era Lupo 3, prima del negozio Miniera se non ricordo male c’era l’Osteria dei trigob.

Fabio Preziuso :  Subito dopo il mitico Biagio,con di fronte libreria Pierri,Egle,ritornando in su Gigi e il mitico Tiziano,Mario e Wilma, Adelaide,la signora Cefis,  il tabacchino Rottola,poi diventata la ca del tabac,prima con i Camozzi e poi con Aldo e Rossana Carioli.

E infine a fianco a me la magnadischi”sciura Bernasconi”con di fronte l’idraulico Gianni Remonti e profumeria Augusta!!!!!! Praticamente 18 anni della mia vita, di Paola Riva,di Sandro Litrico,di Zanda,di Claudio pierri,di Franchino,di mio fratello Matteo!!!!! Caro Virginio,mi sono fermato solo a Biagio,dopo la curva si continuava con Stella,con l’indimenticabile sciura Cernuschi!!!!! Miglietto borsello pazzo!!!!!Prandina!! Strepparola,Al sciur Silvio Gelmi!!!!! Roberto parrucchiere,Merati fiorista,e all’angolo x andare su in via sangalli c’era la lavanderia e prima il fruttivendolo Brigatti.Che emozioni!!!Ciaoooo! ! ! ! !

Che ricordi indimenticabili!!!!!Unici!!!!!Grazie a persone come tè Virginio Monzio Compagnoni,che con la tua passione e professionalità, ci tiri fuori foto e ricordi fantastici!!!!Grandissimo! ! ! ! ! ! !

 

 

 

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Negozi di Treviglio di Romano Zacchetti : La Bernascuna

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Negozi di Treviglio di Romano Zacchetti : La Bernascuna

Romano Zacchetti : La Bernascuna   

Tutti quelli della mia età se la dovrebbero ricordare; era la fornitrice ufficiale dei dischi “ultima moda” 

di Treviglio. Nel suo negozio di via Verga, angolo vicolo Poggetto, lei spadroneggiava in mezzo ad una marea di dischi 45 giri, di Extended Play (quelli che avevano due brani per facciata) ed i più recenti, si intende per allora, Long Playing meglio conosciuti come 33 giri.

Chiedi e ti sarà dato, sembrava il suo motto.
Il primo giradischi che ero riuscito a “costruirmi” era costituito da un piatto di riproduzione di marca Garrard, appoggiato su una struttura da me costruita con il mai dimenticato “Meccano”, collegato ad una radio a valvole per la riproduzione del suono. Il piatto lo avevo comperato dal sig. Zanda, padre di Cietta, che vendeva elettrodomestici in via Roma angolo vicolo Genderini; avevo pochi soldi disponibili, si trattava delle mance domenicali, e lui seppe accontentarmi con i soldi che avevo disponibili.


Una volta dotato di questa importante attrezzatura occorreva trovare un negozio che ritenevo fornito, ed ecco la meravigliosa signora Bernasconi, che nonostante l’età sembrava davvero al passo coi tempi; rock and roll?: no problem. Twist? eccolo! Beat? vedi un pò le ultime novità.


Su qualche Long Playing ancora in mio possesso trovo la scritta L. 2.200 tasse comprese, e si risale in tal modo a metà anni ’60, quando i Beatles con i Rolling Stones e gli Animals iniziarono ad invadere il mondo con la loro musica.


Ma io andavo dalla “Bernascuna” per ascoltare qualche brano prima di acquistare il disco: era paziente, lei mi proponeva ed io ero libero di scegliere. Io chiedevo e lei, se non aveva il prodotto in negozio, me lo procurava.
– Romano, ti interessa questo l.p. di Edit Piaf oppure preferisci Ray Charles?
– Signora, mi piace molto Duane Eddy, ha qualche suo”singolo”, qualche l.p. oppure me li procura?
– Signora, ho sentito un brano di un gruppo chiamato “The Animals” il cui titolo dovrebbe essere “The house of the rising sun” (se vuole glielo metto per iscritto); se lo ha me lo fa sentire bene perché mi è piaciuto e lo vorrei acquistare.


I dischi che comperavo li “gustavo” ad alto volume (sempre con l’impianto che mi ero costruito) nella nuova casa di vicolo Genderini e mio padre, quando alla sera tornava dal negozio, con precisa regolarità entrando in cortile toglieva la corrente all’appartamento gridando in milanese “Smorza el giradischi che el fa un gran baccan!”.
Io imperterrito non lo spegnevo aspettando che mio padre riattaccasse la corrente e questo braccio di ferro continuava quel pochino prima che lui si infuriasse veramente; la scusa era quella che non lo sentivo e lui di rimando mi diceva che era dovuto proprio a quel baccano.


Con i pochi soldi che giravano in tasca riuscii però ad acquistare dal sig. Zanda un bel giradischi “Lesa” dotato di due casse acustiche sul quale, a memoria, potevo poggiare più di un disco; terminata la riproduzione del primo, il secondo disco cadeva sul piatto ed il braccio si riposizionava su di esso iniziando con il nuovo brano e continuando fino alla fine della pila di dischi.

foto Di Gabriele Alessio Cefisvia verga Galleria Nedalini foto di Gabriele Alessio Cefis

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Un Tuffo nel Passato

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