Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. Da un’idea di Virginio Monzio Compagnoni. email: [email protected] Buon Amarcord a tutti !!

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Treviglio : Via Roma ( Pizzeria Vaccarella e Negozio Stefanoni )

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treviglio via roma

( Pizzeria Vaccarella e Negozio Stefanoni )  Treviglio Via Roma

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Treviglio : La storia dei negozi di Lino Ronchi

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Treviglio : La storia dei negozi di Lino Ronchi

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SemenzaTreviglio, ingresso negozio

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SemenzaTreviglio, ingresso negozioigresso semenza

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I negozi in Piazza Manara a Treviglio

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I negozi in Piazza Manara a Treviglioedicola

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Treviglio Viale Oriano , il Cairo 1991

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Gloria Bielli  : Un po’ prima del balcone le due porte scure, il negozio di calzolaio di Chierichetti.

Ezio Orsini : A lato ingresso falegnameria Barazzetti

Treviglio Viale Oriano , il Cairo 1991 Treviglio Amarcord Un tuffo nel passato cittadino, ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati.

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Treviglio Lodi Express

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La ” Ferdinandea ” – Treviglio Amarcord

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Ermanno Olmi

Le ” Reclame ” Trevigliesi anni 30, 40, 50 e 60.

Zanconti , nel 1955, dopo un lungo periodo…

La bugàda

1960 Treviglio Piazza Garibaldi

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Storia, fede, tradizione, arte e folclore si intrecciano e rivivono ogni anno a Treviglio in onore della Madonna che il 28 febbraiodel 1522, con le sue lacrime salvò la città dall’ira del generale francese Lautrec, scatenata dall’amicizia dei trevigliesi con Carlo V di Spagna.
Quattro cortei di personaggi in costume d’epoca percorrono le contrade dove si rivivel’incontro della consegna delle chiavi della città a a Lautrec.
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Vailati Moto Treviglio

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Il sito ufficiale : http://www.vailatimoto.it/chi-siamo

… tratto da sito ufficiale www.vailatimoto.it

” Concessionario Moto Guzzi dal 1976. Concessionario Aprilia dal 1990. Master 1000, autorizzato Piaggio. Massima competenza sulle moto 1000 Aprilia.

” Siamo appassionati di motociclismo da oltre mezzo secolo, dediti alla vendita di ricambi e alla riparazione dei modelli di ultima generazione e di edizioni storiche.

Siamo Centro Assistenza Moto Guzzi, Aprilia e Piaggio, il nostro negozio offre tutta l’attrezzatura necessaria per amatori e competitor delle moto: caschi, abbigliamento.”

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Treviglio 9 luglio 2018 : Giuseppe Chierichetti

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Treviglio 9 luglio 2018 : Giuseppe Chierichetti

Tratto da : giornaleditreviglio.it/cronaca 

Scomparso tragicamente l’ex titolare del noto negozio di pelletteria in via Verga.

Treviglio 9 luglio 2018 : Giuseppe Chierichetti

Tratto da : giornaleditreviglio.it/cronaca .Scomparso tragicamente l’ex titolare del noto negozio di pelletteria in via Verga. Treviglio piange lo storico titolare del negozio di pelletteria in via Verga.L’uomo, 85 anni, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’angolo tra via XXIV Maggio e via Diaz.

E’ stato travolto da un’auto.

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Treviglio a fine Ottocento.

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Treviglio a fine Ottocento.

Il vecchio centro rimaneva praticamente invariato nelle sue linee generali e forse l’opera più notevole che esso registrava consisteva nell’abbattimento dei portici di Santa Marta, non tanto per aver ciò posto in diretto contatto con la piazza il dedalo di casupole, che allora copriva l’area tra Via Verga e la circonvallazione, quanto perchè da quella prima apertura sarebbe nata l’esigenza di risanare, ridedificandola, tutta l’area stessa

Il Palazzo Comunale si alzava di un piano nel 1873 e incorporava definitivamente i vecchi fabbricati di San Giuseppe e dell’Immacolata Concezione, non più carceri ormai, e tutto l’abitato si rivestiva di qualche modernità sotto la luce a gas del 1880 e sotto quella elettrica del 1896.

L’elettricità era prodotta da una dinamo, azionata a mezzo di un salto di acqua della roggia in via Cavallotti. Dava illuminazione alle vie della città e forza motrice a molti opifici, tanto che ben 36 officine chiesero, per autonomia, di poter sfruttare i saldi d’acqua delle nostre rogge.Scomparivano le antiche bottegucce anguste e buie per dar luogo a negozi più vistosi, sorgevano nuove case d’abitazione, mentre la circonvallazione sfoggiava villette e giardini.
Il viale della stazione centrale si popolava di costruzioni e, con le quattro file di ippocastani e l’immediata vicinanza dei prati, diveniva la passeggiata serale d’obbligo per i trevigliesi.

Anche la via dal Rivellino alla stazione ovest, rimodernata nel 1861, accoglieva qualche edificio.

Collegio salesiano, eretto nel 1894, le scuole comunali, inaugurate nel 1899.

Rimanevano però, accanto all’impegno di modernità, la pratica e il gusto di usanze antiche, come quella delle “grida”, che dall’alto del campanile scandiva ai quattro venti i turni delle irrigazioni o talune comunicazioni di carattere generale.

 Sono di questo tempo anche fatti di grave malcostume.

Usanze millenarie, come “l’albero di maggio”, tante volte vietato e tante volte eretto nell’ultima notte di aprile a celebrare, con inconsapevole rito pagano, il ritorno della primavera, e usanze gentili, come quella che recava il dono di un fiore nel giorno della Madonna delle Lacrime alla ragazza prescelta.

Consuetudini infine che punteggiavano di minute scadenze il giro dell’anno, riportando nell’ambito familiare un ordine antico di lavori, di divertimenti, di cibi tradizionali e in quello pubblico numerose celebrazioni rionali o cittadine, delle quali rimane oggi solo la fiera della Madonna delle Lacrime, immutata nella sua configurazione, anche se i trevigliesi hanno abbandonato la maggior parte delle consuetudini che l’accompagnavano, prima fra tutte quella di considerare il suo culmine, cioè il 28 febbraio, come ul giorno d’obbligo per indossare gli abiti di primavera e il cappello di paglia.
Tradizionale era forse anche la ricerca del divertimento, che portava i “signori” e la borghesia commerciante al veglione del Teatro Sociale, sagra mondana della città, mentre il popolo aveva i suoi balli e i suoi spettacoli al Teatro Prandina, in via Beltrame Buttinoni 

Il che non reca la conlcusione di una Treviglio festaiola, poichè ciò era il contrappeso di giornate laboriose e abitualmente parche, di cui vediamo quasi una immagine nella folla che si affrettava lungo i marciapiedi a mezzogiorno o vi indugiava nell’ora del tramonto, lasciando le vie deserte nelle altre ore del giorno: folla in gran parte paesana, di contadini e oprai calzati di zoccoli e avvolti nel mantello nero, di “filandere” avvolte nello scialle.

Una folla, diciamo: una popolazione che certamente possedeva un suo equilibrio, ma che a tanta distanza di tempo, ci sembra un poco contradditoria, poichè accanto a una sensibile scarsezza di senso civico nutriva un diffuso campanilismo e, mentre soffriva di un certo complesso d’inferiorità nel giudicare la propria collettività, recava nel carattere individuale una qualche presunzione, antica componente del carattere trevigliese.

Così come la stessa popolazione vediamo indugiare in stratificazioni sociali superate, giacchè fra i “signori”, facilmente rapportabili a una media borghesia di oggi, e il popolo lavoratore, rimaneva sentito un distacco, che non era solo di mezzi economici, mentre fra il contadino e l’abitante del centro urbano, cioè fra il “vilàn” e il “pisastil”, correvano una diffidenza e una consuetudine di rancore, non di rado sottolineate dall’uso offensivo del falcetto. »

(Piero Perego, Ildebrando Santagiuliana. Storia di Treviglio. Parte Seconda. Edizioni Pro Loco Treviglio, 1987)

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Treviglio 2003 , al via il recupero del complesso Leon d’oro

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Da tempo molto attesi, sono infatti iniziati i lavori nei sei cortili del centro storico che si affacciano sulle centralissime piazza Garibaldi, via Verga e vicoli Mulazzani, una grande area oramai fatiscente con edifici da anni disabitati.

I tecnici incaricati hanno cominciato a rimuovere dai palazzi le parti in ferro e presto si provvederà alla demolizione di parte dei palazzi e alla loro ricostruzione.

Gli attuali edifici lasceranno il posto a 45 appartamenti, 18 negozi e 4 uffici, oltre alla realizzazione di 40 garage interrati.

 

 

 

 

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Giancarlo Rossi : Comunione, il mio padrino Stefanoni

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Giancarlo Rossi : Comunione, il mio padrino Stefanoni

Annita Baruffi A me pare che il signor Angelo Stefanoni sia il secondo,lo conoscevo bene, persona gentile,disponibile e mite. È mancato circa 60 anni fa.

Giancarlo Rossi : Questo era il figlio Alessio.

Annita Baruffi : Infatti, sono sua amica, è stato allievo di mio marito ed è preciso al papà! Rodolfo invece non gli somiglia molto.

Il padrino in prima fila  è  Bruno Cozzi con il nipote Maurizio Cozzi.

Angelo Ferrandi : Naturalmente sapete di quale strada si tratta ed anche chi gestiva il negozio che si vede in foto … o no ? Andrea Gamba Via S. Martino angolo via Bernardino Butinone il negozio di Salumeria è del Sig. Conti Roberto.

Giancarlo Rossi : Comunione, il mio padrino Stefanoni

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Treviglio .San Martino d’Oro 2018 e Madonna delle Lacrime

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Treviglio San Martino d’Oro 2018 e Madonna delle Lacrime

giornaleditreviglio.it   5 febbraio 2018

A ricevere il San Martino d’oro, quest’anno, saranno Silvio Gelmi, titolare dell’omonimo negozio di giocattoli di via Verga, Amanzio Possenti, decano dei giornalisti trevigliesi, Nicoletta Deponti speaker radiofonica di Rtl 102.5 e Gianluca Facchetti giovane promessa del Motocross italiano.

Un premio per chi si dedica agli altri

Abbiamo analizzato le segnalazioni, apprezzando anche in questa occasione il tratto solidale della nostra città e le tante persone che in vari ambiti e settori si dedicano agli altri e sono impegnati nella valorizzazione di Treviglio , ha fatto sapere il sindaco di Treviglio Juri Imeri attraverso i social.

Ecco l’elenco dei premiati. Un riconoscimento particolare sarà destinato anche ai volontari delle associazioni di Protezione Civile della città”.

Il premio Madonna delle Lacrime, che insieme al San Martino d’Oro verrà consegnato durante la cerimonia del 28 febbraio al Teatro Nuovo Treviglio, invece andrà all’ex primario di Pronto soccorso Agata Olivieri, a Giovanna Carminati che per anni ha assistito un anziano disabile e solo, la volontaria della parrocchia di San Pietro Giacomina Pala Forgia e la giovanissima studentessa di terza media Elena Pettinato.

Treviglio San Martino d’Oro 2018 e Madonna delle Lacrime

giornaleditreviglio.it   5 febbraio 2018

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Treviglio riconosciuto mercato storico

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Treviglio riconosciuto mercato storico www.confesercenti.bergamo.it  2012

ll mercato di Treviglio è il secondo per numero di banchi in provincia: 192 piazzole, 35 alimentari e 157 di merce varia.

La Regione Lombardia nei scorsi giorno ha inserito la piazza trevigliese nel registro regionale dei luoghi storici del commercio.

Attivo sin dal 1279, rientra così tra i 60 mercati storici lombardi, il terzo nella nostra provincia dopo quello di Clusone e di Fontanella. Il giorno di mercato è il sabato mattina.

Una delle anime storiche del mercato è la famiglia Steibel.Flavio Steibel tra i segreti della giocoleria bottegaia c’è nato, E’ ambulante per vocazione e per “casato”: era ambulante suo nonno, nel primissimo dopoguerra, suo padre, e ora lui.

E’ l’“ammiraglio” del mercato di Treviglio, il responsabile Anva, l’associazione operatori di aree pubbliche che fa capo a Confesercenti. E ora che la Lombardia ha inserito il mercato trevigliese nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio, non può che dirsi “orgoglioso”.

 

Intervistato dal Corriere della Sera, Steibel ha commentato: “Di fronte alla situazione difficile per tutti i settori, il mercato di Treviglio è ancora un’isola felice. E’ particolarmente ordinato, la clientela torna perché affezionata, si trova bene.  Spende meno ma torna. E’ una piazza viva e affollata, ma il punto di forza sono i controlli. Faccio Bergamo, Cremona, altre città lombarde, ogni giorno per sei giorni la settimana una piazza diversa. E’ diffuso un abusivismo allucinante. C’è una sorta di passaparola, se gli abusivi sanno che non c’è vigilanza vengono a frotte. Di Treviglio invece hanno capito che è terra non accessibile perché ci sono controlli continui, con i vigili sempre presenti”.

Ambulanti dagli anni ‘30, gli Steibel vengono dal milanese: “mio nonno iniziò con i primi camioncini, faceva Treviglio, Bergamo, Crema. Mio babbo l’ha seguito a 16 anni e così io e mio fratello, dopo il diploma. Faccio questo lavoro da 20 anni, mi piace ma mi rendo conto che su di un giovane difficilmente ha presa”. Una professione stancante, non si pranza mai prima delle 14.30, e il pomeriggio si riprende: si prepara il camioncino, si pulisce, si acquistano le merci. Olive dalla Sicilia, dal Lazio, dalla Toscana, baccalà, legumi, frutti secca, acciughe sotto sale, scatolame”. E un negozio fisso, non itinerante? “No, il fascino del mio mestiere sta nel viaggio.Vuoi mettere il vociare, i colori, le tante storie che si intrecciano e ogni settimana si incontrano?”.

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Treviglio, chiude il multisala Ariston ( Marzo 2018 )

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Treviglio, chiude il multisala Ariston

www.ilgiorno.it   Amanzio Possenti 

L’annuncio del gestore storico: affitto troppo caro. Tre giorni di proiezioni a 3 euro per salutare i clienti.

Treviglio (Bergamo), 28 marzo 2018 – Come un fulmine a ciel sereno è giunta martedì pomeriggio la notizia della chiusura, a partire da domenica 1 aprile, della Multisala Ariston, il grande salone cinematografico sito in viale Montegrappa, caratterizzato da più sale di proiezione, uno dei più tecnologicamente avanzati in Lombardia. L’annuncio è stato dato dalgestore Enrico Signorelli, appartenente ad una famiglia che fin dai primi del ‘900 si dedica alle sale cinematografiche.

Scrive Signorelli, nel comunicare «con estremo rammarico» la decisione: «Purtroppo le proibitive condizioni economiche da parte della società proprietaria dell’immobile, per di più in un momento

 

di crisi del settore cinema, non hanno consentito la stipula di un nuovo contratto di locazione, e quindi il proseguimento dell’attività, nonostante le numerose richieste avanzate per la rinegoziazione del canone e gli sforzi dalla famiglia Signorelli, che ha già messo in campo tutte le proprie risorse economiche e professionali per continuare ad offrire al territorio il servizio reso in tutti questi anni». Va segnalato che la Multisala funziona regolarmente dal 2004.

Vasto è stato fin qui il lavoro svolto dall’Ariston: dalle iniziative con le scuole alle collaborazioni con tutte le associazioni culturali trevigliesi, dalle iniziative per le famiglie a quelle dedicate agli anziani, dalle facilitazioni ai ragazzi alle collaborazioni con l’amministrazione comunale, dalla programmazione commerciale dei grandi blockbusters fino al piccolo film, dalle imperdibili rassegne d’essai alle proiezioni in lingua originale. Insomma Treviglio resta per ora senza una sala cinematografica.

 

Il gestore annuncia tuttavia che «c’è già in cantiere un ambizioso progetto di riattivazione del vecchio Cinema Nuovo, chiuso nel 2004, con la sua trasformazione in un moderno cityplex da 5 schermi, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma sempre con attività culturali al servizio della cittadinanza», il tutto «con una cordata di imprenditori dell’ambito cinematografico» e che potrebbe vedere la luce nel 2019. Intanto, per non lasciare la città priva di proiezioni cinematografiche, la famiglia Signorelli è impegnata «a ricercare la possibilità di allestire una sala cinematografica in uno dei locali presenti in città e non ancora adibiti a cinema».

Per ringraziare e salutare i clienti della Multisala, «giovedì, venerdì e sabato verranno effettuate proiezioni speciali a soli 3 euro». Ma la famiglia Signorelli spera «in un ripensamento da parte della proprietà, così da non dover scrivere sullo schermo la parola fine».

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Treviglio Novembre 2016 : Addio a Carlo Burini

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Addio a Carlo Burini, Treviglio perde una figura storica del commercio

Redazione giornaleditreviglio.it  17 novembre 2016

La città perde un’altra figura di rilievo del mondo del commercio Carlo Burini storico negoziante di via Roma.

Si è spento a 77 anni dopo una breve malattia Carlo Burini storico commerciante che gestiva, con il figlio Maurizio e la moglie Elena, il negozio “Vestire” di via Roma aperto negli anni ’50.

E’ spirato ieri pomeriggio, Carlo era figlio di Ido commerciante si stoffe e di mamma Jolanda che aveva una merceria, negozio che Carlo rilevò nel 1954 per trasformarlo nel negozio d’abbigliamento “Vestire”. Fu tra i fondatori, negli anni ’60, dell’Associazione Botteghe del Centro per date vita a iniziative nel centro storico.

Appassionato di ciclismo diede vita al Pedale Sportivo Trevigliese negli anni ’70 di cui ne era il Presidente.

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Un Tuffo nel Passato

Treviglio Amarcord

Treviglio Amarcord, un tuffo nel passato cittadino fino ai giorni nostri.Ricordi, curiosità, racconti, foto, filmati, cartoline, documenti e disegni storici della città. 
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