Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

Archive for the ‘ Amarcord ’ Category

Se potessi avere mille lire al mese

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Se potessi avere mille lire al mese

Che disperazione ,che delusione dover campar,
sempre in disdetta, sempre in bolletta!
Ma se un posticino domani cara io troverò,
di gemme d’oro ti coprirò!
Se potessi avere mille lire al mese,
senza esagerare, sarei certo di trovar
tutta la felicità!

……cantava Gilberto Mazzi, nel 1939. Il motivetto lo si potrebbe declinare oggi con un «Se potessi avere mille euro al mese»? Di certo con una tale busta paga nessuno sarebbe «certo di trovare tutta la felicità», ma al limite di dover stringere la cinghia per tirare a fine mese.

 

 

La prima cartamoneta da 1.000 lire risale al regno di Sardegna. Ufficialmente la sua nascita viene fatta risalire nel 1745-1746, sotto Carlo Emanuele III. Viene emessa per la prima volta nel 1746. Si noti che questa cartamoneta aveva le caratteristiche sia del biglietto di banca, sia dell’obbligazione.

La prima banconota da 1.000 lire emessa dalla Banca d’Italia con il proprio nome vede la luce nel 1897. Fu disegnata da Rinaldo Barbetti, un artista senese. Banconote con questo disegno, con variazioni minime, furono stampate sino al 1950. Andarono fuori corso il 30 giugno 1953.

 Questa banconota è comunemente denominata grande “M”.

File:Fronte Banconota da 1'000 Lire Italiane del 1943.jpgFile:Lire 1000 (Maria Montessori).jpg

Dal punto di vista del collezionismo di banconote sono interessanti i biglietti emessi nel 1949 con il numero di serie che va da C239 a Q286. In fior di stampa(ovvero cartamoneta mai circolata e in perfette condizioni) la loro quotazione è di circa 500 euro. Discreto il valore delle banconote stampate nel 1964: circa 300 euro in fior di stampa. Come per tutte le banconote le serie speciali sostitutive – con il numero di serie che inizia con X, W o Z – hanno quotazioni più elevate. Una banconota da mille lire del 1969 (serie X14) può valere anche 1000 euro.

 

 

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La Tèpa , “Baron Bontemp”,

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La banda della teppa era una banda creata da un certo “Baron Bontemp”, cosi era soprannominato, nella Milano dei primi dell’800. Il nome banda della teppa fu dato alla ghenga in quanto la stessa si riuniva e aveva fissato il suo covo nei sotterranei del castello sforzesco. All’epoca il castello era un edificio in buona parte abbandonato, ottimo nascondiglio e rifugio quindi per i ragazzi del Baron Bontemp, che organizzavano scherzi e malefatte soprattutto rivolte verso gli invasori, cioè gli austriaci.[banner]
Quei sotterranei erano pieni di muschio, che appunto in milanese si diceva teppa.
Il governo austriaco che all’epoca dominava milano sopportava le gesta dei buontemponi, senza mai calcare la mano. Persino una volta che rischiarono di copare un soldato croato di guardia, il tutto si risolse con un semplice ammonimento. I nostri, che si accorsero che la guardia dormiva dentro la sua casupola, dopo una notte di guardia, la sollevarono e la misero nel naviglio, e il soldato si svegliò appena in tempo prima di annegare. Roba da far impallidire amici miei.
Un giorno però Baron Bontemp esagerò. Voleva farla pagare alle giovani coetanee milanesi che nei parco del Monte Tabor vicino a Porta Romana, dove all’epoca c’era un Luna Park fisso, la sera civettavano con i soldati austriaci. Col nemico!
Baron Bontemp andò da un certo Gasgiott. Il Gasgiott era un nano, brutto come la fame, soprannominato anche pisellone, non devo aggiungere altro. Disse al Gasgiott che stava organizzando una serata di divertimento con un gruppo di prostitute, a Villa Simonetta, e che per la riuscita della festa occorreva riunire un gran numero di nani e storpi e compagnia bella della peggior specie. Il Gasgiott si diede da fare. Quindi Baron una sera al parco Tabor fece correre la voce che stava organizzando a Villa Simonetta un ricevimento con alcuni tra i più nobile ragazzi della milano bene, austriaci compresi, e che aveva bisogno di ragazze di bella presenza. Non si fecero scappare l’occasione e accettarono di buon grado.
Quel giorno, fece accomodare le ragazze nel salone, mentre i suoi compari avevano radunato nella stanza a fianco “l’esercito” del Gasgiott. Questi entrarono nel salone brutti come la fame e vogliosi di sesso, avanzando proposte irripetibili, convinti di avere di fronte professioniste ben pagate e pronte a tutto. Le ragazze rifiutarono orripilate, scatenando la rabbia degli storpi. Prima che partisse la violenza di gruppo, i ragazzi della teppa intervenirono, ma non fu facile calmare i bollenti spiriti. Le ragazze si salvarono, e ancora una volta il governo austriaco sembrava dell’idea di chiudere un occhio, ma una delle presenti era figlia di un nobile amico di un membro della famiglia di governo, e l’intervento si rese necessario. La banda fu sciolta ed i suoi membri arruolati nell’esercito e sparsi per i domini austriaci, chi in svizzera, chi in austria, e cosi via.

A ricordarci di loro, è rimasto il termine teppista

La Compagnia della Teppa cessò così di esistere, donando il termine “teppista” alla lingua italiana.
Esistono negli archivi storici del Comune una serie di lettere che Carlo Ciani, sfortunato padre di Gaetano, spedì ai governatori di Milano, implorando pietà per i guai combinati dal figlio teppista e poi per non fargli scontare la pena inquadrandolo nell’esercito.

Storie di Milano

 

 

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Neve a Treviglio

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Immagini di Treviglio con la neve

1984 1985  2006   2009  2012

piazza treviglio nord

 

  Treviglio-15-01-85

neve treviglioLuigi Polgatti

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Trevigliese 1920-21

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1ª nel girone F della Prima Categoria Lombarda, ammessa alla finale lombarda. 6ª nel girone di finale della Prima Categoria Lombarda.

19.12.1920 – INTERNAZIONALE vs MILAN 0-0,

Girone finale lombardo (2^ giornata)
Al girone di semifinale lombardo partecipano le 6 squadre vincitrici dei raggruppamenti eliminatori. Con nerazzurri e rossoneri sono in lotta per le qualificazioni interregionali anche U.S. Milanese, Legnano, Trevigliese e Saronno. Internazionale e Milan sono reduci dalla vittoria nella prima giornata. L’incontro si svolge sul campo pesantissimo di Via Goldoni davanti a un pubblico imponente (come dice la “Gazzetta”). I favoriti nerazzurri, campioni d’Italia, attaccano ma non riescono ad aver ragione dei rivali, che ottengono un prezioso pareggio per le loro speranze di qualificazione. Nel fango i “diavoli” rossoneri si trovano a loro agio, i più tecnici “internazionalisti” invece sono spesso in difficoltà

  • InterMilanUSMLegnanoSaronno e Trevigliese ammesse alle finali regionali.
  • Ausonia Pro Gorla retrocessa sul campo.
  • Pro Sesto rinuncia al campionato di Promozione, dichiarando alla F.I.G.C. la propria inattività, iscrivendo successivamente una squadra giovanile al campionato monzese U.L.I.C..
  • Nazionale Lombardia rinuncia alla Prima Categoria. Si stacca dallo Sport Club Italia (che aderisce alla C.C.I. iscrivendosi alla Seconda Divisione) di cui era la sezione calcio e si trasferisce a Magenta dove gioca il campionato di Promozione 1921-22 col nome di Nazionale Magentina.
  • Giovani Calciatori Legnanesi a luglio si fondono con il Legnano.
  • MonzaStelvioEnotria e Atalanta riammesse ad integrazione dei quadri F.I.G.C. 1921-22.

                                                                                      

Inter – Trevigliese  4-o  

  

           
 

Girone Finale Lombardia – 1^ giornata
Domenica 12 dicembre 1920
Viale Lombardia, Milano

MILAN vs TREVIGLIESE 1-0
Reti: 33′ Bozzi

MILAN: Binda, Azaghi, Bronzini, Er. Morandi, Scarioni II, Lovati,
Raineri, Soldera I, Bellolio, Varese, Bozzi – All.: Moda I
TREVIGLIESE: Somigliana, Gelmi, Terni, Cologno, Muttoni,
Bosetti, Vertova, Marenzi, Quadri, Orsenigo, Prosdocimi – All.: Zanconti
Arbitro: Gama Malcher di Milano

Finali
Andata (1ª)
Prima giornata                         
24 ott. 1920                         14 nov. 1920
1-2 Enotria-Trevigliese                1-3
3-1 N. Lombardia-Juve Italia   0-7
 
Andata (2ª)
Seconda giornata               
31 ott. 1920                      21 nov. 1920
6-3 Enotria-N. Lombardia     2-3
3-0 Trevigliese-Juve Italia   1-2
 Andata (3ª)
Terza giornata
7 nov. 1920                             28 nov. 1920
1-0 Trevigliese-N. Lombardia     3-2
4-2 Juve Italia-Enotria                   1-0

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Vecchia Treviglio

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vecchia Treviglio

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Treviglio Amarcord Modi di dire

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Agost rinfrèsca l’bósch.

Amùr de fradèi, amùr de cortèi.

A mangià l’órs al cül al sà rincors.

Arda chèla àca là che la ‘a ‘nchela cà là.

Bèi e bröcc a i è depertöt.

Chi gà pùra dèl pecàt al mör cól cül pélàt.

Chi g’a mia antadùr i’sa anta de per lü.

Ciàpa a chi chel piàns e daghèn a chèl che’l grigna.

Cort de vista, long de batista.

Dune che piàns e caàl che ‘l süda… i è fals cume Giüda.

Dune, pàsere e óche i par tante anche quando i è póche.

Dopo la quarantìna ‘n dulùr ògni matìna.

Fà e desfà l’è sèmper laurà.

Fin che gha n’è, viva’l re.

I dune balòse i pèla i galine sènsa fàle usà.

La gà mia culpa la gàta se la padrùna l’è màta.

L’è mèi ‘n asen vif che ‘n dutùr mórt.

L’è mèi ‘nrat in buca al gat, che ìn òm ‘n mà an aucàt.

L’è grant pò al campanil ma i gha pissa töcc adòss.

Sciòpa pànsa mia ròba che ànsa.

Oia de fà saltèm adoss, che ma sa spòste.

Per fà öna crus g’à öl du lègn.

“Pòta!” a l’ i des i fracc quando i sa scòta.

Per capí capise, l’é a laurà che patise.

Scùa nöa, la scùa bé.

Ta manca trènta a andà a trentü.

La persuna anteresàda la fà mia la fritada.

L’è mèi na bruta pesa che ‘n bel büs.

Anche ‘npal l’è bèl éstit de cardinal.

La giuentü la ghà la belèsa de l’ asen.

Ess al ròcol di bòte.

A ülìs bé, se spènt nigót.[banner]

Agost rinfrèsca l’bósch.

Amùr de fradèi, amùr de cortèi.

A mangià l’órs al cül al sà rincors.

Arda chèla àca là che la ‘a ‘nchela cà là.

Bèi e bröcc a i è depertöt.

Chi gà pùra dèl pecàt al mör cól cül pélàt.

Chi g’a mia antadùr i’sa anta de per lü.

Ciàpa a chi chel piàns e daghèn a chèl che’l grigna.

Cort de vista, long de batista.

Dune che piàns e caàl che ‘l süda… i è fals cume Giüda.

Dune, pàsere e óche i par tante anche quando i è póche.

Dopo la quarantìna ‘n dulùr ògni matìna.

Fà e desfà l’è sèmper laurà.

Fin che gha n’è, viva’l re.

I dune balòse i pèla i galine sènsa fàle usà.

La gà mia culpa la gàta se la padrùna l’è màta.

L’è mèi ‘n asen vif che ‘n dutùr mórt.

L’è mèi ‘nrat in buca al gat, che ìn òm ‘n mà an aucàt.

L’è grant pò al campanil ma i gha pissa töcc adòss.

Sciòpa pànsa mia ròba che ànsa.

Oia de fà saltèm adoss, che ma sa spòste.

Per fà öna crus g’à öl du lègn.

“Pòta!” a l’ i des i fracc quando i sa scòta.

Per capí capise, l’é a laurà che patise.

Scùa nöa, la scùa bé.

Ta manca trènta a andà a trentü.

La persuna anteresàda la fà mia la fritada.

L’è mèi na bruta pesa che ‘n bel büs.

Anche ‘npal l’è bèl éstit de cardinal.

La giuentü la ghà la belèsa de l’ asen.

Ess al ròcol di bòte.

Treviglio Amarcord : Modi di dire…
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Vignette : Personaggi di Treviglio

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Vignette : Personaggi di Treviglio

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Treviglio Photos : Un tuffo nel passato di Treviglio… foto, filmati, cartoline e documenti.

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Treviglio Photos

Un tuffo nel passato di Treviglio… foto, filmati, cartoline e documenti.

Treviglio Amarcord Homepage ( virgi.altervista.org ) Treviglio Amarcord Homepage ( virgi.altervista.org ) Un tuffo nel passato.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti di Treviglio Treviglio Amarcord Homepage ( virgi.altervista.org ) Un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri. Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città.

Storia, fede, tradizione.

Wikipedia : La Storia di Treviglio

Il campanile di Treviglio. Storia e conservazione di un monumento cittadino ( Monica Aresi )

Treviglio : conoscere la nostra storia per costruire un futuro migliore

http://virgi.altervista.org/27-febbraio-la-storia-di-treviglio/

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Trento Longaretti nato a Treviglio nel 1916

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Trento Longaretti

Trento Longaretti, nato a Treviglio nel 1916, ha frequentato i primi al Liceo e all’Accademia di Brera, dal 1931 al 1939, a Milano. Allievo di Aldo Carpi, ha avuto come compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre dipinti nel 1936, ma gli eventi bellici che lo vedono in Slovenia, Sicilia ed Albania, interrompono la sua attività. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. L’anno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche all’affresco, all’arte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana.

Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso nazionale per la cattedra di Direttore e Professore di pittura all’Accademia Carrara di Bergamo, dove insegna per venticinque anni fino al 1978, succedendo, fra gli altri, a Diotti, Tallone, Barbieri e Funi. Dirige l’Accademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche all’estero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant’Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d’Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d’Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano.

Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al “Premio del Fiorino” del 1966 e 1969. Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Vanta numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 è stata allestita la mostra “Paesaggi e nature morte”. Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 una mostra di disegni e dipinti sul tema “Il Sacro nella vita di un artista”. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: “Excursus”. Longaretti da Brera alla Carrara”, Galleria Lorenzelli.
Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e alle Cinqueterre.
 
 
 
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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
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