Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Gianfranco Zucca, il commercialista dei negozianti del centro

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Gianfranco Zucca, il commercialista dei negozianti del centro
giornaleditreviglio.it 17 marzo 2018

Tra i commercianti del centro era forse la persona più conosciuta.

A Gianfranco Zucca, uno dei più noti commercialisti della Bassa, molti negozianti affidavano i conti delle loro attività.  Domenica scorsa, purtroppo, un male incurabile, lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e di tutti quelli che nel corso degli anni lo avevano conosciuto a stimato. Aveva 70 anni e da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale di Treviglio.

Come detto, Gianfranco Zucca era una figura molto conosciuta a Treviglio. Diplomatosi ragioniere all’Oberdan alla fine degli anni Sessanta, pochi anni dopo aprì il suo studio da commercialista.

Dapprima in via Roma, dove appunto diventò il punto di riferimento dei commercianti del centro. Poi, in anni recenti, nella nuova sede di via Roggia Vignola, al Pip2. Era anche conosciuto per la sua grande passione per il basket, sport per cui aveva fatto l’arbitro. Inoltre, faceva parte della locale sezione degli Alpini. Talmente orgoglioso di far parte di questo glorioso corpo, che la famiglia ha chiesto di devolvere offerte alle Penne Nere, piuttosto che inviare fiori.

Il commercialista, che viveva in via Pontirolo, lascia nel dolore la mamma Lina, la moglie Adele, i figli Silvia e Claudio e il fratello Alfonso.

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Vi ricordate i negozi di Via Verga

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Vi ricordate i negozi di Via Verga

pronti viaaaa!!!…nomi ..negozi. ..ricordi.

Daria Scaravaggi : Chincaglieria a metà via verga. Proprietà forse Agazzi. Dove c è stato natale macellaio c è stato dischi e televisori dei fratelli Bussini. Piu verso la piazza la mitica drogheria Ravazzi con la commessa sig. Annunciata.

Irma Rinaldi . Cogliati. Non c’era vicino il negozio di stoffe Strepparola. 

Daria Scaravaggi  : A metà via Verga subito dopo il vicolo dellera, c era LINOLEUM con una propietaria molto particolare.

Lorena Villa : In fondo a via Verga (dove adesso c’è hamburger) c’era la merceria di mio nonno Ferrari. Chiusa nel ’73

Giorgio Comotti : Andiamo un po’ più indietro negli anni,nel negozio della signora Cefis c’era la drogheria Ciocca, dove c’è il panificio Riva-Testa c’era il signor Pasinetti e la signora Rina.Nel negozio del signor Viganò Brigatti c’era il nonno del nostro sindaco Juri Imeri.

Lorena Villa : I miei nonni e ora i miei genitori abitano in via verga. E scendevo sempre da Pasinetti a prendere le pizzette e dicevo…..paga la nonna!!

Macelleria Mazzola..  Paola Merati :  Aggiungerei con il Sig. Natale e la moglie che ahimè mi sfugge il nome ma ricordo molto bene …..sempre un cappellino di lana 😉  Simona Gatti : .. Gianni Vanoli come piccolo…..               

Corna Alfredo Il negozio con la saracinesca abbassata: Tintoria Raimondi la moglie del parrucchiere Sebastiano Corna sempre in via Verga a fianco della Latteria la quale era di fronte alla salumeria Cernuschi. Gabriele Alessio Cefis:  Dove ora c’è la tabaccheria c’era il negozio di frutta e verdura Viganò Brigatti.La Galleria Nedalini la mamma di Alessio Cefis.

Fabio Preziuso La gastronomia Cernuschi ,dietro il bancone sempre presente la sciura Maria,impossibile dimenticarla ,A fare da “GUARDIA” ai negozi di via verga ,dopo la curva , sempre presente il mitico “MIGLIETTO” col borsello!! Invece a fare la guardia prima della curva c’erano il mitico “BOP” e mio papa’ “FURINO”, ovviamente a quei bellissimi tempi non succedeva mai nulla….E ad aprire la via verga,non possiamo dimenticare la profumeria Pozzi Augusta!!! E il gelato buonissimo del povero Angelino,Bar Rimembranza..

Paolo Polenghi : Virgi, ho scoperto da poco che i miei nonni prima di aprire il panificio, nel ‘32 , dove ora c’è Unes, erano in via Verga al 18, chissà se si può trovare qualche immagine di quel periodo…

Elena Ronchi : Nel primo tratto della Via Verga : Merati fiori, profumeria Corna, Prandina tabacchi e panificio Arrigoni . Non so se dove ci sono ora i parrucchieri cinesini o la piadineria c’era Carioli scarpe.Sono sicura perché ricordo che la mia nonna mi aveva regalato un paio di scarpe.
Avevo 10 anni…Ornella Bettani : VERO! Ante 1965 circa … Prima che si chiamasse KAMMY.

 Di fronte a OS-CIO,un ‘altro mito,Gigi Barber,e a fianco Mario e Wilma! 

     

Fernanda Moro : La tabaccheria Prandina.

Elena Ronchi :Tra Merati fiorista e Prandina c’era Corna Profumeria.

Raffaella Belloli : Il mio negozio Country Jeans.

Ilaria Rozzoni :Dove ora c’è il bar, prima c’era il parrucchiere Tiziano e la latteria di Silvia! Salendo verso via sangalli c’era la tintoria e poi il negozio di elettrodomestici di mio nonno!!!Di fronte a Fregio parrucchiere ,c’era la rosticceria Cernuschi, di fianco la merceria Strepparola. 

Donatella Tirloni :  La libreria Pierri… diventata poi la sala giochi di Nando..

Bruno Sonzogni ‘: l mercantel tessuti, elettrodomestici Strepparola e Zanda, drogheria Ravazzi, Gelmi giocattoli, Chierichetti valigeria e pelletteria, in fianco a Bernasconi dischi l’edicola prima Fontana e poi Preziuso, l’osteria Tri Gobb di Pala, il negozio Linoleum dove adesso c’è Enercom.

Elena Ronchi : Ferrari era anche un appassionato sciatore e nel negozio si portavano gli sci sciolinare. ….e c’era anche un negozio per la casa, non so esattamente il nome: Muleta…

Angelo Oreni : Come no? Agazzi detto mulèta (arrotino).

Gemma Falsina : La farmacia  Piccinelli con il farmacista Baldini ,ora Siliprandi.

Gabriele Alessio Cefis : C’era un’ altro fruttivendolo dove ora c’è il Tabaccaio era il negozio di Viganò la cui moglie era la sorella della Sig.a Elia della Rimembranza, poi sull’ angolo col vicolo che porta in viale Oriano c’era il negozio tipo ferramenta dove il proprietario era detto Ciciara credo si chiamasse Pietroboni perché ogni volta che entravi per acquistare qualcosa la tirava sempre in chiacchiere, poi c’era il Bar Bob, difronte all’Ottico Moleri, e dove ora c’e’ Shopping Sport prima c’era la libreria di cui mi sfugge il nome della titolare e prima ancora il Botti Market, Ottico Litrico, il bar Ristorante Nazionale difronte alla Galleria Nedalini (mia mamma), e come non ricordare la mitica Cartoleria Cogliati, dove molti di noi si andava a prenotare i testi scolastici da Emilio detto Milietto col borsello a tracolla che era più grande di lui e la notte girava in macchina col CB il cui nickname era Lupo 3, prima del negozio Miniera se non ricordo male c’era l’Osteria dei trigob.

Fabio Preziuso :  Subito dopo il mitico Biagio,con di fronte libreria Pierri,Egle,ritornando in su Gigi e il mitico Tiziano,Mario e Wilma, Adelaide,la signora Cefis,  il tabacchino Rottola,poi diventata la ca del tabac,prima con i Camozzi e poi con Aldo e Rossana Carioli.

E infine a fianco a me la magnadischi”sciura Bernasconi”con di fronte l’idraulico Gianni Remonti e profumeria Augusta!!!!!! Praticamente 18 anni della mia vita, di Paola Riva,di Sandro Litrico,di Zanda,di Claudio pierri,di Franchino,di mio fratello Matteo!!!!! Caro Virginio,mi sono fermato solo a Biagio,dopo la curva si continuava con Stella,con l’indimenticabile sciura Cernuschi!!!!! Miglietto borsello pazzo!!!!!Prandina!! Strepparola,Al sciur Silvio Gelmi!!!!! Roberto parrucchiere,Merati fiorista,e all’angolo x andare su in via sangalli c’era la lavanderia e prima il fruttivendolo Brigatti.Che emozioni!!!Ciaoooo! ! ! ! !

Che ricordi indimenticabili!!!!!Unici!!!!!Grazie a persone come tè Virginio Monzio Compagnoni,che con la tua passione e professionalità, ci tiri fuori foto e ricordi fantastici!!!!Grandissimo! ! ! ! ! ! !

 

 

 

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Treviglio, che storia i negozi!

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Treviglio, che storia i negozi!

Di Carlo  Lino Ronchi

Treviglio, che storia i negozi!: Un archivio frutto di un lavoro di anni, con oltre 2.400 visure camerali, centinaia di schede di negozi, migliaia di foto storiche, cartoline e vecchie pubblicità. Carlo Ronchi – per tutti Lino – ha ricostruito, insegna dopo insegna, la storia del commercio di Treviglio, per non dimenticare famiglie, prodotti e lavori ormai quasi scomparsi, che hanno accompagnato la società dall’Ottocento ad oggi. Negli ultimi due anni Ronchi ha completato, via dopo via, la ricostruzione dell’antica mappa dei negozi, molti dei quali resistono ancora oggi. Un immane lavoro per sottrarre all’oblio materiale degli archivi privati e delle scatole dei ricordi. I documenti, scansionati ed archiviati, si intrecciano con i racconti raccolti da un negozio all’altro, a suon di instancabili pedalate con la sua inseparabile bicicletta.

Colorificio Zacchetti
Il primo negozio di vernici è ancora in attività

Il primo negozio di vernici di Treviglio venne inaugurato nel 1938 da Costante Zacchetti, nato a Milano nel 1897, che abbandonò l’impiego di autista dell’Ambasciata di Spagna in Italia giusto alla vigilia della dittatura di Francisco Franco, nel 1936.

Lasciato il servizio di chauffeur, abbandonata il volante della Lancia Dilambda, su suggerimento di uno zio di Corsico che commercializzava vernici, aprì nel 1938 in via Roma – destinata a diventare la via dello shopping per antonomasia della cittadina – un negozio specializzato nella vendita di colori, smalti e vernici. Una bottega dove era possibile trovare tutto il necessario, nella “patria” dell’edilizia e degli artigiani, per metter su casa e rinnovarla, anche solo con un tocco di colore.

Nel 1955 Costante cede l’attività al figlio Pierluigi, che ha imparato il mestiere, dividendosi tra scuola e bottega, sin da ragazzino.

Pierluigi Zacchetti, classe 1935, porta ancora avanti l’attività, iniziata dando una mano al padre a soli 13 anni, negli anni della ricostruzione del dopoguerra, alla vigilia del boom economico. Oggi il negozio – trasferitosi qualche civico più in là, nel cortile interno di un palazzo in via Roma con un piccolo parcheggio per agevolare le operazioni di carico e scarico – affianca alla vendita di vernici articoli da regalo e di cartoleria, oltre a tutto l’occorrente per dare sfogo nel tempo libero, con l’hobby preferito, alla propria fantasia. Pierluigi Zacchetti racconta dalla sua vetrina una via che ha perso la sua anima e vivacità: «Via Roma negli ultimi anni ha subito una grande trasformazione. Non ci sono più negozi di alimentari, sostituiti dalle grandi catene, e da via di passaggio per le compere di tutti i giorni è diventata una via del lusso, in cui sopravvivono ancora poche insegne storiche».

Carsana
Di moda da centodieci anni

Nel 1902 Domenico Carsana – originario di Dongo, in provincia di Como, trasferitosi con la famiglia a Treviglio alla fine dell’Ottocento – inaugura in società con i fratelli il primo negozio di confezioni e tessuti in via Roma. Di lì a qualche anno, raddoppia l’iniziativa imprenditoriale inaugurando un nuovo punto vendita in via Galliari, destinato a diventare la sede storica dell’attività di famiglia, al civico 5. Il fratello Roberto, avvocato e commendatore, arrivò a ricoprire la carica di podestà di Treviglio, dopo una lunga gavetta politica, come consigliere comunale prima, come sindaco dal 1924 al 1927 per arrivare alla carica di podestà nel 1927, nel quinto anno dell’Era fascista, con tanto di medaglia d’oro per la magistratura municipale.

Dal 25 giugno del 1948, con la scomparsa del fondatore Domenico, a portare avanti l’attività è la moglie Santina Radaelli. Nel 1960 la gestione del negozio passa al figlio Giancarlo, dopo una gavetta da Galtrucco in piazza Duomo a Milano, atelier di tessuti e alta moda, ambasciatore del made in Italy. Giancarlo Carsana arriva a far parte del Segretariato internazionale della lana, come consigliere del marchio Pura lana vergine, storica etichetta indice di qualità dei filati, affiancando veri e propri pezzi da novanta del settore, da Rivetti a Marzotto a Inghirami.

Il negozio, completamente ristrutturato dai figli di Giancarlo, Roberto e Marco, ha attraversato mode e vere e proprie rivoluzioni nella confezione di tessuti. Nei primi anni del Novecento l’attività si distingue per l’importazione di tessuti, Scotland, Donegal, Tartan, Shetland e cotoni pregiati. Fino al secondo dopoguerra si vendono tessuti a metro e biancheria per la casa, con tanto di sarto nel cortile pronto a prendere le misure e ad imbastire abiti e giacche. Con la prima produzione in serie di vestiti, Carsana accompagna la rivoluzione del gruppo Facis del lanificio Rivetti, dell’abbigliamento formale maschile in Italia, che nel 1954, sull’onda del boom economico italiano, ispirandosi al modello americano e prestando attenzione al cambiamento dei bisogni e dei consumi, puntò sull’abbigliamento confezionato sulla base di misure teoriche, quelle che oggi chiamiamo taglie. Dagli anni Ottanta i fratelli Roberto e Marco portano avanti l’attività, dall’era dei paninari allo sdoganamento del casual, alle grandi griffe.

Gelmi
Dal carbone ai giocattoli, una storia che si rinnova del 1879

Dal 1879 la “ditta Silvio Gelmi” accompagna la storia di Treviglio. Ad inaugurare l’attività in via Verga, al civico 12, è Silvio Gelmi – nonno dell’attuale gestore, che porta il nome del fondatore -, che vendeva di tutto, dalla ferramenta all’antracite, dalle corone mortuarie alle polveri e ai pallini per la caccia, dai casalinghi alle canne da pesca. Le pubblicità dell’epoca promuovono la stufa americana e la milanese, oltre alla vendita di carbone artificiale, per non parlare de «il rinomato carbone antracite senza fumo della Gwan-Cae-Gurwen Collery Company, la più pura antracite al mondo per il miglior combustibile ad uso domestico, che consente di risparmiare il 25% in confronto al Coke».

Per “l’americana” il negozio rivendica l’esclusiva «come unico deposito in Treviglio» e non manca di pubblicizzare, a sorpresa, nella stessa campagna, la vendita di corone mortuarie. Il negozio si trasferisce nella sede attuale, in via Verga 1, a due passi dal primo negozio, sul lato opposto della via, nel 1905.

Nel 1927, con la scomparsa del fondatore, a portare avanti l’attività è la vedova Ernestina Ginevra Berna. Nel 1950, dal 3 gennaio a prosegue Angela Longaretti, vedova di Flaviano Gelmi, che conduce il negozio per vari lustri. Nel 1974 la gestione passa ai fratelli Alessandra, Silvia e Silvio, a partire dal 12 agosto. Nel 1985 a mandare avanti l’attività è Silvio Gelmi, che ancora oggi, a 72 anni, gestisce il negozio, che oggi vende quasi esclusivamente giocattoli.

«Da cinque anni ho scelto di abbandonare i casalinghi e di concentrarmi sui giocattoli, che da tempo, vista la mia passione, rappresentavano ormai la specializzazione del negozio. Da anni ho scelto di lasciar perdere ferramenta ed altri articoli. La crisi sta mettendo a dura prova il commercio e i negozi sfitti nella via si moltiplicano. Ricordo gli anni in cui l’Upim portava 1.500 persone al giorno e la vivacità e animazione nella via non mancavano.

Ora sembra che per l’edificio, per anni in stato di abbandono, si sia finalmente trovata una soluzione. La speranza è che non si riveli l’ennesimo contenitore vuoto. In centro diverse operazioni immobiliari hanno portato ad un rilancio di palazzi storici e di pregio, ma i negozi sono rimasti per la maggior parte vuoti».

Pozzi
Una famiglia tra commercio e sport

Nel 1936 Emilio Pozzi, classe 1896, rileva il 5 settembre, in seguito alla scomparsa dei proprietari del negozio e alla rinuncia da parte degli eredi a mandare avanti l’attività, una parte del grande emporio in cui lavorava come commesso.

Nello stesso anno la moglie Giuseppina Prandina, classe 1899, abbandona l’attività di sarta per aiutare il marito ed assume due delle dieci ragazze che lavoravano con lei in atelier. La più giovane delle commesse, Wanda Bugini, sposa Annibale – detto Lino – Pozzi, che il 14 novembre 1960, rileva con la moglie l’attività.

Negli anni il negozio si trasforma e da ingrosso di tessuti ed articoli di merceria a servizio di sartorie e laboratori, si specializza nella vendita di abbigliamento intimo e di altri capi di vestiario e accessori. A mandare avanti l’attività sono ancora oggi i figli di Wanda e Lino, Emilio, Aldo e Guido, che nonostante gli studi, decidono di continuare la tradizione del negozio storico di via Roma.

Emilio Pozzi – che, sulle orme di papà, storico presidente della società calcistica Zanconi dell’oratorio Sant’Agostino, si è sempre diviso tra commercio e sport, come socio fondatore della squadra Blu Basket, insieme ad Alberto Mattioli – ha visto cambiare a partire dagli anni Settanta il centro di Treviglio: «Il centro storico si sta svuotando anno dopo anno.

Sono scomparsi i negozi di alimentari, soppiantati dalle grandi catene, e bar e ristoranti non riescono a calamitare l’attenzione e a creare movimento e passaggio in centro».

Il Distretto del commercio ha in parte invertito la rotta: «Grazie ai mercoledì sera di giugno e luglio e ad altre manifestazione di valore, si sono riuscite ad animare le vie. Non tutti fanno acquisti subito, ma sono tanti i clienti che adocchiano dei capi e rinviano la spesa nei giorni successivi. La speranza è che si parta il prima possibile con la fidelity card del distretto per incentivare ulteriormente gli acquisti».

Alimentari in via di estinzione

Sono due i negozi di alimentari storici che resistono in centro a Treviglio. L’attività della macelleria, gastronomia e rosticceria Rozzoni in via Matteotti sfida la crisi prendendo per la gola concittadini e visitatori. Abbandona invece la via XXV Aprile, a due passi dalla macelleria, il negozio di ortofrutta Ortofresco, specializzato nella quarta e quinta gamma, che si trasferirà in periferia, in via Cristoforo Colombo.

Macelleria Rozzoni
«Qualità e servizio continuano a premiare»

Da garzone a patron di uno degli indirizzi di riferimento per salumi, carne e gastronomia, ultimo baluardo nella vendita di alimentari del centro storico.

Silvio Rozzoni, consigliere Ascom del Gruppo Macellai dal 2009, inizia la sua attività lavorativa a soli 13 anni come garzone di macelleria a Treviglio, a scuola di Carlo Chiodaroli, in piazza del Popolo.

Dopo dieci anni di lavoro come dipendente, appresi i segreti dell’arte della macellazione e della realizzazione di insaccati, coglie al volo l’opportunità di rilevare l’attività e nel 1968 diventare titolare della storica macelleria.

 

Le soddisfazioni e il lavoro non mancano: nel 1987 Silvio Rozzoni amplia l’attività, trasferendosi nell’attuale sede, di proprietà, in via Matteotti, che oggi impiega sei dipendenti. Rozzoni è specializzato nella selezione, macellazione e vendita di carni nel laboratorio di Treviglio (aperto nel 1984 e certificato dai più rigidi standard qualitativi) e nella preparazione di insaccati; è inoltre salumeria, rosticceria e gastronomia. Nel suo negozio si trovano inoltre chicche gastronomiche provenienti da tutta Italia. Nei periodi di festa, come Natale e Pasqua, è un indirizzo apprezzato per la realizzazione di cesti regalo per ogni esigenza. «Le soddisfazioni nell’attività non mancano – dice – e, anche se i consumi sono cambiati, la qualità e il servizio sempre attento alla clientela continuano a premiare».

Ortofresco
«Per far crescere l’attività ci dobbiamo spostare in periferia»

Le sorelle Tina e Rosita Mazzadi dal 1985 portano avanti l’attività Ortofresco, negozio di frutta e verdura specializzato nella selezione e trasformazione di primizie e ortaggi di pronto consumo, dalle melanzane alla parmigiana alle verdure grigliate e cotte a vapore, alle zuppe.

Una passione per la cucina che le sorelle, con un passato in gastronomia e salumeria, affiancate da diversi collaboratori, mettono al servizio della clientela, rendendo più agevole la vita ai fornelli di donne sempre di corsa. «La crisi impone un cambiamento e per migliorare, evolverci e gettare le basi per il futuro della nostra attività, attraverso l’innovazione, questa non era più la sede opportuna», dicono.

Non manca una frecciata ad amministrazione e associazioni: «In questo momento di grande difficoltà si sente come non mai la mancanza di una preparazione e di una conoscenza del commercio e delle problematiche che siamo chiamati ad affrontare.

Diverse sono le scelte infelici, dalle bancarelle piazzate alla bell’e meglio che impediscono il passaggio e per noi significano decine di spese perse, all’assenza di una vera e propria regia, che finora nemmeno il Distretto del commercio, salvo qualche iniziativa, è riuscito a creare

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Andrea Gamba : I negozi di Via Verga

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Andrea Gamba : I negozi di Via Verga

Ciao a tutte/i i miei ricordi dei negozi di Via Verga

A destra uscendo dalla piazza Merati fiorista Ruggeri parrucchiere per signora Corna Profumeria Prandina tabacchi Arrigoni panetteria Ravazzi caramelle Bussini dischi Mazzola macellaio Cogliati cartoleria Streparola merceria Ferrari stoffe

Cernuschi gastronomia Agazzi casalinghi Comotti (Oscio ) fruttivendolo Pasinetti panetteria Litrico ottico Sudati sartoria Nazionale ristorante Paltrinieri giornali Bernasconi dischi Rimembranza bar.

A sinistra uscendo dalla piazza Piccinelli farmacia

 

 

 

 

Gelmi casalinghi e giocattoli Strepparola capelli. Giulietta bar Imeri fruttivendolo Chierichetti acessori abbigliamento,  Panetteria , Bargiggia cose antiche

Linoleum Botti salumeria parucchiere De Pascalis Ciocca salumiere Rottola tabacchi Pozzi profumeria

Gloria Soleluna : Sono nata al n.14, di fianco alla tabaccheria Rottola, nel lontano 1948!

Dopo il portone, una volta, c’era la drogheria Ciocca.

Pier Alessandro Oggionni  :passavo….per fermarmi a fare quattro chiacchiere con la signorina Rottola; poi lei è venuta ad abitare in viale Diaz!

 

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Renato Bussini Negozio Dischi di Via Verga Treviglio

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Renato Bussini Negozio Dischi di Via Verga Treviglio

di Maurizio e Dèsirèe Morbis‎

Curiosando tra i dischi in vinile dei miei genitori Gabriella Bacchetta e Marzio Casati ho scoperto che in Treviglio c’era anche questo negozio di dischi !!! all’ interno disco in vinile di Celentano ” il tuo bacio e’ come un rock” e “i ragazzi del juke box” 😊 … qualcuno se lo ricorda ?

Renato Bussini Negozio Dischi di Via Verga Treviglio

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Negozi di Via Verga a Treviglio : Bernasconi

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Negozi di Via Verga a Treviglio

I negozi di Treviglio : la Via Verga

Fabio Preziuso‎   :  Negozio dischi della sciura Bernasconi,a fianco a casa mia,in via verga.

Carlo ButtinoniChe meraviglia !!! Con la stufa per riscaldamento! Una chitarra appesa e tanti dischi vecchissimi… e la sciùra col scialèt de lana !

Annita Baruffi  :Quando io ero una ragazzina il maestro Bernasconi avevano a Caravaggio un negozio di dischi, la signora era molto bella mentre il marito non molto. I miei amici la guardavano sempre di sottecchi e mi dicevano ” lu al merita mia ma dona i se Béla” dona e non duna come in trevigliese. Ma certamente erano invidiosi.

 

Maurizio Cornici : In questo negozio , nel 1974 , ho comperato il mio primo vinile : “Beatles 62~66” “! La mia passione e’ nata li ‘ !

Ambrogina Donghi : Quanti ricordi quandi dischi ascoltati e quanti comprati,la bernascuna ci conosceva tutti per mani e quando passavi da Via Verga durante i giretti pomeridiani ti chiamava per farti ascoltare le ultime novità.

Silvio Panighetti : Il tempo passa…. ci restano solo questi bellissimi ricordi della Treviglio che oggi non c’è più…..

Luisella Basso Ricci : Persona indimenticabile !!!!

Laura Borghi :  Anch’io andavo regolarmente x dischi e x spartiti da pianoforte che lei estraeva in un attimo dalla scaffalatura stracolma alle sue spalle.Non mancavano mai i suoi commenti e,talvolta,anche una cantatina sui brani in acquisto.
Una personalita’ originale:-))))
Daniela Grana  : La Rina, che bel ricordo! Grande amica di mia mamma, che le e’ stata vicina fino all’ultimo. Mi ricordo che tutte le sere il nipote di Rina andava a chiudere il negozio con delle imposte che andavano messe e tolte ogni giorno!

Giancarlo Rossi : Ho comprato quasi tutti i miei dischi lì

Ambrogina Donghi  :Quanti soldi ho speso i questo negozio
Gemma Falsina : Da lei ho comperato tanti dischi.
Clara Leoni : Non proprio. Adoravo quel negozio (sono nata nel vicolo Manetti ) dove ho passato la mia infanzia coi ricordi più belli delle persone e di tutti noi. Mi fermavo ad osservare la quantità di cose forse troppe ma non in confusione. Così che acquistai la chitarra con la custodia verde militare. La tengo con molto orgoglio ed è ancora oggi nella mia cameretta.
Grande la signora Bernasconi 🌹
Alessandro Oggionni  : Ci comprammo i primi dischi per la radio perché aveva un angolo delle “occasioni” …mi ricordo che mi regalò il 45 “ciao mare” di Casadei, ma non ebbi il coraggio di trasmetterlo, e poi il liscio era “territorio” di angelotto.
Ivan Blini  : la mia spacciatrice di plettri e corde per molti anni!!!.
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Negozi di Treviglio di Romano Zacchetti : La Bernascuna

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Negozi di Treviglio di Romano Zacchetti : La Bernascuna

Romano Zacchetti : La Bernascuna   

Tutti quelli della mia età se la dovrebbero ricordare; era la fornitrice ufficiale dei dischi “ultima moda” 

di Treviglio. Nel suo negozio di via Verga, angolo vicolo Poggetto, lei spadroneggiava in mezzo ad una marea di dischi 45 giri, di Extended Play (quelli che avevano due brani per facciata) ed i più recenti, si intende per allora, Long Playing meglio conosciuti come 33 giri.

Chiedi e ti sarà dato, sembrava il suo motto.
Il primo giradischi che ero riuscito a “costruirmi” era costituito da un piatto di riproduzione di marca Garrard, appoggiato su una struttura da me costruita con il mai dimenticato “Meccano”, collegato ad una radio a valvole per la riproduzione del suono. Il piatto lo avevo comperato dal sig. Zanda, padre di Cietta, che vendeva elettrodomestici in via Roma angolo vicolo Genderini; avevo pochi soldi disponibili, si trattava delle mance domenicali, e lui seppe accontentarmi con i soldi che avevo disponibili.


Una volta dotato di questa importante attrezzatura occorreva trovare un negozio che ritenevo fornito, ed ecco la meravigliosa signora Bernasconi, che nonostante l’età sembrava davvero al passo coi tempi; rock and roll?: no problem. Twist? eccolo! Beat? vedi un pò le ultime novità.


Su qualche Long Playing ancora in mio possesso trovo la scritta L. 2.200 tasse comprese, e si risale in tal modo a metà anni ’60, quando i Beatles con i Rolling Stones e gli Animals iniziarono ad invadere il mondo con la loro musica.


Ma io andavo dalla “Bernascuna” per ascoltare qualche brano prima di acquistare il disco: era paziente, lei mi proponeva ed io ero libero di scegliere. Io chiedevo e lei, se non aveva il prodotto in negozio, me lo procurava.
– Romano, ti interessa questo l.p. di Edit Piaf oppure preferisci Ray Charles?
– Signora, mi piace molto Duane Eddy, ha qualche suo”singolo”, qualche l.p. oppure me li procura?
– Signora, ho sentito un brano di un gruppo chiamato “The Animals” il cui titolo dovrebbe essere “The house of the rising sun” (se vuole glielo metto per iscritto); se lo ha me lo fa sentire bene perché mi è piaciuto e lo vorrei acquistare.


I dischi che comperavo li “gustavo” ad alto volume (sempre con l’impianto che mi ero costruito) nella nuova casa di vicolo Genderini e mio padre, quando alla sera tornava dal negozio, con precisa regolarità entrando in cortile toglieva la corrente all’appartamento gridando in milanese “Smorza el giradischi che el fa un gran baccan!”.
Io imperterrito non lo spegnevo aspettando che mio padre riattaccasse la corrente e questo braccio di ferro continuava quel pochino prima che lui si infuriasse veramente; la scusa era quella che non lo sentivo e lui di rimando mi diceva che era dovuto proprio a quel baccano.


Con i pochi soldi che giravano in tasca riuscii però ad acquistare dal sig. Zanda un bel giradischi “Lesa” dotato di due casse acustiche sul quale, a memoria, potevo poggiare più di un disco; terminata la riproduzione del primo, il secondo disco cadeva sul piatto ed il braccio si riposizionava su di esso iniziando con il nuovo brano e continuando fino alla fine della pila di dischi.

foto Di Gabriele Alessio Cefisvia verga Galleria Nedalini foto di Gabriele Alessio Cefis

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I Negozi di Treviglio

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I Negozi Amarcord di Treviglio

Carlo Lino Ronchi

I Negozi di Treviglio

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Treviglio Via Galliari : Negozio Carsana

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Treviglio Via Galliari : Negozio Carsana

Treviglio Via Galliari : Negozio Carsana

Treviglio Via Galliari : Negozio Carsana

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Treviglio : Negozio dei fratelli Consoli

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Treviglio : Negozio dei fratelli Consoli ( biciclette ciclista )

Treviglio : Negozio dei fratelli Consoli

Treviglio : Negozio dei fratelli Consoli

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Negozio Strepparola Treviglio

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Negozio Strepparola Treviglio

Via Verga

strepparola

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Negozi SA-DRO a Treviglio

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Negozi SA-DRO a TreviglioNegozi SA-DRO

Virginio Monzio Compagnoni Treviglio Amarcord

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Negozi via Matteotti

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via matteotti

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Treviglio : Negozio Mary Corti viale Cesare Battisti

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Treviglio : Negozio Mary Corti viale Cesare Battisti

Treviglio : Negozio Mary Corti viale Cesare Battisti

 

Treviglio : Butighe Mary Corti viale Cesare Battisti

Treviglio : Butighe Mary Corti viale Cesare Battisti

 

Viale Cesare Battisti , angolo via Roma

 

 

 

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Negozio Cefis , via Galliari

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Negozio Cefis , via Galliari

Foto di Carlo Cefis

cefis via Galliari

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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni.
email: [email protected]
Buon Amarcord a tutti !!